Problemi d'amore||Tony Effe

73.

«Perché ti fai questo?» il riccio si alza, poggiando il bicchiere sul tavolino basso accanto a lui, restando a pochi passi da me

«Cosa?» dico cercando di apparire composta

«È 'no scemo quello, Fanny, te tratta male e tu non lo meriti» scuote il capo in disaccordo, arricciando il naso dalla stizza

Prendo un respiro e abbasso la testa pronta a sorbirmi il suo discorso, senza proferire parola in merito

«Io nun dico d'esse stato 'n Santo co' te, però non ce l'avrei mai fatta a trattatte ccosì» alzo la testa facendo un cenno d'appoggio alle sue parole in modo umoristico, cercando di sdrammatizzare, ma lui continua a parlare, facendomi sentire nuovamente lo stomaco in subbuglio

«E sai che me fa male di più del fatto che questo te po' sta' vicino e fare quello che io nun posso fa'?» dice tutto d'un fiato, quasi con fare straziato. Il mio cuore prende a pulsare incessantemente davanti alle sue parole «Me fa male che te fai trattà così come se fossi la sua bamboletta» soggiunge, rivolgendomi uno sguardo deluso.

«Nico...» faccio per proferire parola, stupita dal suo discorso così toccante che faccio fatica a tenermi le lacrime agli occhi

«Però se ce stai 'nsieme vor dire che te piace e ti sta bene, quindi sono io che me sto a fa' le paranoie» fa spallucce lui «Io vado dagli altri, resta pure se vuoi» fa voltandosi verso la porta pronto ad uscire, ma istintivamente le mie gambe si muovono di tre passi verso di lui e la mia mano afferra il suo polso per trattenerlo «Aspetta!» esclamo spazientita, attirando così la sua attenzione.

Il moro si gira, ritrovandosi poco distante dalla mia faccia «Non te ne andare...» sussurro a voce rotta, socchiudendo gli occhi mentre sfioro lo zigomo con la sua mascella, in cerca di un contatto fisico.

Mi sento avvampare dall'adrenalina, contorno poi l'ovale del suo viso con le mie mani rivolgendogli i miei occhi. Il riccio resta in silenzio lasciandomi fare, così indugio qualche istante prima di decidermi a far scontrare i nostri profili. Le nostre labbra non si toccano ancora, però si sfiorano.  

Ad interrompere la magia del momento però è proprio Nicolò che fa schioccare la lingua sotto al palato in cenno di disapprovazione, allontanandosi poi all'istante

«Che fai?» domando accigliandomi, restando confusa da quanto successo

«Tu sei fidanzata e io non mangio nello stesso piatto di altri» dice giustificandosi, con un tocco di arroganza nella voce

Serro gli occhi e inarco gli zigomi, mettendo su un'espressione dubbiosa «È una ripicca?»

«Assolutamente no» fa lui, cacciandosi le mani nelle tasche dei pantaloni «Ti ricordo solo che io non condivido niente con nessuno» dice con fare ovvio

Incrocio le braccia guardandolo male «Io l'ho fatto per tanto tempo con te, forse te ne sei dimenticato» faccio poggiandomi col sedere sullo scrittoio alle mie spalle, guardando la sua espressione passare da sicura e determinata a quella di uno che non sa più cosa dire «Visto che non hai nulla da rispondermi io vado via» proferisco prima di incamminarmi verso la porta a passo svelto.

Cerco con gli occhi i miei amici tra la gente e finalmente localizzo Katherine da lontano. Mi avvicino man mano schivando la gente fino ad arrivare a lei «Amore, dov'eri finita?» fa lei con un mezzo sorriso sulla bocca

«Ero con Nicolò...voglio andare a casa» dico con aria smarrita, facendo accigliare la mia migliore amica

«Che è successo?» chiede lei sgranando gli occhi.

La prendo per mano e la porto in un angolo più in là per avere un po' di privacy e stare lontane da occhi indiscreti.

«Allora?» chiede lei impaziente

«Mi sento una stupida» dico portandomi una mano sulla fronte con fare esasperato «Ho provato a baciarlo, non so che mi è preso» sbuffo risentita

«Ah...e lui?» mette su un sorriso enorme, immaginando il resto

«Vacci piano,non ci siamo baciati» proferisco facendo crollare tutte le sue aspettative

«Che dici? Come no?» sgrana gli occhi in maniera delusa

«Mi ha respinta» le racconto io «Dice che non gli piace condividere con altri» abbozzo un sorriso sarcastico dal nervoso mentre le spiego

«Ahia, questa è cattiva» dice stringendo poi i denti e allargando il labbro inferiore

«Anche troppo» sospiro io ormai seccata

«Vuole che lasci l'altro, mi sembra chiaro» fa spallucce Kath

«Con Vale ci parlerò sicuramente...» faccio poggiandomi con le spalle alla parete dietro di me e chiudo gli occhi in balia di tutti i pensieri negativi

«Non gli dirai quello che è successo con Nico, vero?» chiede lei

«No, no. Assolutamente!» esclamo io prontamente. Il biondo non dovrà sapere nulla di tutto questo o potrebbe reagire male.

«Eccovi! Che fa la mia trap queen senza di me, eh?» sopraggiunge Gionata dalle spalle di Kath, lasciandole un bacio sui capelli

«Stavamo pensando che ci stiamo annoiando, perché non torniamo a casa?» chiede la sua fidanzata, rivolgendomi un occhiolino d'intesa

«È il momento della torta, non penso possiamo svignarcela così all'improvviso, sembra poco educato» fa il rosso quasi a voler rimproverare.

Proprio in quel momento la voce di Blueface che risuona nelle casse viene interrotta, sostituita dalla canzone di buon compleanno, mentre dei camerieri poggiano la torta su un tavolo.

«Domenico, Mario, avete visto Tony?» chiede Alessandra in lontananza

«No, non è qui da un po'» scuote il capo il Formica in segno di diniego.

Alessandra ringrazia e prende a cercarlo da un'altra parte, fino a quando Nico spunta dal corridoio, fino a raggiungere la sua ragazza che lo attende accanto alla torta.

Gli invitati prendono a intonare qualche strofa per augurargli buon compleanno, mentre lui forza un sorriso imbarazzato.

«Aspetta prima di spegnere le candeline» lo interrompe Umberto

«È vero, devi esprimere un desiderio» continua Dyl

«Aspettate che ci penso eh...» dice guardandosi intorno con aria pensosa, fino a quando mi nota. Lo vedo curvare l'angolo della bocca in un sorriso e passare a guardare la torta «Poi vi faccio sapere se si avvera» fa spallucce prima di soffiare sulle ventotto candeline per spegnerle