Capitolo 873

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INIZIO FLASHBACK h. 19:00

Salutiamo Lauren e accompagno Valentina e Sara al parcheggio,visto che sarebbero andate a casa,quindi ne approfitto per salutarle anche se Sara me la sarei ritrovata domani mattina a girare per casa. Stanno andando via in macchina e mentre le saluto con il braccio,mi sento prendere per i fianchi.

B: ehy.

E: mi hai spaventata.

B: ti ho detto che sarei venuto.

E: sì,ma non devi prendermi così. Da dietro poi...non ti ho visto arrivare.

B: scusa,hai ragione. Ti basta un bacio per perdonare la mia aggressione?

Alzo gli occhi al cielo per le cavolate che gli vengono sempre da dire,ma un bacio non riesco a negarglielo visto che non lo vedevo da qualche ora e subito dopo ci avviamo a piedi verso casa.

B: non ti hanno riempita di regali a quanto vedo?

E: non farti ingannare: me li porta domani Lauren perché erano troppi.

B: cose normali o strane?

E: secondo te? Valentina mi ha fatto tre regali: due per il bambino e uno per me.

B: lo strano é per te,vero?

Scuoto la testa negando,prendendo poi il cellulare per mostrargli la foto: tanto ero rimasta senza parole che avevo voluto fotografarlo perché non pensavo che potesse essere vero.

B: ma che é? Un pupazzo?

E: magari! Ha detto che é un pannolino.

B: ma quella non é la proboscide di un piccole elefante?

E: appunto e non va di certo messa dietro.

Simone prende il mio cellulare in mano,zoommando su quel piccolo dettagli,mettendosi poi a ridere ed io con lui.

B: meno male che abbiamo evitato l'addio al nubilato e al celibato,altrimenti chissà che ci avrebbero regalato.

E: lasciamo perdere: mi hanno fatto morire dal ridere.

B: quindi non é stata poi così orribile come pensavi?

E: no,hanno organizzato una bella festa: c'erano i palloncini azzurri e i fiocchetti da tutte le parti,ma la parte migliore é stata la torta che ha fatto fare tua sorella.

Mentre mi ascolta Simone abbassa lo sguardo,lasciandosi scappare un sorriso quando nomino la torta. Immagino sia pronto a rifilarmi una battuta sul mio appetito ormai insaziabile,così mi fermo mettendomi le mani sui fianchi.

E: che c'é? Vuoi chiedermi se mi sono mangiata pure la scatola?

B: no,ma solo perché la carta non ti piace. É che per la torta ha chiesto a me: l'ho fatta fare io.

E: dici davvero?

B: certo: chi pensi potesse conoscere così bene i tuoi gusti?

E: beh grazie allora.

B: non potevo esserci di persona,quindi volevo esserci in un altro modo.

Simone é sempre stato molto tenero con me,in ogni gesto,ma a volte si supera proprio,soprattutto nei piccoli gesti. Faccio intrecciare tra loro le dita delle nostre mani e gli do un piccolo bacio sulla guancia,appoggiando poi la testa contro il suo braccio.

E: ti amo.

B: anche io,sempre.

E: non vedo l'ora di arrivare a casa e riposarmi.

B: perché? Sei troppo stanca?

Simone si volta verso di me preoccupatissimo,spaventandomi quasi per il modo in cui mi guarda e per il tono allarmato che usa.

E: Simo calmati,era per dire qualcosa: sto bene.

B: no é....é che...volevo essere sicuro che stessi bene.

E: tranquillo,sto benone. Ho ancora fame però: dimmi che mia mamma ci ha preparato qualcosa?

B: credo che stasera il cibo sarà l'ultima cosa che mancherà.

E: meglio.

Arriviamo davanti a casa e lungo la via noto molte macchine,o comunque più del solito,il ché é abbastanza strano visto che la nostra era sempre una via molto tranquilla,se non deserta.

E: come mai tutte queste macchine?

B: credo abbiano chiuso una via più avanti.


Biondo ed Emma - Ricordati di ... 5Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora