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Chiudo gli occhi quando Nicolò mi stringe i capelli in una presa, mentre i nostri bacini si scontrano frequentemente cerco di trattenere i gemiti che fuoriescono storpiati dalla mia bocca.
Faccio per incrociare i nostri sguardi e vedo il moro reclinare la testa sul cuscino per gli stimoli continui, il che mi porta una sensazione piacevole al basso ventre, facendomi poi espirare di conseguenza.

Nico sembra non essere intento a fermarsi, piuttosto tiene una mano sulla mia schiena ormai nuda incitandomi a continuare.

Finiamo sfiniti a fissare il soffitto poco dopo, ancora col respiro pesante. «Mi abbracci un po'?» chiedo io girando la testa nella sua direzione

Lui in tutta risposta poggia il braccio dietro la mia schiena tirandomi a sé.
Intreccio le gambe alle sue e tengo una mano sul suo petto mentre mi perdo a guardare i suoi lineamenti morbidi. Increspo la bocca precipitandomi sulle sue labbra carnose per dargli un bacio, mi lascio passare sotto i miei polpastrelli l'accenno di barba ancora incolta, scrutandolo in ogni particolare.

«Ti amo» proferisce guardandomi negli occhi, lasciandomi spiazzata.
Inarco le sopracciglia e sfoggio un sorriso a trentadue denti quasi commossa per ciò che ho appena sentito, poggio la mia fronte sulla sua e chiudo gli occhi pronta a replicare «Ti amo anch'io»

Lo guardo sorridere con gli occhi mentre gioca con le dita tra i miei capelli spensieratamente, fino a quando il mio cellulare prende a squillare.
Nicolò guarda il nome, capisco che è Valerio dalla faccia che fa, poi mi passa il cellulare.

Scuoto il capo in segno di diniego «Stacca, non mi va» ordino io

Il ragazzo non ci pensa due volte e fa come gli dico mettendo su un mezzo sorriso contento, che io riesco a riconoscere.

Restiamo attaccati per un po' di tempo ancora, quando poi decidiamo di rivestirci. Cercare gli indumenti sparsi per la stanza è una vera caccia al tesoro.
Avanzo in bagno dove vi è Nico alle prese col phon, intento a sistemarsi i capelli «Non mi va di lasciarti sola con quello» dice parlandomi dallo specchio

«Anche a me non va che ritorni a casa da Alessandra» dico con fare ovvio

«Vado alla Dark House» insieme alla frecciatina mi getta un'occhiataccia veloce, facendomi impietrire

«Be', cercherò di parlargli...» faccio avvicinandomi per studiare la sua espressione

«Quando?» fa spegnendo l'elettrodomestico che rumoreggia, voltandosi poi verso di me

«Appena possibile...devo trovare il momento giusto, non è semplice» faccio spallucce io cercando di sembrare sicura

«Facciamo un patto, ti va?» serra gli occhi osservandomi per qualche istante

Mi acciglio in tutta risposta facendogli cenno di continuare a parlare «Ti do tre giorni di tempo per parlare con lui e farla finita, se non lo farai dimenticati di me» proferisce il moro incrociando le braccia

«Mh, e se invece fossi tu a non parlare con Alessandra? Che succede?» inarco un sopracciglio cercando di capire

Nico curva la bocca in un mezzo sorriso «Entro tre giorni ti darò la notizia» dice strizzandomi poi l'occhio, dirigendosi poi in camera mia dove recupera le scarpe e le chiavi dell'auto.

Una volta pronto faccio per accompagnarlo alla porta.
Il riccio si ferma per un istante, lo vedo riflettere e istintivamente mi acciglio con aria interrogativa «Che c'è?» chiedo curiosando

Nico scuote la testa con aria dubbiosa «E se ti facesse qualcosa? Voglio esserci anch'io quando gli parlerai, devo essere sicuro che non ti tocchi» fa scostandomi una ciocca di capelli dalla spalla

«È una questione tra me e lui, fidati che non succederà niente» faccio rassicurandolo

Il riccio striminzisce la bocca indugiando per alcuni secondi, scuotendo poi il capo in segno di diniego «Se solo ti sfiora je do 'n montante che lo faccio sveni'»

Ridacchio per il suo modo di parlare buffo e faccio per proferire parola «Non credo sia necessario un tuo montante, puoi stare tranquillo» faccio per dargli un bacio sulle labbra che il moro ricambia all'istante

«Meglio così» strizza l'occhio con aria compiaciuta «Allora aspetto che te fai viva, qualsiasi cosa chiamami e corro da te, mh?» dice raccomandandomi

Annuisco acconsentendo «Mi faccio viva io»

Giro la chiave in senso antiorario nella serratura e faccio sì che la porta si apra per concedere l'accesso a Nicolò, approfittando che non ci sia nessuno tra le scale che possa vederlo.

Il ragazzo mi lascia un bacio sulle labbra, varcando poi la porta fino a ritrovarsi sul pianerottolo, dove si ferma per rivolgermi un ultimo sorriso prima di andare «Ti amo eh» soggiunge lui, scendendo i primi gradini

«Potrebbero sentirti» sorrido sorpresa facendogli cenno di stare zitto «Me lo hai detto di nuovo?» rifletto sentendomi il cuore martellarmi in petto.

«E certo, va a fini' che te scordi» ridacchia continuando a scendere per le scale

«Ti amo anche io comunque» sorrido entusiasta

«Shhh, te sentono» mi richiama lui scherzando

«Tanto lo sanno tutti» ridacchio divertita, sentendo l'eco della sua risata rimbombare per le scale

Chiudo la porta appoggiandomici con le spalle, portandomi le mani sugli occhi con fare sognante.

Lo amo con tutta me stessa e non posso più farne a meno.

Sento la tasca dei miei pantaloncini vibrarmi, attirando la mia attenzione. Tiro fuori il cellulare e noto un nuovo messaggio di Valerio, tempismo perfetto.

Vale👀💛: online

Angelo mio buongiorno❤️

Buongiorno a te☺️

Come stai oggi?

Tutto a posto, sto bene e tu?

Sono solo stanco, sono felice
di tornare

Quando arrivi?

Tra poco sono lì

Ti aspetto😘

❤️

Sbuffo seccata davanti al display del cellulare, penso un modo per parlargli senza creare troppi scompigli e senza perder tempo. Non voglio perdere Nico adesso che l'ho ritrovato e non voglio stare più con una persona che non amo veramente.

_xlellax_

Problemi d'amore||Tony EffeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora