Capitolo 889

1.3K 46 5
                                    

E: che ore sono?

B: le cinque perché?

E: perché ho visto che avrebbero messo un bellissimo film.

B: quale?

E: non mi ricordo il titolo,ma ho letto la trama nelle info e sembra bello.

B: allora guardiamolo dai.

E: prima devo andare in bagno,aiutami solo un secondo a tirarmi su.

La aiuto ad alzarsi visto che deve togliersi alcune sonde e anche se mi offro per aiutarla ad andare in bagno,insiste a fare da sola,ordinandomi di mettere su Italia Uno. Allora decido di non contraddirla e mentre va in bagno,cambio canale,dando una letta veloce alla trama di questo film. A quanto pare sembra un fantascientifico tipo StarWars: spero sia interessante. Emma arriva dopo circa dieci minuti e dopo averla aiutata a stendersi di nuovo,ci mettiamo seduti come prima e guardiamo il film. Alla fine si é rivelato interessante e molto bello e dopo averlo finito di guardare,Emma ha voluto chiamare Lauren visto che nonostante i messaggi che le aveva mandato,era ancora preoccupata. Dopo ha voluto chiamare anche mia sorella,ma le ho lasciate parlare da sole,perché non so se avrei retto ancora la sua voce. Emma in questi casi era un vero angelo: nonostante il suo essere in una situazione particolare,solo lei poteva avere la costanza di sopportare di parlare con lei. Mentre sta finendo la chiamata,sentiamo bussare e pochi secondi dopo vediamo entrare il dottore,così mi alzo dalla sedia e gli vado incontro.

B: sta parlando con mia sorella: due secondi e ha finito.

X: nessun problema.

Torno a sedermi nella sedia accanto al suo letto e il dottore mi segue,mettendosi in piedi di fianco a lei dall'altro lato e sorridendo ad Emma che dopo pochi secondi chiude la telefonata con mia sorella.

E: mi scusi dottore.

X: non preoccuparti,sono passato per vedere come stavi.

E: fino ad ora tutto bene.

X: hai avuto delle contrazioni?

E: no,si é mosso un paio di volte,ma solo quello.

X: bene.

Prende la biro che ha nella tasca,guardando alcuni dei fogli della sua cartella clinica e scrivendo poi qualche appunto.

B: dottore,se anche domani starà come adesso,potrà venire a casa?

X: certo. Domani mattina controlleró ancora,ma se rimani di quasi due centimetri,ti mandiamo a casa.

E: quanti giorni pensa che ci vorranno?

X: bella domanda: tecnicamente la scadenza sarebbe già arrivata,ma non posso darti una data precisa. Decide tutto lui.

Indica la pancia di Emma,facendoci sorridere: già in questo si riconosce che é figlio nostro perché si fa attendere da tutti,dettando lui i tempi.

X: allora domani mattina non so se riesco a passare io di persona per il controllo,ma in caso verrà una collega.

Non poteva darmi notizia migliore: il fatto che Emma venga controllata da una donna,mi rende decisamente più sereno,anche se é una cavolata.

X: una volta che sarai a casa peró,dovrai stare a riposo completo.

E: cioé?

X: dovrai rimanere a letto tranquilla il più possibile e dovrai alzarti giusto per andare al bagno o per piccoli spostamenti.

B: non scenderà dal letto glielo garantisco.

X: evita qualsiasi sforzo: puoi alzarti e camminare qualche metro per sgranchirti un po' le gambe,ma poi riposo e riposo fino al grande giorno.

Lo sguardo di Emma non ha bisogno di parole per farsi capire: chiederle di stare ferma,era come darle una coltellata,ma questa volta non puó opporsi ed io non posso concederle eccezioni.

E: va bene dottore.

X: allora adesso vi lascio che tra un po' ti portano la cena.

B: la ringrazio.

X: buona serata ragazzi.

E: buona sera.

Lo seguiamo con lo sguardo mentre esce,poi mi volto verso Emma,sorridendo per l'espressione che ha sul viso,avendone capito il motivo.

B: tra un po' sono sicuro che arriverà tuo padre con qualcosa di decente. Altrimenti posso fare un salto io a prendere qualcosa se vuoi.

E: no no,rimani qui con me. Mio padre me lo aveva detto che si sarebbe fermato in hotel un po' per alcune questioni di lavoro.

B: magari ti portano qualcosa di buono.

E: certo...magari! Mi porteranno una minestra.

Dopo cinque minuti sentiamo ancora bussare e dalla porta sbucano proprio i suoi genitori che dopo avermi salutato,si precipitano ad abbracciarla e baciarla.

E: adesso fate così,ma quando nascerà non mi direte nemmeno ciao.

Biondo ed Emma - Ricordati di ... 5Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora