39.

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Sono passate due settimane dall'ultima volta che ho visto Nicolò, è scontato dire che fa ancora male pensarci e mi fa male doverlo tenere alla larga,nonostante sia la cosa più giusta da fare.
Ultimamente passo le mie giornate tra il lavoro e gli amici che per fortuna mi sono sempre vicini, inoltre questo è un bel periodo poiché mi sto dando da fare per organizzare la festa di fidanzamento di Gionata e Katherine, o anche, l'evento dell'anno.

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Cammino per le vie di Milano, con in mano delle buste contenenti del tessuto da far vedere a Katherine per il suo abito, intenta a raggiungere casa di Gionata.

Una volta nei pressi, attraverso cautamente recandomi davanti al palazzo, per poi suonare al citofono e attendere che qualcuno mi apra il portone.
Giusto in tempo la mia migliore amica risponde e una goccia d'acqua si schianta sul dorso della mia mano, alzo gli occhi e osservo il cielo colorarsi di un grigio mesto, segno che di lì a poco si sarà scatenato un temporale.

Chino il capo per deviare le goccioline d'acqua sulla mia pelle e mi faccio strada nell'androne del palazzo.
Salgo le scale sino a ritrovarmi davanti alla porta, rigorosamente targata Boschetti, che è semichiusa, segno che Kath mi sta aspettando.
Spingo la porta facendomi forza col mio esile corpo e poso a terra le buste, ormai sfinita.

Noto una ragazza dal caschetto nero in cucina intenta a passare lo strofinaccio sul lavello, penso sia qualcuno della servitù «Buongiorno, scusi...» faccio per richiamare la sua attenzione, ma il mondo sembra fermarsi quando la ragazza si gira sorridendomi «Dici a me?»

Resto impalata tanto dallo sconvolgimento e faccio per avvicinarmi «Katherine...i tuoi capelli» dico indicandola con l'indice.
La mia migliore amica ridacchia sistemandosi i capelli con le dita «Ci ho dato un taglio e una colorata» ironizza lei

«Non sei più rossa» mi porto una mano alla bocca, ancora destabilizzata «Aspè, ma che figa sei?» dico scrutandola meglio, con questo nuovo look sta molto meglio, è più "donna".

«Sono contenta che ti piaccia, allora il tessuto l'hai portato?» chiede, varando discorso

Annuisco col capo ritornando coi piedi per terra, distraendomi dai suoi capelli "nuovi", mi dirigo verso le buste che ho lasciato a terra e prendo i rotoli di stoffa poggiandoli sul tavolo.

«Allora, guarda questo nero notte in seta quant'è elegante» dico indicandole per primo quello che a me piace di più. In risposta lei annuisce toccando la stoffa per tastarne la qualità, sembrando apparentemente contenta.

Successivamente le mostro altre opzioni, sembra molto contenta ed emozionata, al contempo è anche tanto frastornata, dev'essere una bella emozione da provare...

«Io non ci posso pensare a te con questi capelli...ma Gio ti ha vista?» chiedo ancora incredula abbozzando un sorriso

«Non ancora, infatti sono un po' preoccupata, poi ti farò sapere» ridacchia nervosamente lei

«Oddio, tu sei pazza, Trap Queen» replico scuotendo il capo.

Mi congedo dopo alcune ore, dovendo ormai tornare a casa, così saluto la mia amica e mi precipito fuori dal palazzo, uscendo in strada.
Fa freddo e continua a piovere incessantemente, devo sbrigarmi o finirò a casa zuppa d'acqua.

Mi porto su il cappuccio della felpa e comincio a camminare diretta al mio appartamento, quando una Polo nera cattura la mia attenzione. -Non può essere.- penso, associando la macchina al proprietario, spero non sia proprio quella di Nico, non ho per niente voglia di incontrarlo.

Il pensiero sfiora la mia mente e al contempo la figura di Nicolò si palesa davanti ai miei occhi; ha i capelli più cresciuti rispetto all'ultima volta e gli occhi spenti, sembra anche tanto pallido, nonostante ciò le sue collane brillano anche sotto il cielo grigio di Milano.
Abbasso la testa, per non incrociare il suo sguardo e continuo a camminare, fingendo di non averlo visto, ma lui più furbo sa come comportarsi in queste situazioni e si ferma a pochi passi da me, mentre io continuo per la mia strada «Buongiorno eh» esordisce lui, marcando l'accento.

Il mio stomaco si stringe in una morsa, l'aria sembra diventata pesante tutta d'un tratto, ma decido di ignorarlo continuando a camminare fino a superarlo.
Lui non contento fa dietrofront e prende a camminarmi accanto, facendomi alzare gli occhi al cielo per l'urto «Ammazza non ti fa proprio piacere vedermi» commenta il riccio, guadagnandosi una mia risposta acida «Tony lasciami in pace» proferisco, sputando un po' di veleno

«Ao' e te fermi? Vuoi smettere di comportarti da bambina?» mi rimprovera, afferrandomi per un braccio e facendomi sussultare.
Trasalisco sentendo le guance andarmi a fuoco e gli occhi farsi pesanti e il cuore accelerare, riesco a rivolgergli uno sguardo truce che viene ricambiato con una risata e un commento di pessimo gusto «Sembri 'na bambola assassina se me fai ste facce»

Mi acciglio ormai urtata e prendo un respiro profondo prima di rispondergli «Si può sapere cosa vuoi ancora da me?» dico ormai esaurita, stringendo la presa sulle buste che ho tra le mani per scaricare la tensione

«Fanny, a che gioco stiamo giocando?» chiede dandomi una mezza carezza sul viso «Non riesco a non pensarti» sussurra con un filo di voce senza staccarmi gli occhi di dosso

Mi scanso dal suo tocco, sentendomi quasi violata; il fatto è che non riesco a pensare che mi debba toccare come fa con la fidanzata. Credevo fosse un bene stare lontani, invece nessuno dei due sta bene, ormai è palese. «Nico...dobbiamo starci lontani, basta» scuoto il capo in maniera amareggiata «Tu stai con una bellissima ragazza, che ti ama...» faccio per parlare, ma vengo nuovamente interrotta «Che non sei tu» indugia lui continuando, rivolgendomi un'occhiata esausta.

Trattengo le lacrime per non farle fuoriuscire e trasalisco prima di replicare «Tutto questo non ha senso» è l'unica cosa che mi viene da dire, prima di incamminarmi via da lui.
Devo piangere, voglio buttare fuori tutto quello che ho dentro e non davanti a lui, non in questo modo.
Questa situazione non fa altro che peggiorare sempre più; vorrei tornare indietro e gettarmi tra le sue braccia, ma non voglio fare del male a nessuno, Alessandra non merita questo.

Devo andare per la mia strada e lui per la sua, non siamo fatti per stare insieme.

_xlellax_
Ragà ho una domanda: qualcuno ieri ha visto Taylor all'isola? Nicolò la stava guardando in tv...che ne pensate che lei sia andata lì? Si tratta di business o è vera?

Problemi d'amore||Tony EffeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora