Capitolo 946

1.1K 49 7
                                    

I: per te ci sono io. Vieni qui dai.

Mette in mostra la sua solita faccia da schiaffi che non riesce a non strapparmi un sorriso,così vado verso di lui e lo abbraccio,facendogli poi segno di accomodarsi.

I: non é che si sveglia,se parliamo?

B: non credo,quando dorme é come Emma: non lo smuovi nemmeno con le cannonate.

I: a proposito,dov'é?

B: dorme ancora. É stata sveglia quasi tutta la notte,ti dispiace se la lascio dormire?

I: ma scherzi? Assolutamente no,anzi scusa se mi sono presentato così senza dirti nulla.

B: ma figurati!

Mi spiega che ieri sera sul tardi,si era messo d'accordo con alcuni collaboratori per incontrarsi e sistemare alcune cose inerenti al lavoro: ha preso il primo treno disponibile questa mattina e non é riuscito ad avvertirmi.

B: Bro ti ho già detto che non é un problema,anzi per quanto adori parlare con Emma ed Alex,mi fa piacere farlo anche con te. - gli do una pacca sulla spalla - Uno non mi risponde perché ovviamente non può,l'altra appena dice una parola mi fa perdere la testa: almeno con te,rimango lucido.

I: non so se considerarlo un complimento,ma grazie.

B: lo é tranquillo. Ascolta ti faccio un caffé?

I: volentieri.

Ne approfitta per togliersi la giacca e mettersi comodo,rimanendo a guardare Alex che dorme ancora tranquillo e dopo qualche secondo gli passo il suo caffé.

B: se poi ne vuoi un altro,te lo faccio.

I: un altro? Sono le dieci e mezza passate.

B: oh sai che roba,io me ne sono bevuto una tazza intera.

I: in effetti,tu ne hai bisogno.

B: fa na roba,apri sti biscotti che hai portato.

I: ma li ho portati anche per Emma: apriteli quando siete tra di voi.

B: no,apri adesso che dopo Dio solo sa se riesco a mangiarne uno: almeno li assaggio.

Scoppia a ridere,ma capendo che dietro alle mie parole c'é un'amara verità,apre quella scatola di biscotti e devo anche insistere perché ne mangi uno anche lui.

I: allora,é stato così terribile?

B: no,io dico così per fare il melodrammatico. Tuttavia devo dire che non so se riuscirò a reggere troppe notti così.

I: ed io che pensavo saresti stato uno di quelli che fa alzare la mogliettina.

Alzandosi mi mima la scena prendendomi in giro e scoppiando a ridere,poi per paura di svegliare Alex,si zittisce improvvisamente,chiedendomi scusa.

B: ma va...comunque se potessi non la sveglierei nemmeno per farlo mangiare,ma purtroppo ci sono cose per cui Alex ha bisogno di lei.

I: quello ovviamente e comunque il ruolo della mamma,é sempre un po' diverso.

B: appunto ed Alex lo sente già un sacco.

I: Emma é conciata come te?

B: non potrebbe mai essere conciata come me.

Gli lancio un'occhiata divertita,indicandomi con la mano la faccia che per quanto io reputi perfetta,ora come ora ha tutti i segni della notte movimentata che avevo passato.

I: beh lei ha sicuramente un fascino diverso.

B: come scusa?

I: dico che hai ragione: Emma é talmente bella da rimanere perfetta anche dopo una notte insonne.

Mi parla come se fosse la cosa più naturale del mondo mentre finisce il suo caffé,non intuendo il motivo delle mie parole.

B: contento di sapere che mi dai ragione,ma non far vagare troppo i tuoi occhi su Emma intesi?

I: ma piantala,non devi marcare il territorio pure con me! Sono tuo fratello in pratica,ho solo constatato un fatto.

B: perfetto,chiudiamola qui allora. A parte gli scherzi,Emma é perfetta.

I: lo so....e soprattutto lo vedo.

Gli tiro un pugno nel braccio visto che fa il furbo continuando a farmi frecciatine su Emma,sapendo che quando si tratta di lei,scatto facilmente anche se si parla del nulla.


Biondo ed Emma - Ricordati di ... 5Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora