Schiudo appena gli occhi, sancendo la fine del mio sonno, osservo le mura della stanza in cui mi trovo e quando capisco di non essere nel mio letto cerco di mettere a fuoco quanto accaduto la scorsa notte.
Mi basta però posare gli occhi sulle braccia possenti che mi cingono la vita per ricordare quanto io e Nico ci siamo dati stanotte.Faccio per allentare la sua presa, in modo da lasciarlo riposare senza dargli fastidio, ma invano.
Con un gesto fulmineo Nico si gira ritrovandosi faccia a faccia con me, ha ancora gli occhi chiusi e un'espressione angelica vige sul suo viso.Un sorriso gioioso prende posto sulla mia bocca e allungo le mani fino a raggiungere i suoi capelli in modo da sistemarli a mio piacimento.
D'un tratto Nico emette un borbottio sordo che mi fa mettere giù le mani dai suoi capelli all'istante, facendomi pensare che forse gli stia dando fastidio e, in tutta risposta ricevo un bacio affettuoso all'altezza delle tempie.
Chiudo gli occhi lasciando che mi attiri a sé mentre affonda la testa nell'incavo del mio collo, abbracciandomiInsomma, posso dire di non essere mai stata così contenta di svegliarmi. «Fa freddo, dove vuoi andare?» spezza il silenzio lui con la voce ancora impastata dal sonno
«Scusami, non vado da nessuna parte» rispondo, lasciandogli un bacio sulla spalla
———
«Comunque non se ne parla, la felpa la prendo io» dico con fare ovvio mentre bevo il succo d'arancia seduta a tavola
«Tu stai diventando un po' troppo arrogante Fanny, sai di cosa avresti bisogno?» dice con fare scherzoso, mettendosi di fronte a me, allora io gli rivolgo un'espressione interrogativa e di contro vengo presa di peso alla sprovvista, trovandomi in braccio a Nico che corre verso il bagno.
Rido istericamente non riuscendo a capire cosa abbia in mente e temo il peggio quando mi sistema sotto la doccia e proferisce parola, soggiungendo «Di schiarirti le idee» ride, aprendo l'acqua, che poi mi cade addosso, bagnando i miei capelli e di conseguenza anche i miei vestiti
Mi riprendo puntandogli la doccia contro, riservandogli lo stesso trattamento che lui ha appena riservato a me.
Finiamo a ridere e scherzare ormai zuppi d'acqua, ma le nostre risate vengono interrotte dallo squillare del telefono del moro, che nell'estrarlo dalla sua tasca cambia totalmente espressione, come se avesse appena visto un fantasma.
Diventa serio e si allontana per rispondere, lasciandomi sola in bagno. Della conversazione ascolto ben poco, pare che stia parlando col suo manager dunque non gli do tanto peso.
Torna in bagno con su in viso un'espressione quasi esausta «Nico, è successo qualcosa?» chiedo scostandomi i capelli dal viso
«No tranquilla, era solo uhm...il manager» fa spallucce lui «Meglio che t'asciughi che sei fracica, te prende n'accidenti se no» cambia nuovamente espressione, portandomi un asciugamano.
Annuisco ed esco dalla doccia, sfilando via il maglione, che indossavo ieri sera, ormai zuppo d'acqua, insieme al resto della biancheria «Credo che alla fine dovrai darmi la tua felpa, visto che non ho vestiti, grazie a te» lamento io, tamponando i capelli con l'asciugamano
Sospira con fare arrendevole mentre si destreggia col phon tra le mani per asciugarsi la maglia.
———
Con in dosso la sua felpa e un sorriso soddisfatto abbandono la Dark House insieme a Nicolò che mi tiene per mano e cammina a passo svelto fino alla sua auto.
«Mi dispiace riaccompagnarti» ammette, sbuffando appena
«Be', tanto c'è sempre il fine settimana, no?» chiedo io, facendo spallucce
Il moro tentenna leggermente prima di replicare «Sì, hai ragione...» dice per poi deviare i miei occhi, infilandosi in macchina
Apro a mia volta la portiera e prendo posto accanto a lui «Comunque mi sono appena ricordata che venerdì molto probabilmente non potremo vederci, ho un impegno a lavoro» spiego io
«Avremo tempo per organizzarci allora» sorride lui rassicurandomi, mettendo in moto la macchina.
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Nicolò's povHo accompagnato Fanny a casa dopo che Alessandra ha fatto una delle sue sfuriate accusandomi di averla lasciata sola e non essere più tornato a casa.
Inoltre manca poco alla fine; ho deciso che venerdì parlerò, dirò ad Alessandra che tra noi non c'è niente, se non bene e per farlo mi serve il sostegno dei miei fratelli.
Approfitto del fatto che venerdì Fanny sarà impegnata a lavoro e mi avvarrò della presenza di Gionata e Katherine.
«Ti è dato di volta il cervello? Non verrò alla tua festa a conoscere la tua fidanzatina!» mi ammonisce Katherine urlandomi contro
«Kath, ti prego è solo per aiutarmi a tagliare i ponti con Alessandra» sospiro io, rivolgendo un'espressione supplichevole a Gionata
«Per me è okay, ma come faremo con Fanny?» incrocia le braccia il rosso, beccandosi un'occhiata contrariata da Katherine
«Fanny sarà a lavoro, vi prego...è l'ultimo passaggio per dire basta a tutta questa storia!» gesticolo io animatamente
«Nessun abito formale allora» serra gli occhi Katherine, provando quanto c'è di vero in ciò che dico
Annuisco vivacemente pur di strapparle un "sì" da bocca «Tony» dice la rossa puntandomi il dito con aria minacciosa «Fai un solo passo falso e ti distruggo» conclude raccomandandomi, mettendo poi su un sorriso suicida
Annuisco sorridente e la abbraccio in segno di esultanza «Grazie Kath» sospiro entusiasta, sciogliendo poi l'abbraccio dopo poco «Gio, ma dimmi 'n po'...» rivolgo un occhiolino al rosso «Ma è così acida anche con te?»
Sfera guarda con un ghigno la sua ragazza «Frate guarda, non immagini quanto!» esclama lui, prendendo a ridere, mentre Katherine mette su broncio da cane bastonato.
Scoppio a ridere davanti alla faccia di quest'ultima e guardo Gio che la abbraccia premurosamente, pensando che presto potrò mostrarmi anch'io in pubblico con Fanny, senza avere più paura di dovermi nascondere
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Problemi d'amore||Tony Effe
FanfictionFanny è una giovane organizzatrice di eventi nella città di Milano. Passa le vacanze a Barcellona, dove incontra Nicolò e i suoi amici. Tra i due nascerà qualcosa di magico dal primo momento, ma c'è qualcosa che spinge il ragazzo ad essere poco sinc...