27.

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Fanny's pov

La Dark House è addobbata con qualche palloncino svolazzante e qualche striscione qua e là per ricreare l'atmosfera da party in occasione del compleanno di Umberto.
Nico mi aveva scritto di essere già qui, ma quando ho provato a chiamarlo il telefono mi risultava spento addirittura e i suoi stessi amici non hanno saputo darmi una risposta ben precisa.

Mi appoggio al bancone con accanto Arturo e Dyl che sono impegnati a fumare una canna, annebbiandomi la vista dal troppo fumo.
«Secondo me fumate troppo» lamento io scacciando la scia con le mani, causando la risata sonora dei ragazzi

«Scommettiamo che entro fine serata riusciremo a farti fumare?» mi sfida Arturo, attirando l'attenzione degli altri

«Non vi conviene: non sono in me quando fumo» ironizzo io «E Kath lo sa» le rivolgo uno sguardo d'intesa, volendo ricordare delle nostre serate da cinema quando tornavamo a casa in paranoia.

Gionata guarda la sua ragazza in maniera contrariata, per poi ammiccare, «Sarebbe divertente vederti in svaso» beccandosi un'occhiata minacciosa dalla sua fidanzata «Non ti conviene, non mi gestiresti» scuote la testa lei, ammonendolo.

«Scusateci» ridacchia il rosso, per poi bisbigliare qualcosa all'orecchio di Kath che mette su un'espressione stupita e al contempo imbarazzata che provoca la risata unisona dei ragazzi.

«E comunque se facessimo fumare Fanny penso che Nico ci uccida» osserva Dyl

«A proposito» noto io «Ma dov'è finito Nico?» lo cerco con lo sguardo tra gli invitati

«Nico è in bagno, non sta tanto bene» risponde Arturo, inarcando gli zigomi

«Vado a chiedere come sta allora» faccio per andare, quando Dylan mi piomba davanti e mi ostacola il passaggio «Non puoi andarci» esordisce lui

«Perché?» chiedo io accigliandomi dubbiosamente, cercando di scavalcarlo

«Perché non è solo» dice d'un fiato

«Con chi è?» incrocio le braccia io iniziando a indispormi

«Lui è...» temporeggia misteriosamente

«È...?» attendo, incitandolo a parlare

«È col Formica, non puoi andarci su dai...» mi ammonisce severamente

«Esatto, sono cose di ragazzi» continua Gionata, raccordandosi col Prynce

«Dai Fanny statte bona» soggiunge Arturo, cerco lo sguardo di Kath per ottenere un appoggio e invece sembra anche lei unirsi a loro, così sbuffo seccata e resto al mio posto, evitando di sembrare paranoica

«To', prendi 'n po' de questo che è bono» mi porge un bicchiere Arturo, per ammazzare l'attesa.

Faccio spallucce e prendo a berne un po', la mia attenzione va poi a Umberto che ride divertito abbracciando qualcuno, e sorrido quando capisco che quel qualcuno è Nicolò che finalmente è qui.

«A regà, ora incominciamo la festa» annuncia Umberto, ottenendo urla di appoggio e applausi da parte dei suoi amici

Vedo Nico da lontano avvicinarsi, la sua presenza influisce su di me provocandomi una scarica di emozioni e d'un tratto sento le guance andare in fiamme alla sua vista

Ha su il classico sguardo cupo e profondo, da stronzo misterioso che si finge un angioletto, i suoi diamanti brillano sotto le luci e il suo profumo invade le mie narici e mi da alla testa come se fosse uno stupefacente, m'inumidisco le labbra istintivamente dal nervoso e lo osservo salutare i suoi amici accanto a me, per poi girarmi verso la mia migliore amica, continuandolo a guardare di sottecchi.

Ho deciso di volerlo trattare con aria di sufficienza; un po' per non risultare un accollo e un po' per prendermi gioco di lui...vorrei capire se davvero prova un interesse nei miei confronti.

Sento delle mani poggiarsi sui miei fianchi e un brivido percorre la mia schiena, provocandomi una sensazione piacevole allo stomaco.
Giro il viso guardandomi alle spalle per scorgere la sua figura dietro di me con una certa teatralità, abbozzo un sorriso sorpreso e gli lascio un bacio schioccante sulla guancia.

«Credevo fossi disperso nei meandri del bagno» osservo io, mettendo su un ghigno scherzoso

«Domenico non ha digerito una quiche» storce il naso lui «Però posso farmi perdonare per la mia assenza» mi rivolge un occhiolino, mentre col dorso dell'indice mi accarezza il mento, facendo aumentare i miei battiti cardiaci

«Valuterò se perdonarti o meno» sto al suo gioco io, mettendo su uno sguardo furbo «Oh guarda, è il momento dei giochi» indico Umberto che annuncia la prossima attività della festa, per poi lasciarlo solo.

«A regà io e il Formica abbiamo ideato un nuovo gioco e l'abbiamo chiamato La Ruota dello svaso» ride Umberto annunciando il gioco.
«Per ogni volta che gireremo la ruota ci sarà segnato l'alcolico da dover bere e il numero dei tiri da fumare» ride maliziosamente lui, guardando un gruppetto di ragazze.

«Spero tu stia attenta a bere o rischieresti di finire nelle grinfie mie, Fanny» ammicca Nico sussurrandomi all'orecchio.

Resto impietrita dall'imbarazzo e gli rivolgo lo sguardo, il cuore mi sale in gola quando lo vedo mettere su un sorrisetto e prendere posto sui divanetti, pronto a incominciare a giocare.

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Problemi d'amore||Tony EffeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora