Nicolò's pov
Ritrovarmi dopo mesi ancora così mi fa capire che tutto ciò che ho fatto per togliermela dalla testa è servito a poco quanto nulla.
Il suo profumo non è quello della mia ragazza, il modo in cui arrossisce, il modo in cui le brillano gli occhi...sa di diverso, di non so cosa, ma di qualcosa che mi piace e purtroppo anche tanto.
La musica è troppo forte e non ho più voglia di stare in mezzo a tanta gente, c'è il rischio che qualcuno mi veda, meglio appartarsi...
Stringo Fanny tra le mie braccia e le dico all'orecchio «Ti va di andare via?» sperando in un sì
Non proferisce parola, diversamente alza la testa guardandomi negli occhi e fa su e giù col capo, raccordandomi.
Le prendo la mano e do un'occhiata veloce in giro prima di abbassare il capo, per non farmi vedere.
Ci allontaniamo e raggiungiamo l'uscita del locale, finalmente.Scorto Fanny cingendole le spalle con un braccio fino al parcheggio, per poi raggiungere la mia macchina.
Entriamo dentro sistemandoci sui sedili, lascio le chiavi nella mia tasca, visto che non ho intenzione di spostarmi da qua
«Come mai sei voluto andare via?» chiede lei sedendosi lateralmente, in modo da potermi guardare
«Preferivo passare un po' di tempo con te, non ti va?» rimando io la domanda, con fare scaltro
La osservo mentre si tortura il labbro nervosamente per un istante «Sì, mi va» ammette poi
«Così ne approfittiamo per conoscerci meglio» ammicco io
Lei annuisce e distoglie per un secondo lo sguardo, per poi proferire parola «Come mai dopo Barcellona sei sparito?» mi pone la fatidica domanda, facendomi andare in panico leggermente quando penso al vero motivo per cui sono sparito.
Tentenno prima di risponderle con la massima naturalezza «Mi dispiace, sono stato impegnato col lavoro e non sapevo come contattarti...» invento una scusa sul momento «Comunque eri tanto dolce l'altro giorno» spingo io deviando il discorso, in modo da evitare altre domande scomode
«L'altro giorno?» storce la bocca lei pensandoci
«Quando sei caduta, avevi un'aria tanto smarrita» le accarezzo la guancia mentre punto alle sue labbra, sentendola irrigidirsi al mio tocco capisco che è quello che sta aspettando anche lei.
Trattengo il suo viso con una mano, sfiorandole il profilo, passando poi a baciare più volte le sue labbra dolcemente prima di darle un vero bacio.
Sento Fanny rilassarsi e perdo il controllo quando mi accarezza i capelli, facendomi provare delle strane sensazioni.L'attiro maggiormente a me, facendola poi ritrovare seduta sulle mie gambe mentre siamo ancora impegnati a baciarci.
Mi stacco dalle sue labbra assaporando il momento, per poi passare a lasciarle baci umidi sul collo, facendola rabbrividire sotto al mio tocco.Lei lo vuole quanto me, non mi dice no, sento che come me non aspetta altro.
Mi faccio strada con le mani sotto il suo top, impazzendo al contatto con la sua pelle liscia.
Riesco a trovare però un momento di lucidità, ripensando alle parole di Gionata qualche giorno fa...
"A letto non te la porti""Nico, non farla stare male"
"Fanny non se lo merita"
È tutto ciò che mi rimbomba nella testa, facendomi scuotere il capo e riportare le mani giù da lei, con aria seccata.
Interrompo il momento pensando che quando Gionata e Katherine sapranno ciò mi vorranno ammazzare.Pertanto guardo Fanny accigliarsi con aria confusa e cerco una giustificazione plausibile
«Scusami, mi sono fatto prendere dal momento...tu mi piaci e anche troppo, non volevo rovinare tutto» dico con fare teatrale, facendo di tutto per sembrare credibileLei è leggermente scossa e annuisce per poi ritornare al suo posto, è imbarazzata e capisco che non avrei rovinato nulla seppure avessi continuato.
Tra noi c'è silenzio adesso e imbarazzo, che brutta situazione...dopo poco la riaccompagno a casa, cercando di sciogliere il ghiaccio con qualche battuta o qualche sorriso rassicurante.
Arrivo sotto casa sua e stavolta però, mi faccio lasciare il numero, così da poterla sentire
«Mi ha fatto piacere stare con te» ammicco io
«Anche a me» sorride lei
«Allora ti chiamo, ci sentiamo» incastro i miei occhi nei suoi, ammirandone la luce che celano
«Certo» annuisce lei «Allora io vado, grazie tante Nico» sorride riconoscente
«Dove vai? Almeno ora me lo dai un bacio prima di andare via?» ammicco io mettendole soggezione, ma lei più furba mi attira a sé lasciandomi un bacio sulla guancia, ridacchia di me, per poi aprire la portiera
Non la lascio andare, prendendola alla sprovvista e le do un ultimo bacio sulla bocca «Buonanotte Fanny» ammicco io ancora a pochi centimetri da lei
«Buonanotte Nicolò» sorride contenta, scendendo dalla macchina
La guardo da lontano aspettando che entri nel palazzo.
Gionata mi ammazzerà, già lo immagino
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Problemi d'amore||Tony Effe
FanfictionFanny è una giovane organizzatrice di eventi nella città di Milano. Passa le vacanze a Barcellona, dove incontra Nicolò e i suoi amici. Tra i due nascerà qualcosa di magico dal primo momento, ma c'è qualcosa che spinge il ragazzo ad essere poco sinc...