Capitolo 940

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Mi metto in salotto,seduto sul divano,appoggiando Alex sul tavolino,rivolto verso di me.

B: amore cosa facciamo adesso? Guardiamo un po' la TV?

Lo guardo sorridendogli e voltandolo verso lo schermo,per fare in modo che veda anche lui la televisione,ma non la guarda perché rimane concentrato a fissare l'albero di Natale.

B: appena abbiamo tempo apriremo anche quelli,ma visto che ti piace tanto l'albero,lo teniamo per altri due mesi.

Probabilmente li apriremo l'ultimo dell'anno,visto che con i suoi genitori avevamo pensato di organizzare qualcosa qui. Avremmo potuto uscire,ma Alex é appena nato e anche se lo coprissimo bene,potrebbe comunque prendere troppo freddo,visto il tempo di questi giorni. Dopo qualche minuto,Alex torna ad agitarsi un po',così lo prendo in braccio.

B: preferisci che ti tenga io piuttosto che stare lì dentro lo so.

Mi alzo,per poterlo cullare meglio,facendo avanti e indietro davanti alla televisione,poi mi fermo lì davanti perché vengo catturato da una notizia di SkySport,ma Alex richiama subito la mia attenzione.

B: mi dispiace,ma i cartoni li guarderai tra qualche mese: lasciami questi ultimi mesi di libertà per favore.

Sembra capirmi a modo suo,perché ritorna tranquillo,con gli occhietti aperti verso lo schermo della televisione,in cui stanno passando degli spezzoni sul basket.

B: tanto lo so che ti piacciono queste cose,proprio come al papà,vero?

Cerco di guardare il programma,continuando a cullarlo per farlo rimanere tranquillo,ma dopo qualche minuto,sento il campanello. Do uno sguardo dalla finestra e vedo un camioncino e un signore con la tipica divisa da corriere,così rispondo al citofono.

B: salve,mi dica?

X: dovrei consegnare un pacco alla signorina Emma Muscat e mi servirebbe una firma.

B: certo,venga pure.

Gli apro il cancelletto,aprendo poi la porta lasciandola socchiusa e vado a prendere il seggiolino per poter appoggiare Alex un secondo,poi mentre torno in cucina,lo vedo fare capolino dalla porta e chiedere il permesso di entrare.

B: entri pure.

X: grazie.

Lo vedo entrare con un pacco alto circa cinquanta centimetri e abbastanza stretto,mentre appoggio Alex sull'isola della cucina.

B: dove devo firmare?

X: mi dica solo lei chi é per favore,devo scriverlo.

B: il marito.

Mi guarda con un'espressione ovvia,ma capisco che abbia dovuto chiedermelo prima di lasciarmi il pacco: certo sarebbe stato più sorpreso se mi fossi presentato come un amante che le stava controllando il bambino.

X: ok,mi deve fare due firme qui.

Mi consegna il suo dispositivo elettronico,dove cerco di fare una firma decente,visto che devo usare questa strana pennina di plastica,che scomoda é definirla un complimento.

B: mi scusi,ma chi lo manda?

X: non ne ho idea,io mi limito alle consegne.

B: ma avrà scritto chi glielo ha dato almeno.

X: io l'ho ritirato dal fioraio stamattina in via Turati,ma non so altro mi dispiace.

B: non si preoccupi.

X: va bene,allora buona giornata e auguri per tutto.

Mi indica Alex con lo sguardo,facendomi in questo modo capire che gli auguri non fossero solo per il periodo delle feste.

B: la ringrazio,auguri anche a lei e arrivederci.

Ricambia il mio saluto e dopo avergli stretto la mano,gli apro la porta e dopo averla richiusa,vado davanti a quel pacco,notando lo sguardo di Alex.

B: adesso ti riprendo in braccio,ma aspetta un secondo che il papà deve vedere una cosa.

Giro la scatola,trovando un rettangolo bianco in cui trovo tutte le scritte necessarie ad un corriere: le generalità di Emma e l'indirizzo,oltre i vari numeri legati all'azienda di spedizione e al pacco. Ormai non era una novità che ad Emma arrivassero le cose qui,da quando ci eravamo sposati la sua residenza era stata spostata da casa dei suoi a qui,ma non aveva mai ricevuto dei pacchi,eccetto per le cose che ordinava su Amazon. Quello che mi agita un po',é il fatto che il corriere abbia parlato di un fioraio: non mi ci voleva molto a capire cosa avremmo trovato lì dentro. Lascio perdere,visto che devo aspettare che arrivi Emma per aprirlo e capire cosa ci sia lì,così riprendo Alex in braccio.

B: tua madre é sparita dentro a quel bagno.

Biondo ed Emma - Ricordati di ... 5Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora