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Nicolò's pov

Siedo sul bordo del letto restando a guardare Alessandra presa a vaneggiare davanti allo specchio, si gira e si rigira controllandosi il vestito.
«Che ne pensi?» chiede, guardandomi attraverso il vetro

«Sei bellissima» curvo la bocca in un sorriso alzandomi per raggiungerla

Ci riflettiamo entrambi nello specchio e lei gira la testa poggiandomi la mano sotto il mento per lasciarmi una carezza, ricambio dandole un piccolo bacio sulla guancia per poi allontanarmi «Penso sia ora di andare adesso, altrimenti finiremo per essere in ritardo» proferisco dandole direttive

La bionda annuisce arrancando poi nell'armadio dove si sofferma a guardare la collezione di borse per scegliere quale mettere «Quale ci sta meglio?» chiede in cerca di un consiglio

Lancio un'occhiata veloce all'espositore, mentre io sono intento a scegliere un necklace tra gli ultimi acquistati «Sono Chanel e te le ho regalate quasi tutte io, ci stanno tutte» ridacchio scrollando le spalle con fare ovvio

«Mi sa che metto la limited edition da sette kappa, spacca no?» ride maliziosamente vantandosene

«Ovvio che spacca» raccordo io, controllando che sul mio Audemars Piguet ci siano ancora tutti i diamanti prima di metterlo al polso.

«Possiamo andare, tu hai finito?» chiede lei sistemandosi la borsa sulla spalla

«Sono pronto, andiamo» dico riponendo il resto dei gioielli nel cassetto

«Hai preso tutto?» domanda la mia ragazza quasi sull'uscio della porta

Mi guardo intorno e cerco con gli occhi le chiavi dell'auto, afferrandole a volo da sopra lo scrittoio «Chiudi tu la porta a chiave?» mi rivolgo a lei mettendo a posto il cellulare nel borsello per poi uscire

La bionda di tutta risposta annuisce e attende che io mi scosti per poter chiudere la porta alle mie spalle, addentrando la chiave nella serratura.

«Okay, ci siamo» dice scendendo i primi due gradini, prima di riprendermi verbalmente «Uh, aspetta!» esordisce lei alzando il tono della voce

«Che hai dimenticato?» sbuffo annoiato

«Non ci siamo fatti nemmeno una foto!» esclama lei con un filo di amarezza nella voce

«E te metti a urla' pe' 'na foto? Che sei scema? Ce le facciamo in macchina, suvvia» dico noncurante, continuando a scendere i gradini delle scale

Non mi volto per guardarla, ma conoscendola starà alzando gli occhi al cielo maledicendomi.
Usciamo dal palazzo insieme e ci rechiamo verso la mia amata RS3 che è li pronta ad aspettarmi.

Durante la strada per arrivare al locale Alessandra non fa altro che fare storie e foto, accecandomi continuamente col flash del cellulare «Ao ebbasta» dico esausto «Non ce vedo più 'na mazza con sta luce, me pare mezzogiorno» sbrocco leggermente rimproverandola

«Ma stavo facendo un video per instagram» spiega lei giustificandosi

«Ho capito, ma così non ce vedo più nulla, stai a fa' 'n book fotografico sora mia» dico portandomi l'indice sulla palpebra sfregandola energicamente, per ritornare a vederci meglio

«Boia che spono che sei» dice storcendo il naso, facendomi ridere per il suo buffo modo di sbroccare «Che ridi?» domanda con aria confusa lei

«Mi fai ridere quando inizi a parlare in veneto, non ce capisco 'ncazzo» faccio rivolgendole gli occhi velocemente, mentre lei sbuffa arresa

Arrivati nel parcheggio cerco un posto dove sistemare l'auto e scorgo tra le altre macchine quelle dei miei amici, non vedo però il Lamborghini giallo, invece l'Audi di Mirko è posta proprio accanto a quella di Gionata. Sospiro sollevato pensando che Fanny non ha portato con sé quel coglione del ragazzo che si è trovata ed è sola. È ora di iniziare ad architettare un modo per attirarla a me e distrarre Alessandra, devo scambiarci due parole con lei, magari la riconquisto.

Attendo la mia ragazza che scenda dall'auto e mi raggiunga, mettendosi a braccetto con me «Solo i ciottoli ce volevano co' sti tacchi che c'ho» lamenta lei camminando goffamente, stando attenta a non cadere

La tengo stretta saldamente e arranco con lei fino all'ingresso della sala.
Resto stupito dall'atmosfera intima ed elegante della location, quasi come un bambino guardo le luci che giocano ricadendo tra i fiori, dovrò fare i complimenti a Gionata e Katherine per questo.

«Oh frà!» sento la voce di Arturo risuonarmi nelle orecchie

Mi giro sorridendo alla sua vista e lascio il braccio di Alessandra per dargli una pacca «Quanto stai fresco fratellì» mi complimento con lui scrutandolo a fondo.
Successivamente arrivano anche Dyl e Umberto, con dei bicchieri di champagne in mano, pronti a salutarci «Oh state ancora senza bere?» osserva Umberto «Dillà ce sta la zona alcolica, daje che ce famo 'n brindisi tra fratelli» soggiunge lui facendo strada

Al bancone servono champagne con delle tartine da accompagnarci vicino, man mano incontro tutti gli altri ragazzi, ci sono proprio tutti e si respira aria di famiglia.
Incrocio Mirko da lontano che parla con Tano e Junior, ci sono delle ragazze accanto a loro, ma di Fanny non c'è ombra. Sarà con Katerine dietro le quinte, sicuramente.

«Amo' aspettame 'nattimo» dico lasciando Alessandra accanto alla ragazza di Elia, allontanandomi per raggiungere Arturo, lui sicuro ne sa qualcosa

«Artù» mi avvicino richiamandolo, il biondino si gira cautamente intento a non lasciar cadere la mista dalla cartina sul pavimento

«Ao' fratellì vacce piano che me cade la kush» mi ammonisce scherzosamente rollandola

«Te volevo chiede'...ma a Fanny l'hai vista?» dico abbassando la voce per non farmi sentire

«Chi? Fanny?» alza la voce di rimando non avendo captato le parole. Istintivamente gli do un colpo sul petto guardandolo in cagnesco «Che te urli? Statte zitto!» dico ammonendolo

«Ma che sei scemo? Me fai male» mi guarda accigliandosi «Comunque non l'ho proprio vista, starà appresso a Katherine e Gionata statte tranquillo che l'ho sentita nominare prima proprio da lei» mi rassicura leccando la cartina, guardando poi la canna con soddisfazione

«Ah apposto fratellì, vie' qua che me ne accendo anch'io una» rido strizzandogli l'occhio

Mentre io e Arturo prendiamo a fumare aggregandoci agli altri sento Mirko esclamare il nome di Fanny, sorridendo con gli occhi. Di scatto mi giro di spalle cercandola con lo sguardo.

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Problemi d'amore||Tony EffeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora