98.

1.1K 36 16
                                    

Fanny's pov

Mi stringo nella giacca dal freddo e cammino indisturbata facendo risuonare nelle airpods una canzone di Emanuele. Ho dormito due ore e mezza scarse, ho ancora un sonno pazzesco, la notte non è stata lieta con me.

Sono in anticipo a lavoro di venti minuti, e io che credevo di arrivare in ritardo. Sospiro godendomi l'aria fredda e lancinante, quando poi vedo in lontananza nel parcheggio un mercedes AMG rabbrividisco e sento lo stomaco stringersi in una morsa

«Non è lui» scuoto il capo dando la colpa al sonno, sperando di soffrire di allucinazioni, continuando a camminare per la mia strada

Quando poi mi si affianca e abbassa il finestrino mi crolla il mondo addosso. Metto in pausa la canzone sfilando gli auricolari e gli rivolgo un'occhiataccia «Che ci fai qua? Adesso mi segui pure?» sbotto deviandolo

«Ti voglio solo parlare, puoi salire?» mi chiede

Ha le occhiaie accentuate e il viso pallido, sembra un'altra persona. Ha l'aria di un tossichello in astinenza, il che gli da un ulteriore fascino, secondo i miei gusti

Cedo e salgo in macchina con lui, mi viene da sboccare solo a guardarlo e pensare ciò che mi ha fatto, ma trattengo

«Come stai?» mi chiede per cominciare dandomi una carezza sulla guancia che schivo infastidita

Il riccio mette in moto e cammina qualche metro più avanti, facendomi preoccupare «Oh ma dove vai?»

«Ci appartiamo per stare tranquilli e parlare, non ti allarmare» mi tranquillizza parcheggiando nel retro, spegnendo poi l'auto

«Mi dispiace» esordisce «Non ti ho tradita, quella è pazza...ho subito mesi di ricatti, non puoi capire» spiega toccandosi la fronte come gli stesse esplodendo

«Cazzo dici che non mi hai tradita se te la sei scopata?» rido amaramente «Che scherzi?»

«Non dire così...» fa a voce rotta prendendomi la mano, che ritraggo

«Voglio sapere tutta la verità» incrocio le braccia «Da quanto mi tradisci con lei?» dico contenendo le lacrime

«Quando tu non mi volevi più perché stavi con quello io me ne andavo da lei, ma da quando stiamo insieme non c'è stato altro che qualche messaggio, te lo giuro» racconta guardandomi negli occhi

Qualche lacrima mi scende ma faccio in tempo a fermarla con le dita «Mi ha detto che state insieme, perché mi menti?» mi rifiuto di credergli

«Non è così» scuote il capo «Da mesi mi minacciava di dirti che stavamo insieme e per proteggerti e tenerti fuori l'ho assecondata fino all'altra sera» racconta sospirando

«L'altra sera quindi avete scopato?» chiedo diretta, intenta a sapere la verità

«Sì» ammette schietto «Cioè no» ci ripensa all'istante

Sospiro sentendomi lo stomaco in gola, mi sento soffocare davanti alle sue parole, rabbrividisco sentendomi male per un istante «Sì, no..allora? Tanto ormai» scrollo le spalle facendo per farlo parlare

«Ho bevuto un bicchierino, ma non ci ho fatto niente, volevo andarmene, ero andato per chiudere perché volevo parlarne con te, poi mi ha trattenuto, mi ha abbassato i pantaloni e ha cominciato a fare roba» confessa abbassando lo sguardo

Mentre lo ascolto gli occhi mi diventano pesanti dalle lacrime a tal punto di scoppiare a piangere «Scusami» mi dice abbracciandomi. Affondo sul suo petto lasciandomi andare, stretta tra le sue braccia rabbrividisco «Lo sai che ti amo e non esiste nessuna oltre te» mi sussurra dandomi un bacio in testa, per poi guardarmi negli occhi «Voglio soltanto te, mi devi credere se ti dico che ti amo e che non esisto senza» gli scende una lacrima sulla guancia, squarciandomi il petto

«Non posso accettarlo, mi dispiace...non ce la faccio» deglutisco asciugandomi le lacrime, cercando di riprendere aria

«Hai ragione» fa accarezzandomi il viso «Dimmi che mi ami anche tu però» mi chiede «Non è casa se non ci sei» sospira toccandomi i capelli

«Basta dai, smettiamola...» taglio io cercando di smettere di piangere, ma invano

Vedo lui prendere dei respiri e girarsi dall'altro lato per non farsi guardare, si volta poi nel mio verso e prende ad asciugarmi il viso con qualche carezza

Stavolta lo lascio fare, evito di schivarlo solo per non rovinare il momento. «Vado a lavoro dai, prima che sia tardi» scrollo le spalle intenta ad andarmene

«Aspetta!» mi ferma di scatto «E adesso? Tornerai a casa nostra almeno?» mi coglie impreparata

«Non lo so...» dico incerta

«Quella è più casa tua che mia, sono io che devo andare via, non tu» ammette lui

«Questo non è un problema, possiamo mettere a posto le carte e intestare a te tutte le bollette se vuoi restarci, perché io non so se rimarrò a Milano» spiego facendolo amareggiare

«Addirittura via da Milano? E dove andrai?» dice quasi incredulo

«Ho bisogno di dimenticare tutto e ripartire Nico, non posso continuare così...ho bisogno di stare bene» sospiro cercando di contenere le lacrime che nuovamente spingono per fuoriuscire

«Okay, okay...» mi lascia andare assecondandomi
«Sappi che non ho dimenticato di quella questione in sospeso che c'è tra me e te» mi ferma, facendomi pensare

«Di che parli?» chiedo socchiudendo gli occhi

«Di quello che è successo venti giorni fa in macchina mentre eravamo destinati a Napoli» fa rammentandomi, facendomi deglutire amaramente «Non fare cazzate e tienimi presente, sono sempre il padre e tu lo sai quanto conta» mi rimprovera, colpendomi

Me n'ero dimenticata in tutto questo trambusto, e se fossi incinta come dovrei comportarmi? Come affronterei tutto da sola?
Sospiro e faccio per deviarlo «Se così fosse ti prometto che sarai aggiornato e coinvolto, per adesso lasciamo le cose come stanno» faccio sistemandomi la borsa pronta a scendere

«Fanny non ti credo» dice senza scomporsi

«Lo dici sulla base di cosa?» inarco il sopracciglio

«Te ne sei andata soltanto ieri e stai già pensando a lasciare tutto per stare lontana da me» riflette «Se fossi incinta non mi permetteresti di starti accanto»

Resto in silenzio davanti a ciò che dice, non so cosa rispondergli «Adesso è tardi, devo scappare...» faccio aprendo la portiera

«Lo sapevo» dice amaramente, poggiandosi con il capo sulla testiera del sedile

Prendo un lungo respiro e me ne vado, cammino a passo veloce per raggiungere le scale della struttura, intenta a lasciarlo dietro.

Non sarà facile tenerlo lontano né dimenticare tutto, ma sono sicura che il tempo mi aiuterà

Problemi d'amore||Tony EffeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora