22.

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Apro gli occhi lentamente e mi giro coprendomi con le coperte in modo da non scorgere la luce

Il rumore dei tacchi che battono su parquet mi stizzano e mi costringono a non dormire.
È presto e Alessandra già vaga per la casa, mi viene contro vedendomi seduto in mezzo al letto «Buongiorno amore» siede di fronte a me, sorridendomi gioiosamente

Non le rispondo data la mia poca voglia di parlare di prima mattina, così lei insiste iniziando la cantilena «Ho parlato con la nostra organizzatrice, ho scelto il club in centro per la nostra festa e anche il tema, che ne dici di venire con me da lei oggi?» dice con euforia

«No Ale, ceh non lo so...ma che me stai a dì che nun te capisco?» sbuffo confuso «Oggi ho da fare, scegli tutto tu» dico deviandola con fare brusco

Lei resta in silenzio e abbassa lo sguardo rattristandosi, facendomi così sentire uno schifo per ciò che le sto combinando alle spalle.
Sbuffo spazientito e l'attiro a me abbracciandola, pentendomi dei miei atteggiamenti poco carini.

La sento tirare su col naso e prendere a lamentarsi mentre scoppia in lacrime «Lo sapevo, tu non m'ami più» lamenta lei mettendo su un broncio

La guardo confuso «Certo che ti amo, non piagne dai» le accarezzo i capelli color nocciola chiaro, cercando di calmarla

«Allora non vuoi lasciarmi?» si tranquillizza rivolgendomi uno sguardo interrogativo, mentre si sistema i capelli

«Cosa? No!» le prendo il mento, per far sì che mi guardi

Sorride gioiosamente e prende a baciarmi con insistenza.
Mi sento strano, non so più se sto bene con lei o meno, mi sento un coglione perché Fanny mi piace troppo e perché non avrei dovuto tradire Alessandra, ad ogni modo devo fare ancora una cosa.

«Amore facciamo così, organizza la festa a tuo piacere, sorprendimi» dico per togliermi da mezzo con sta festa «Io devo passare prima da un amico, stasera arrivano anche i ragazzi e siamo pieni» invento cose da fare per tenermi occupato più tempo possibile

———
Appena in macchina chiamo Gionata dicendogli che dobbiamo parlare, per cui mi aspetta a casa sua

Prendo coraggio e mi preparo psicologicamente al peggio, accendo la macchina e parto, guidando fino casa del rosso.

Parcheggio e scendo, mi avvicino al palazzo e cerco il cognome sul citofono, appena lo trovo busso e dopo poco il portone scatta aprendosi.

Spingo il portone verso l'esterno e salgo le rampe di scale, la porta d'ingresso è già aperta, così entro dentro

«Buongiorno» me guardo attorno scorgendo Gionata che mi viene contro salutandomi «Oh frate, buongiorno, vieni vieni» fa cenno di seguirlo

Prendo posto sulla poltrona e poggio le chiavi sul tavolino con fare teso, il rosso fa lo stesso sedendosi sul divano «Allo, che mi volevi dire?» dice accendendo una canna

Tiro un sospiro profondo prima di parlare «Gio non so me dirtelo ecco...riguarda Fanny» mi torturo i capelli io

«Che succede con Fanny? Ieri sera stavi con lei, ti ho visto bene» osserva lui

«Gio io non lo so che m'è preso ieri sera» faccio ammissione di colpa, mentre lui mi guarda in cagnesco

«Nicolò che le hai fatto?» chiede facendosi serio, mi sfrego la faccia con fare frustrato aspettandomi la sua reazione «Te la sei portata a letto?» scatta in piedi furioso, venendo verso di me

«Me so fermato in tempo, statte calmo G» dico per farlo calmare

«Porcoddue ma che ti passa per la testa?» scuote il capo con fare esausto

«Fatte spiegà te sto a dì» alzo i toni anch'io passando sulla difensiva, abbassandoli quando lui si siede e si placa «Lei lo voleva quanto me»

«Certo che lo voleva, ti vuoi svegliare? Si è innamorata e crede tu sia single» si poggia una mano sulla fronte, imprecando

«Sfè il problema è che pur io me so' preso na cotta pe' lei e non so che fare» sfogo io «Me conosci, se voglio prendermi 'na bitch me la porto e la appendo...ora è diverso» ammetto io

«Non è complicato, basta che lasci la tua fidanzata, che tra l'altro non mi piace nemmeno» dice lui con fare ovvio, facendomi storcere la bocca sulle ultime parole «È una frignona viziata, ma non vedi che è un accollo?» mi rivolge una smorfia di disprezzo

«Se Gio, non è facile...c'è una festa di fidanzamento in mezzo e non so come muovermi» dico con aria smarrita, chiedendogli un consiglio

A disturbarci è la porta d'ingresso che si apre, rivelando la figura di Katherine.
La rossa mi guarda confusa chiudendo la porta alle sue spalle «Perché sei qui?» per poi salutare il suo fidanzato con un bacio

«È successa una cosa con la tua amica» faccio per spiegarlo anche a lei, ma immediatamente cambia espressione, rivolgendomi uno sguardo minaccioso

Con calma Gionata cerca di spiegarle la situazione e, inutile dire che Katherine vorrebbe farmi sparire subito, come mi aspettavo.

«Addirittura ti fidanzi?» chiede Kathe ormai sconvolta «Basta così, Fanny lo deve sapere!» esclama lei

«No aspetta, non le dire niente» scatto in piedi quasi implorandole di non farlo

«Glielo devi dire tu, devi affrontare la situazione» esordisce Gionata ottenendo l'accordo della sua ragazza

«E poi sparisci, oppure lasci Alessandra» sentenzia Katherine guardandomi con aria truce

Annuisco comprensivo e tiro un sospiro, esausto di tutto ciò.

Devo dirglielo prima che sia troppo tardi

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Problemi d'amore||Tony EffeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora