Biondo ed Emma - Ricordati di ... 5

Capitolo 937

Adoro anche il fatto che appena fa qualcosa di leggermente lontano dai suoi standard,anche se per una persona normale sarebbe comunque una cosa da nulla,lei arriva a sentirsi quasi una persona orribile e in quel caso sta a me ricordarle che non é così. Infine adoro quando anche un piccolo strappo alla regola,lei lo prenda come una trasgressione necessaria,ma che è comunque meglio non ripetere più. Restiamo qualche minuto a scambiarci qualche bacio e qualche coccola,poi prendiamo Alex e andiamo in cucina per mangiare qualcosa. Accendiamo la TV ed Alex rimane subito ipnotizzato dallo schermo,infatti siamo costretti a voltarlo in direzione dello schermo,per evitare che si faccia male a causa del modo in cui si è voltato. Mentre stiamo pranzando peró la televisione sembra non bastargli più e inizia a fare dei piccoli lamenti.

E: amore cosa c'é?

Emma si alza subito,finendo giusto il boccone che aveva sulla forchetta e va da lui,prendendolo in braccio,cosa che sembra calmarlo subito.

B: pensi abbia fame anche lui?

E: non credo: quando ha fame si volta tutto verso di me e mi tocca qui sopra.

B: voleva solo delle coccole allora.

E: si sentiva escluso il mio piccolino.

Mi sposto,andando con lo sgabello vicino a loro,per aiutare Emma a finire di mangiare,visto che con Alex in braccio fa ovviamente fatica. Finiamo di mangiare e mentre Emma continua a cullare Alex,sistemo la cucina poi peró,non vedendoli più giù,salgo di sopra. Appena sono su sento subito la voce di Emma provenire dalla cameretta di Alex,così entro. Gli sta cantando una specie di ninna nanna in inglese,appoggiata sul bordo della sua culla.

B: ehy...

Emma si gira con una leggera espressione di sorpresa sul viso,facendomi subito segno di avvicinarmi,così la raggiungo.

E: stavo provando a farlo dormire un po',perché si stava un po' agitando.

B: hai fatto bene,peró é ancora un po' nervosetto.

E: lo so....peró quando l'ho messo qui si é calmato anche se di poco: saranno i palloncini che gli piacciono molto.

B: non credo. - cerco di ignorare quei "cosi" - Immagino perché gli piacciano tutte queste cose nuove che ha intorno.

E: immagino di sì.

Chiaramente Alex si era visto passare da una sterile culla di plastica,ad un vero e proprio lettino pieno di colori e giochetti volanti sopra alla testa. Dopo qualche secondo peró,Alex inizia a piangere e questo preoccupa subito Emma che gli allunga una mano per tranquillizzarlo,ma sembra servire a poco.

E: Simo...

B: aspetta,vediamo se funziona questo.

Facendo piano come al solito,lo prendo in braccio cullandolo un po' e come pensavo,si calma smettendo piano piano di piangere.

E: ma pensavo fosse stanco di starmi in braccio,perché quando l'ho messo giù si era calmato.

B: credo sia già molto furbo: voleva guardarsi intorno,ma quando ha capito che non stava più vicino a te,ci ha ripensato.

E: proprio un furbone eh?

Emma si avvicina con un bellissimo sorriso,dandomi un bacio e poi abbassandosi per dare un bacio alla guancina di Alex asciugandogli poi le lacrime con il pollice.

B: ascolta,andiamo di là.

E: giù?

B: in camera nostra. Credo sia stanco come hai detto tu,ma non penso voglia stare da solo.

E: hai ragione,andiamo dai.

Prende una delle sue piccole copertine e va subito verso la stanza di fronte a noi,allontanando dal suo lato,la piccola culla che avevamo preso perché era fatta apposta per essere attaccata al letto per tenerlo con noi durante la notte. Alza le coperte,lasciando steso solo il lenzuolo,facendomi segno di appoggiare Alex. Sotto la testa gli mettiamo il piccolo cuscino che é nella sua culla e gli sistemiamo sopra la sua piccola copertina. Ci stendiamo poi intorno a lui,uno di fronte all'altro,coprendoci con la coperta fino all'altezza della pancia.

E: sembra a suo agio.

B: non sarà facile lasciarlo di là.

E: infatti dormirà con noi.

B: lo so,ma dico anche più avanti.

E: beh per ora lo terremo sempre controllato a vista: non voglio che si senta da solo e pianga come prima.

B: lo terremo sempre qui vicino,tranquilla.