24.

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Siedo sul divano in maniera poco composta, coccolandomi con la tavoletta di cioccolato fondente, mentre guardo un talk show in tv con ai piedi dei calzettoni di lana color grigio topo da vecchia zitella.

Mi distraggo quando il mio cellulare prende a squillare rumorosamente facendomi sbuffare in maniera annoiata. Lo afferro per vedere chi mi stia chiamando e mi acciglio quando vedo che il numero non è segnato col nome.

-Dev'essere una chiamata di lavoro.- penso ingenuamente prima di rispondere

Continuo ad assaporare il cioccolato mentre rispondo alla chiamata «Sì?»

«Fanny!» poso la tavoletta quando lo sento e mi schiarisco la voce per assumere un tono più sicuro

Gioco d'indifferenza e fingo che non abbia riconosciuto il suo tono chiedendo chi sia al telefono, quando dall'altra parte mi risponde lui «Già hai dimenticato la mia voce? Sono Nicolò» pronuncia le parole con fare ammiccante, mettendomi in imbarazzo

«Ah Nico, sì certo...» improvviso io «È che non ho il numero segnato...» soggiungo, per poi fare una riflessione «Come mai hai chiamato?»

«Disturbo?» chiede lui con finta ingenuità

«No, figurati...allora?» mi sistemo i capelli alla base con le dita

«Volevo sapere se fossi libera stasera» alla sua proposta trattengo un urlo di soddisfazione e continuo a parlare con nonchalance

«Stasera non ho nulla da fare, sì sono libera» dico io mordendomi un unghia

«Ti passo a prendere più tardi, ti va?» propone lui

«È okay» rido con gli occhi, approfittando del fatto che lui non mi veda «Ma almeno dimmi a che ora»

«Ah ehm...sì, penso dopo cena, sai com'è...sono in studio» dice in tono poco sicuro lui
Acconsento, concludendo la telefonata con un saluto prima di chiudere.

Resto sorridente per qualche istante davanti al cellulare, realizzando ciò che è appena accaduto.

-Un appuntamento con Nicolò.- mi mordo un unghia per trattenere un sorriso -Vuol dire che gli piaccio?- rifletto spostando lo sguardo da un elemento all'altro -Forse sto esagerando...- scuoto la testa rimproverandomi -Non so come vestirmi e...- sbuffo coprendomi gli occhi -Forse mi sto facendo troppe pare inutili.- rido di me stessa in maniera nervosa.

È fantastico come una telefonata possa mandarti i pensieri in subbuglio, sembro un'adolescente in piena crisi ormonale e ciò non mi capitava da tempo.

I ragazzi non sono stati una priorità per me nella vita, ragion per cui non ne ho mai avuto uno o almeno, una relazione ufficiale.
Certo, mi sono presa qualche cotta in passato e anche qualche delusione che mi ha spinto a tenere i piedi in terra ed essere troppo cinica.
Non so come andrà a finire, né se possa esserci un reale interesse da parte sua, per ora lascerò fare tutto all'istinto e metterò la ragione da parte, d'altronde l'amore non ha regole, no?

———

Lo stomaco mi si stringe in una morsa e una sensazione di smarrimento, di ansia si fa spazio nell'addome facendo salire la mia temperatura corporea in pochi istanti.

Prendo coraggio ed esco dal portone guardandomi intorno per poi scorgere la Polo nera dai vetri oscurati; è lì, è lui e mi sta aspettando.

Avanzo verso l'auto e apro la portiera per salirci dentro, una ventata di profumo inebria le mie narici destabilizzandomi.
Lui siede al lato guida e mi accoglie con un sorriso fiducioso, «Ciao» proferisco parola, mi sporgo verso di lui per lasciargli un bacio sulla guancia in segno di saluto «A bella» dice, scrutandomi per qualche secondo, mettendomi addosso la giusta dose di soggezione

«Allora, hai voglia di fare qualcosa in particolare?» inserisce la retromarcia per uscire dal parcheggio, lanciandomi un'occhiata veloce

Scuoto la testa in segno di negazione «Credevo ci avessi già pensato tu»

«In realtà io un'idea ce l'ho, ti fidi di me?»  ghigna leggermente, inarcando la bocca allora io accenno una risata nervosa in risposta «Be', non so se fidarmi» vedo il suo ghigno trasformarsi in un mezzo broncio dubbioso, così colgo l'attimo per riparare «Però ci sono già dentro, quindi proverò a fidarmi, non deludermi» dico rivolgendogli un'occhiata d'avvertimento, lasciandolo intendere

Di rimando si avvicina di più a me e sussurra quasi sulla mia bocca «Puoi fidarti, non ti deluderò»

Il momento viene interrotto da un'auto dietro che ci bussa energicamente contro, per poi sorpassarci.
Istintivamente Nico si affaccia al finestrino «A cojone!» urla di rimando, facendomi scoppiare a ridere per il suo accento buffo, ride con me per poi mettere in moto e partire.

A me sembra sincero e forse è la volta buona, penso di potermi fidare di lui, insomma...seppure è un tipo molto estroverso e con l'atteggiamento da belloccio sembra apposto.

_xlellax_
Farà bene Fanny a fidarsi di Nico? Oppure no?💔

Problemi d'amore||Tony EffeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora