Problemi d'amore||Tony Effe

93.

Nicolò's pov

Sbuffo il fumo dalla bocca con fare annoiato, giro sulla sedia frenandomi con i piedi di tanto in tanto. Ho le note aperte e il beat in sottofondo ma proprio non so che scriverci. Penso a mettere in rima due parole in croce giusto per ricavarmi la strofa di apertura, ma proprio non va giù

«Okay, io la mia ce l'ho» fa Dylan schiarendosi la voce, mettendomi ancora più pressione

«Che ci metto con Cartier?» chiedo banalmente suggerimenti ai ragazzi

«Ce poi mette' de tutto, che te prende?» Dylan mi osserva sconvolto a tratti

«Regà, Tony quando fa così non sta a genio, lasciamolo perde che sta tutto pijato male» Arturo interviene, facendomi riflettere

«Che se vede?» ammetto io rigirandomi disperatamente sulla sedia, con aria di sufficienza

«Ma te pare che noi siamo i tuoi fratelli e non sappiamo quand'è che hai qualcosa che non va?» Umberto replica con fare ovvio «Parliamone, che sta a succede? Te stai male, Arturo fa il coglione co' le ragazze, io so tre sere che mi scasso di alcol pe' non sentire Antonella e Dyl tu, vabbè te sei ancora mezzo intatto» analizza lui brevemente

«Perché te che hai combinato?» chiedo al biondo, lanciandogli uno sguardo omicida

«Ma no niente de che» si giustifica lui stringendosi i lacci del cappuccio

«Esce con due ragazze contemporaneamente, tutt'e due l'hanno saputo e l'hanno appeso» mi spiega Dylan

Ridacchio istintivamente, divertito «Frà sei proprio scemo, ma come ti viene di farti beccare così?» commento

«Stavo fatto e ho postato 'na foto co' l'altra, 'n casino frà» ride lui appresso a me

«Non so chi sia peggio, ma sei 'na merda pure te?» fa Umberto dandomi un colpo sulla spalla per rimproverarmi «Invece di dirgli che non dovrebbe fare ste cose, lo rimproveri perché s'è fatto scopri'» dice contrariato «E tu vorresti un figlio?» mi provoca facendomi infastidire, colpendomi nell'orgoglio

«Oh ma che voi?» dico increspando un sopracciglio, scattando sulla difensiva

«Tu devi smetterla di fare il bambino e te pure» fa rivolgendosi al biondo «Dovete prendere le cose sul serio, ogni cosa che fate si riversa poi sul gruppo» sfoga Umberto

Metto su un'espressione confusa, non mi aspettavo un rimprovero del genere.

«Regà purtroppo Wayne c'ha ragione, dovete riprendervi n'attimo» esordisce Luke, sistemandosi sulla sedia

«Scusatemi, non volevo esagerare...solo mi preoccupo a vedervi così»  Umberto si giustifica

«Tranquillo fratellì» risponde Arturo con aria rassegnata «Che succede co' Antonella?» fa prendendolo con le buone

Resto in silenzio e chiudo gli occhi per un attimo, attutendo il contatto col mondo esterno. Ho dei messaggi di Marika messi nell'archivio delle chat ancora non visualizzati, mi ha chiesto di passare da lei, ma tornare a Isola non è una buona idea, visto il cugino e i suoi amichetti tra le palle. Ancora non gli è andata giù a Vegas che Sfera l'abbia cancellato da Cinisello qualche tempo addietro e ha dato di matto quando ha scoperto che sia io che il rosso fottevamo con le sue cuginette mancandogli di rispetto.

In più il pensiero che Fanny venga a sapere tutto e perderla per una troia mi fa vivere male, per questo sto cercando di dimostrarle quanto sia legato a lei tanto da fare passi importanti. Tutti mi dicono si tratti di egoismo, per me è paura di privarmene

———

Fanny's pov

Apro la cartella verde in cui ci vanno i contratti del mese e leggo bozze dei progetti, decidendo su quale mettere mano per prima.

Bussano alla porta così rendo permesso ad alta voce di entrare a chiunque vi sia dietro al manico. Gli occhioni dolci di Katherine mi appaiono davanti, viene verso di me salutandomi con un bacio sulla guancia

«È un po' scompigliato, te l'ho sistemato la settimana scorsa mentre eri via» dice riferendosi al plico che tengo tra le mani

«Tra amo, non ti preoccupare» replico sedendomi dietro la scrivania

«Ho portato il pranzo!» esclama lei estraendo dalla borsa delle scatole di carta

«Wow! Cinese?» chiedo entusiasta

«No, hawaiano» strizza l'occhio «Un amico di Gionata fa lo chef a Los Angeles ed è qui a Milano per qualche giorno, così mi ha preparato le poke» spiega brevemente

«Ottimo amo» commento «Aspetta che chiamo il bar faccio portare da bere» dico prendendo in mano il telefono componendo il numero, mentre la rossa sistema le bowl sul piano, portando tutte le scartoffie via

«Fanny, comunque ti volevo raccontare una cosa...» dice guardandomi con aria seria

Metto giù il telefono quando all'ultimo squillo il numero riattacca e rivolgo l'attenzione alla mia migliore amica «Che succede?»

«Mi ha scritto uno in dm...» dice rabbuiandosi

«E quindi?» chiedo curiosa «Ti scrivono in tanti amo, non è una novità» ridacchio ironicamente

«Non hai capito...sono seria» fa lasciando la forchetta sprofondare nella bowl piena di riso «Mi ha scritto Vegas Jones, hai presente?» confessa

Il mio cervello va in stand by per alcuni secondi «Che cazzo vuole da te quello?» dico spaventata, quasi in preda al panico

«Vuole parlarmi della sera di halloween» deglutisce la rossa, giocherellando con i pezzi d'avocado nella ciotola

«Lo sapevo! Era lui su quel mezzo nero, Mirko e Arturo non me l'hanno confermato del tutto, ma ne ero sicurissima» esclamo convinta «E gli hai risposto?»

«Gli ho risposto al terzo messaggio» confessa quasi pentita «Mi ha scritto di non avere paura, gli dispiace essersi presentato male ai miei occhi e che ha da dirmi un paio di verità» racconta facendomi rabbrividire

«Kath questo mi fa strano, non ti fidare»

«Non voglio, ma ho troppi dubbi per non farlo» replica lei, mettendo su un'espressione confusa

«Del tipo?» domando stranita

«Perché ce l'ha con Gionata? Perché è arrivato al punto di fargli del male? Perché vuole mettermi in guardia? E soprattutto perché Gionata non me ne parla mai? Non può essere soltanto competizione musicale» riflette lei a mente lucida

«Nico non me ne ha mai parlato, non ti saprei dire...però può essere che Gionata non ti parla di questa situa per proteggerti» suggerisco io

«Lo sento strano ultimamente, devo scoprire di più, vedrò Vegas, ho deciso!» ribatte lei ormai decisa