Problemi d'amore||Tony Effe

102.

Mi sveglio nel cuore della notte a causa di un forte dolore che parte dall'addome fino alle cosce, facendomi sentire paralizzata. Provo a mettermi su con la schiena, ma lo scrocchiare delle articolazioni mi fa lamentare dolore.

Katherine dorme nel suo letto agitandosi di tanto in tanto, devo stare attenta a non fare rumore o rischierei di svegliarla di nuovo.
Mi metto in piedi e ancora assonnata cammino verso il bagno.

Accendo la luce e chiudo la porta, strizzando gli occhi dal fastidio. Siedo sulla tazza fredda del water abbassando giù i pantaloni del pigiama e, quando noto le mutande insanguinate resto imperterrita per qualche istante, non sapendo se tirare un sospiro di sollievo o al contrario maledire i miei ormoni che si prendono gioco di me.

Ad ogni modo recupero qualche assorbente dall'armadietto delle asciugamani e provvedo a gettare tutto nella cesta dei panni sporchi.

————

Sospiro davanti all'ennesimo plico da firmare inerente ad un evento previsto per la settimana prossima, ormai mi sembra di impazzire. I ritmi di lavoro sono in costante aumento da quando i fan dei ragazzi hanno scoperto che io e Kath lavoriamo qui e non ho tempo di portare a termine una festa che ne ho altre due da organizzare.

Le persone impazziscono al solo pensiero che la tipa di Sfera o la tipa di Tony mettano mano ai loro eventi, arrivano a pagare cifre altissime pur di strapparti del tempo extra.
Penso che devi tener testa alla fama o altrimenti finirà per prendere il sopravvento portandoti all'esasperazione. Io ancora sto imparando a gestirla a dire il vero e non so come facciano Nico e gli altri ad essere così tranquilli di fronte a gente che li ferma per chiedere una foto e piange alla loro vista.

Come se non bastasse il mestruo mi sta portando un mal di testa assurdo, ho i pensieri sottosopra, credo sia ora di prendere una pausa.

Giusto in tempo il mio cellulare squilla «Pronto?» rispondo senza far caso a chi sia, sicuro l'ennesima chiamata lavorativa

«Fanny?» risponde una voce maschile, la sua

«Nico, che c'è?» chiedo preoccupata

«Fanny dobbiamo vederci, oggi» esordisce, facendomi accigliare stranita

«Perché?» faccio sempre più sospettosa

«Mettiamo da parte i giochetti, voglio vederti» dice con tono autoritario

Resto in silenzio, interdetta, non sapendo che dire «È importante, devo dirti delle cose...» dice per convincermi ad accettare

«Capisco...be' dove ci vediamo?» chiedo io tagliando corto

«Al cubo di fronte Montenapo, alle quattro e mezza» comunica Nico

«Okay, a dopo allora...» sospiro, pronta a riattaccare

«Fanny!» mi richiama, fermandomi telefonicamente

«Sì?»

«È importante, fatti trovare lì» mi raccomanda ancora una volta prima di riagganciare
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Sospiro nervosa sulle scalinate del monumento. Ha detto che sarebbe arrivato ed è in ritardo, dannato Rapisarda! Mi ha preoccupato che mi abbia chiamata con quel tono.

N🐰💘: ultimo accesso oggi alle 16:47

Dove sei finito? Cristo!
È tutto il tempo
che ti aspetto su queste
cazzo di scale

Attonita osservo i messaggi e mi maledico mentalmente per essere venuta in questo posto da sola. Sono stata davvero tanto scema da fidarmi? Mi guardo in torno e cerco qualche volto familiare ma nulla di più di uomini in giacca e cravatta che vanno e vengono dal quadrilatero della moda.
Faccio per scendere dai gradini e mi ritrovo davanti lei

«Non ti va più di aspettare?» mi prende in giro rivolgendomi un sorriso «Non verrà» confessa parandosi davanti a me

Ansimo preoccupata, perché c'è Alessandra qui? Erano mesi che non la vedevo...da quando lei e Nico si sono lasciati non ho più sentito parlare di lei...sapevo che fosse a Dubai per prendere una pausa, ma non che fosse tornata

«Dov'è?» reggo il suo sguardo con aria di sfida «Perché non è qui? Che c'entri tu?» deglutisco, sentendomi il petto andarmi in fiamme

«Al momento è occupato in studio» mi comunica lei «Siediti e sta calma, sono venuta qui per dirti la verità» fa sedendosi di fronte a me, aspettando che faccia lo stesso

«Cos'hai da dirmi tu?» mi acciglio confusa

«Marika è una stronza» esordisce riflettendo tra sé e sé «Ha rotto le palle anche a me mesi fa...ha un'ossessione per Tony»

«Che ne sai di Marika? Ti ha mandata lei non è vero?» dico su di giri

«So tutto, Fanny, lascia che ti spieghi» dice pacatamente «Il ragazzo con cui sto uscendo abita al palazzo accanto al suo, a Isola» fa prendendo una pausa

«Continua» le ordino quasi, sentendomi nervosa

«I due palazzi sono semi comunicanti. Ero in salone a fumare shisha col mio tipo quando ho sentito tutto quello che è successo tra le scale» racconta la bionda

«E cos'è successo?» chiedo anche se in realtà non voglio saperlo

«Tony l'ha lasciata e se n'è andato via, non ho sentito molto, ma ha fatto il tuo nome» rammenta guardandomi negli occhi

Scuoto il capo e mi alzo «Cazzate! Ti ha dato dei soldi per questa storiella?» incrocio le braccia

«Io e Tony non ci vediamo da mesi» ammette lei

Mi passo una mano tra i capelli con aria stanca «Che ci guadagni tu a dirmi tutto questo?» le chiedo

«Nulla, sto solo facendo la cosa giusta» scrolla le spalle in tutta serenità

«Perché dovresti? Ti ho portato via il ragazzo» dico provocandola, non riesco a fidarmi

«Perché lui ti ama davvero» alza i toni la bionda, richiamandomi «Ho sempre saputo che non era del tutto sincero...usciva con Marika di tanto in tanto, ma non l'ha mai chiamata nel sonno e non mi ha mai lasciata per lei» soggiunge spiegando.

«Dimmi un po', che ne sai che è occupato in studio?» indago a fondo, mettendola alla prova

«Perché il ragazzo con cui esco è un tecnico del suono e guarda caso? A Sick Luke serviva un tecnico per permettere ai ragazzi di registrare» ridacchia «Gli ho detto io di giocare un po' con i cavi per trattenere Tony» fa lei facendomi scaturire una risata

«E adesso cosa dovrei fare?» le chiedo tornando seria

Mi rivolge uno sguardo annoiato «Perdonalo, mi costa dirlo visto che si tratta del mio ex» scrolla le spalle lei

Be' alla fine non è male come pensavo, altroché. È passata da strega a guardiana degli innamorati in pochi mesi, questo ragazzo deve farle bene.
Adesso so che fare.