Capitolo 809

1.2K 50 4
                                    

B: lo abbiamo saputo giusto poco prima di iniziare il serale e non abbiamo potuto dirvi nulla,visto che non potevamo avere contatti con l'esterno. Emma era spaventata,ma voleva davvero dirvelo.

R: capisco,ma anche solo una chiamata dalla produzione per sapere se stavi bene Emma.

E: mamma mi dispiace tanto!

R: va bene,ora non preoccuparti. Have you gone to a gynecologist?

B: andiamo ogni due settimane: il bambino sta bene e anche Emma.

Emma sta ancora cercando di riprendersi e tranquillizzarsi,mentre sua madre sembra essere già meno sconvolta,tanto che le mie parole le fanno fare un piccolo sorriso.

R: a boy or a girl?

B: non lo sappiamo ancora.

R: ok. Wait...vado a prendervi un bicchiere di acqua.

E: grazie mamma.

Si alza in piedi andando verso quella che deduco sia la cucina,mentre Emma prende un fazzoletto dalla borsa per asciugarsi le lacrime.

E: grazie Simo.

B: non dirlo nemmeno,l'importante é che stai tranquilla.

La piccola Pearl si alza da sopra i miei piedi,cercando di attirare l'attenzione di Emma che subito le fa qualche carezza: sembra aver capito che la sua padrona è triste e ha bisogno di affetto.

E: perché non sono tutti come tua sorella?

B: perché altrimenti ci sarebbero dei suicidi di massa.

Le mie parole la fanno scoppiare a ridere,mentre ha ancora gli occhi lucidi per le lacrime di pochi secondi prima,ma poi le spunta un bellissimo sorriso quando vede sua madre tornare dalla cucina. Anche lei sorride ad entrambi e dopo averci dato i bicchieri,si mette di nuovo seduta con noi.

E: mamma devi aiutarmi a dirlo a papà.

R: non credo che esiste un modo giusto: you know him.

B: amore se vuoi posso dirglielo io.

E: no,é giusto che glielo diciamo insieme: non devi prenderti tutto sulle spalle tu. Come possiamo fare mamma per evitargli un infarto?

R: turn back time?

Alza il sopracciglio guardandoci in modo divertito facendo ridere entrambi con la sua battuta,distendendo per un attimo la tensione,ma davvero soltanto per un attimo perché sentiamo una chiave nella serratura. In quell'esatto momento,sento Emma irrigidirsi sotto le mie braccia mentre sua mamma si alza di scatto.

R: vado da lui un secondo,intanto voi rimanete tranquilli. - rivolge poi lo sguardo solo ad Emma - Don't worry love.

Le sorride per poi raggiungere velocemente Conrad all'entrata,di cui sentiamo solo la voce,mentre Emma ed io ci alziamo in piedi. Lei prende la borsa,mettendosela davanti alla pancia,facendomi facilmente intuire il motivo.

B: non so quanto sarà utile Emma.

E: al diavolo.

La getta sul divano con un movimento molto deciso ed esasperato,sistemandosi poi la maglietta e facendo in modo che nulla si possa più nascondere oltre.

E: dammi la mano peró.

B: sono qui tranquilla.

Le stringo la mano,dandole un bacio sulla tempia,sentendo la voce di suo padre farsi sempre più vicina: sua madre aveva già fatto un miracolo a trattenerlo tanto.

C: ragazzi scusate,ma ho pensato che del gelato vi sarebbe pia...

La figura di suo padre davanti a noi lascia poco spazio all'immaginazione: i suoi occhi sono fissi sul rigonfiamento che Emma ha a livello della pancia. Rosanna si sporge di poco per vedere il viso di suo marito,accarezzandogli il braccio.

R: Conrad say something.

C: dimmi... - indica Emma - che é uno scherzo Emzy.

Emma scuote la testa e alzando la maglietta,gli mostra la pancia. Non so cosa si aspettasse di trovarci,ma appena realizza che é tutto vero,si appoggia con una mano al divano,chiedendo un bicchiere di acqua a sua moglie.

C: no,forse é meglio dello scotch!

Io ed Emma rimaniamo in piedi davanti a lui senza dire una parola,fino a quando Rosanna gli porta il bicchierino di scotch che lui beve tutto in un sorso sedendosi poi sul divano. Intorno a noi regna il silenzio più assoluto,il ché a volte puó essere peggio di una litigata,ma é proprio Emma a rompere questo assordante silenzio.

E: papi dì qualcosa per favore.

Come la password di un caveau di una banca,appena si sente chiamare in quel modo,Conrad si porta una mano davanti alla bocca,arrivando ad avere gli occhi lucidi.

C: la mia bambina...

R: Conrad.

Rosanna gli mette un braccio attorno alle spalle,mentre lui con la voce rotta per l'emozione,si alza in piedi lasciandoci in un primo momento abbastanza confusi.

E: papà ti prego,non essere arrabbiato...io non sapevo come fare: ero spaventata.

C: vieni qui Snoopy.

Conrad apre le braccia,invitandola con lo sguardo ad abbracciarlo ed Emma non se lo fa ripetere due volte,correndogli tra le braccia.

E: papà mi dispiace...

C: tranquilla piccola,non preoccuparti!

Rimangono abbracciati per un bel po' di secondi,poi sua madre mi raggiunge mettendomi una mano sulla spalla e restiamo a goderci questa bellissima scena: a loro due,si unisce quasi subito anche Pearl che si alza su due zampe,tenendosi alle gambe di Conrad.


Biondo ed Emma - Ricordati di ... 5Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora