Biondo ed Emma - Ricordati di ... 5

Capitolo 843

Molte delle volte in cui la cercavo,mi bastava seguire alcune delle ragazze: si mettevano puntualmente attorno a lei per riempirla di domande. Nonostante questo peró,la vedo davvero divertirsi e quindi mi perdo anche io a parlare un po' di tutto con i ragazzi,anche se per di più si parla di lavoro. Saranno più o meno le dieci,quando finisco di parlare con un dirigente e alcuni amici,così mi metto a cercare Emma. Guardo in giro e dopo un po',la vedo davanti ad un tavolino di stuzzichini,così mi avvicino passandole una mano sulla schiena e dandole un bacio sui capelli.

E: ehi...

B: buoni?

Con lo sguardo le indico una delle tartine guardandola in modo divertito,dopo aver notato che per un secondo si è sorpresa di vedermi qui.

E: molto: dovrebbero dare feste così più spesso.

B: lo consiglieró.

E: appena ne faranno una alla Warner,chiederó che la facciano tipo questa.

B: quindi mi inviterai?

E: certo,che domande fai?

B: no beh,non si sa mai.

Si mette a ridere per la mia domanda stupida e mentre siamo lì a ridere,vedo che alza di poco i piedi.

B: se ti stanchi a stare in piedi,puoi sederti senza problemi.

E: no,sto bene finché mi muovo.

B: sicura? Guarda che non succederebbe niente di male.

E: oh lo so...ma credo che se mi sedessi anche solo un secondo,mi accerchierebbero di nuovo.

Accenno un piccolo sorriso,perché in fin dei conti,Emma non ha tutti i torti. Mentre sto per chiederle una cosa però,un cameriere si avvicina a noi,notando ovviamente prima Emma.

X: desidera dello champagne?

B: non vede che é incinta?

X: oh... - da una veloce occhiata ad Emma - mi scusi,io non l'avevo notato. Venivo da dietro e...

E: non si preoccupi. Grazie,magari potrebbe portarmi qualcosa di diverso dall'acqua?

X: posso vedere se riesco a prepararle un cocktail analcolico.

E: grazie mille.

Il cameriere le sorride tornando dalla direzione da cui era venuto mentre sento lo sguardo di Emma bloccarsi su di me.

B: che c'é?

E: niente...non ti é sembrato di essere stato un po' troppo scortese?

B: voleva darti dello champagne e non mi sembra proprio il caso.

E: non voleva darmelo,mi ha chiesto se lo volevo e non si era accorto che sono incinta.

B: é uguale.

Emma si mette a ridere,avvicinandosi e dandomi un bacio sul collo,facendosi strada tra le mie braccia che subito,quasi si muovessero da sole,la avvolgono.

E: stasera sei proprio elegante sai?

Appoggia la mano sul mio petto,passando le dita sulla scia dei bottoni della camicia bianca che avevo deciso indossare per la serata.

B: grazie,ma é difficile competere con te. A casa non l'avevo notato,ma...questo vestito é davvero molto sexy.

Poso la mano sulla sua vita,facendola scendere lentamente fino alla parte di coscia lasciata scoperta dal vestito corto,provocando inevitabilmente la sua risata.

E: che scemo...

B: lo sai che é vero. É proprio un peccato che ci sia tutta questa gente,ma tempo un paio d'ore,torniamo a casa e lì... - le do un bacio sul collo - lì non ci sarà nessuno di cui preoccuparsi.

Emma sorride,mordendosi il labbro inferiore,facendomi solo desiderare che quelle ore passino più velocemente,poi fa scivolare la mano che aveva sulla mia spalla lungo il mio braccio,raggiungendo la mia mano.

E: vieni con me.

B: dove?

E: vieni un attimo.

Stringe la mia mano e prima che io possa dire qualcosa,mi trascina via in uno dei lunghi corridoi di quell'edificio: ero riuscito sì e no ad orientarmi quando ero andato al bagno.

B: Emma,ma dove...

E: shhh!

Mi fa segno di non parlare,così faccio come dice e dopo qualche passo,apre un porta e dopo aver guardato dentro,mi fa segno di entrare. La stanza é buia,ma é leggermente illuminata dalla luce artificiale del parcheggio che entra attraverso la finestra. É un normale stanzino,dove probabilmente mettevano un sacco di cianfrusaglie. Mentre mi sto guardando intorno,mi sento prendere per il colletto della camicia e in un secondo le labbra di Emma sono attaccate alle mie e fin da subito,capisco che non é un bacio normale.