Fanny è una giovane organizzatrice di eventi nella città di Milano.
Passa le vacanze a Barcellona, dove incontra Nicolò e i suoi amici.
Tra i due nascerà qualcosa di magico dal primo momento, ma c'è qualcosa che spinge il ragazzo ad essere poco sinc...
Metto a terra la mia valigia e osservo l'ambiente che mi circonda, cercando di familiarizzare. Il letto matrimoniale al centro padroneggia la stanza dai colori neutri con qualche decoro in arancio sulle pareti, l'odore di legno e di moquette appena battuta rende l'idea di freschezza. Certo che non è come casa mia, ma per qualche notte può andare bene.
N🐰💕: online
Dove sei?
(1) chiamata persa da N🐰💕 ore 20:52
Torna a casa ti prego Non fare cazzate
Ignoro i messaggi che compaiono sulla schermata e passo a dare un'occhiata a Katherine che si posa sul letto con fare stanco «Che ne pensi? Carina, no?»
«Altroché, molto accogliente» esprimo consenso
@tonyeffebaby777 : Dove siete finite? Ti vengo a prendere Dobbiamo parlare, non può finire così sai che ti amo e non mi perdonerei mai se dovessi perderti soprattutto se per una cazzata
«Ci stanno cercando» esordisco, leggendo i messaggi alla mia migliore amica
«Non ci troveranno facilmente, e se ci trovano peggio per loro» commenta inasprita «Facce da cazzo, non voglio vederli nemmeno da lontano che divento violenta» fa cacciando fuori un pigiama dal borsone
«Io spero che Nico se ne faccia una ragione, sono stanca per sorbirmi queste pressioni...» dico a voce rotta, poggiandomi una mano sulla fronte, in segno di stanchezza
«Mi dispiace dirtelo, ma non si arrenderà facilmente» suppone lei «Vado a fare una doccia intanto, tu non rispondergli» mi avverte, avviandosi verso il bagno
Guardo la mia mano senza anello e sbuffo seccata. Mi affaccio alla finestra guardando i palazzoni illuminati che contrastano il buio della sera che cala sempre più velocemente. Mi chiedo lui cosa stia facendo, se davvero mi stia cercando, se ala fine sta male come me. Mi scende una lacrima che asciugo subito, alzo gli occhi al cielo intenta a non piangere più e smetto di pensarci.
Apro la barra di ricerca di instagram e cerco la tipa con cui mi ha tradita. Non faccio altro che vedere sue foto, cercare tracce e riferimenti. Il suo profilo è zeppo di frecciatine e foto scollacciate, fatte evidentemente per richiamare l'attenzione di quel coglione. Tra i commenti c'è la sorella e qualcun altro che l'asseconda esaltandola, ma del mio fidanzato nessuna traccia stranamente
Lei è molto bella, ha l'aria di una a cui non manca nulla e sembra molto sfacciata, proprio il tipo di ragazza che piace a lui. Di questo ovviamente non me ne faccio una colpa, d'altronde non mi sembra di avergli mai fatto mancare nulla.
———
Nicolò's pov
«Ce l'hai voluta te frà, te l'avevamo detto» mi rimprovera Dylan
«Puoi non infierire?» gli dico nervoso «Marika non mi risponde al telefono, sto pensando di andare ad Isola» faccio giocando nervosamente col filtro di cartone tra le dita
«No frà sei pazzo!» mi ammonisce Arturo «Se vai là si mette male» dice in disaccordo
«Arturo ha ragione» lo appoggia Umberto, facendomi saltare i nervi
«Non mi interessa un cazzo come si mettono le cose» mi alzo di scatto dal divano, dando un calcio al tavolo basso ribaltandolo «Fanny è la fuori, sola con Katherine probabilmente, probabilmente è incinta e non lo sappiamo ancora, probabilmente è finita in un posto che non conosce nemmeno visto che vive qua da un anno scarso e tutto ciò che conosce di questa città sono le strade che facciamo insieme» dico sentendomi il sangue ribollirmi in testa «Non so se sta facendo qualche cazzata, né cosa le stia passando per la testa» deglutisco amaramente «So solo che quando è scappata via stava singhiozzando a fiato smezzato e stava male, se le succede qualcosa è solo colpa mia» sospiro, cacciando fuori tutta la rabbia che ho in corpo, sentendomi gli occhi andare a fuoco.
Sembro un disperato, mi sento smarrito. Cerco di contenermi davanti ai ragazzi, ma il loro silenzio tombale mi agita ancora di più, così come un bambino in preda al panico trasformo l'ira in lacrime. Era tempo che non mi sfogavo, forse ne avevo bisogno.
«Oh fratè tranquillo che si sistema tutto» Arturo sospira poggiandomi un braccio sulla spalla, mi asciugo le lacrime cercando di riprendermi
«Se vuoi cercare tracce di lei ti facciamo compagnia noi» mi rasserena Dylan
«Non hai idea di dove possa essere andata?» chiede Umberto
Scuoto il capo con aria frustrata, asciugandomi gli occhi con le dita «Potrà essere da qualche amica o collega, ma non ne sono certo» ragiono
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Metto su il cappuccio della felpa e tengo la testa bassa mentre cammino seguito dai ragazzi per raggiungere l'auto. Do le chiavi ad Umberto che prende il posto del guidatore mentre io siedo sul sedile accanto. È notte fonda e il freddo che c'è in strada rende gli arti paralizzati quasi. Per tenere a bada la mente che scoppia aspiro un po' d'erba per calmarmi, aspettando che faccia effetto. Pensare a lei è deleterio per me adesso. Non so dove sia finita, se ha un posto dove dormire, se è tranquilla o intimorita, se sta bene oppure no.
Mi sento in colpa per tutto ciò che le ho combinato, ho ancora le sue urla impresse in mente che mi fanno tornare i brividi. Non avrei mai creduto di vederla così.
«Sei sicuro di non voler venire alla Dark House? Stare in compagnia magari ti fa bene» propone Dyl
«Non voglio» proferisco deciso «Voglio tornare a casa nostra, magari cambia idea e torna qua» dico quasi speranzoso
«Aspetta! Ha pubblicato una storia!» fa Arturo col telefono in mano
«Fa' vedere, a me non esce niente, m'avrà bloccato» mi sporgo per guardare dal suo telefono
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Resto impallato a guardare la foto per qualche secondo, stando attento ai dettagli. Si vede che ha gli occhietti stanchi, avrà pianto molto...vederla così mi fa male
«Visto che ha scritto? Te l'ha proprio buttata lì» sfotte Arturo, provocandomi in modo scherzoso
«Che ha scritto?» Dyl butta un occhio sulla foto, legge e ride divertito «Questa è spietata eh...però dai almeno ci scherza»
«La smettete de ride come polli?» li rimprovero sentendomi colpito «Non si vede intorno per capire dove sia...» osservo seccato «Mica è scema» rifletto in un secondo momento
