29.

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«Guarda che ce la faccio a salire le scale» lo ammonisco io, facendo per centrare il piede sul gradino

«Non fare storie, stai male. Adesso ti porto a casa e mi assicuro che tu vada a dormire» dice Nico sostenendomi per un braccio

«Che carino che sei» dico senza rendermene conto, secondo me l'alcool sta facendo il suo corso nel momento meno opportuno

Lui sorride e mi trascina su per le scale affinché arrivi sul pianerottolo sana e salva «Dove hai messo le chiavi?» chiede lui

«Nico, seriamente sto bene, non c'è bisogno che ti preoccupi» dico acquistando sicurezza nel tono di voce, mentre prendo dalla borsa il mazzo di chiavi.
Sembra ignorarmi e mi toglie le chiavi di mano quando nota i miei tentativi andati a male di centrare la serratura.

La porta si schiude sotto la sua presa e fa per lasciarmi passare, per poi entrare a sua volta.
Arranco fino in camera mia toccandomi le tempie in maniera frustrata.
Mi siedo sul letto e poso la borsa a terra, sfilandomi poi il giubbino su per le maniche sotto gli occhi di Nicolò che è rimasto ad osservarmi sullo stipite della porta.

«Hai un'aria così dolce e tenera, mi dispiace vederti così» commenta le mie condizioni psicofisiche sballate con un mezzo sorriso comprensivo, sedendosi accanto a me

Di tutta risposta lo abbraccio in segno di riconoscenza, dato che le parole non mi escono.
Mi lascia un bacio sui capelli e mi accarezza la schiena dolcemente «Bene, allora....io vado» fa per alzarsi, ma lo trattengo tenendolo per mano facendolo voltare. Incastro i miei occhi nei suoi riuscendo poi a proferire parola «No, ti prego non andare» mantengo lo sguardo, sperando di ottenere un appoggio da parte sua

«Che?» chiede lui con aria sorpresa

«Resta qua, dormiamo insieme» dico alzandomi, restando di fronte a lui per reggere meglio i suoi occhi profondi

Senza proferire altra parola scontra il suo profilo col mio, abbassando lo sguardo sulle mie labbra.
Siamo talmente vicini che sento il suo respiro, così azzera la distanza tra noi, facendomi assaporare le sue labbra che si muovono caute sulle mie, intensificando il bacio.
Le mie dita stringono i suoi capelli e l'altra mano corre sulla sua guancia come per non lasciarlo andare, lui invece tiene la presa salda su di me giocando con le dita sotto la mia maglia.

D'improvviso mi pervade la voglia di fondermi con lui e di sentirlo a contatto con me, che però cerco di reprimere dato l'imbarazzo che provo.
Lui sembra accorgersene e sembra non essere dispiaciuto, forse è quello che entrambi stiamo aspettando e per una volta lasciarsi andare non farà peccato.

Mi faccio coraggio a sfilargli il maglioncino, scoprendo il suo addome tatuato e faccio per scacciare via l'imbarazzo, mentre lui fa lo stesso togliendomi la maglia per poi gettarla chissà dove.
Riprende a baciarmi con avidità, per poi lasciarmi umidi baci lungo il collo, facendomi accapponare la pelle e provocandomi un brivido lungo la schiena.

Mi lascio cadere sul letto, incrocio gli occhi di Nico e metto su un mezzo sorriso contento, volendolo incitare a non fermarsi. Così si slaccia la cintura facendosi scivolare via i pantaloni, mi sento le guance andare a fuoco dall'imbarazzo e faccio per non guardare.

Quando poi apre la zip lasciando cadere a terra la mia gonna deglutisco pesantemente, è così bello e ci sa fare così tanto ed io invece tutto l'opposto.
Resta completamente nudo e a sua volta scopre la mia intimità, per poi reggere il peso sulle sue braccia, guardandomi un'ultima volta prima di pormi una domanda «Sei sicura?» dice con aria speranzosa.
In mancanza di parole mi limito a annuire col capo con tutta la sicurezza che ho, guardo Nico sorridermi rassicurante per poi farsi spazio tra le mie gambe e tentare di andare oltre.

Tiro un lungo sospiro, deglutendo dal dolore, mentre Nico sospira sul mio collo socchiudendo gli occhi mentre si muove abilmente.
Qualche lacrima scende percorrendo il mio viso orizzontalmente, le mie mani percorrono la sua schiena scolpita e il mio respiro diventa irregolare.

Nico se ne accorge e si ferma per qualche istante «Se ti sto facendo male dimmelo» mi guarda con aria premurosa, facendomi scuotere la testa «Non ti fermare» dico quasi supplichevole.

———
Mi stringo sul suo petto ormai esausta, contenta e appagata.
Nico mi accarezza la schiena e mi lascia un bacio sui capelli in maniera dolce «È il giorno più bello della mia vita, credo» esordisco io con un filo di voce, ancora stonata dall'alcool.
Mi lascio andare sentendo gli occhi farsi pesanti e mi addormento tra le sue braccia.

_xlellax_
Ora che una notte d'amore si è consumata tra i due le cose andranno finalmente meglio?
O si complicheranno ulteriormente?

Problemi d'amore||Tony EffeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora