Capitolo 917

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Mi limito ad annuire e ad accennare un sorriso nel momento in cui Simone cerca una risposta da parte mia,ma queste parole mi fanno solo tornare in mente quello che volevo chiedergli prima e che avevo perso il coraggio di dirgli,ma che visto il momento,non é il caso di dire nemmeno ora conoscendolo. Rimaniamo un po' a parlare,perché nonostante avessero saputo a grandi linee tutto quello che era successo in sala parto,hanno voluto tutti i dettagli. Inoltre ne ho approfittato per spiegare a loro,ma soprattutto a Simone tutto quello che la dottoressa mi aveva detto qualche ora prima. Mentre stiamo parlando,vedo che mio padre si volta per leggere un messaggio.

C: sono arrivati gli altri tesoro.

E: va bene.

B: se sei stanca e vuoi riposarti un po',gli dico di aspettare ed entrare dopo.

R: sì,capiranno sicuramente.

E: no,sto bene e poi voglio vederli anche io tanto quanto loro vorranno vedere Alex.

B: allora li facciamo entrare.

Mio padre si avvicina mettendomi Alex tra le braccia e dopo che Simone ha dato un bacio a me e ad Alex,va fuori con lui e mia madre: vorrà evitare che si crei troppa confusione,visto che saremmo addirittura in cinque. Qualche minuto dopo che sono usciti,vedo entrare mio fratello,Lauren e Sara e ovviamente il loro sguardo ricade subito su Alex.

K: sorellina!

L: Emma!

S: shh! Non urlate che spaventate il piccolo.

L: ah scusa...

Nonostante il loro "silenzioso" ingresso,Alex non sembra esserne disturbato perché mentre loro si avvicinano al mio letto,lui continua a restare tranquillo nelle mie braccia.

S: ehy,come stai?

E: bene grazie,ora che ho dormito un po' sto molto meglio.

K: sei stata una grande lo sai?

L: molto di più che grande: sei stata unica.

E: adesso non esagerate: ho fatto quello che andava fatto e che fanno tutte le donne incinte.

S: sì,ma tu hai creato un capolavoro.

Tornano di nuovo con lo sguardo su Alex: nonostante mi stia iniziando a dare la nausea il fatto che tutti ripetessero milioni di volte che é bellissimo,la verità é che hanno proprio ragione.

S: é sveglio da tanto?

E: non é necessario che parli sottovoce: è sufficiente che parli normale.

S: non volevo disturbarlo: Simo ha detto di non dargli fastidio.

E: qui l'unico che da fastidio rischia di essere proprio tuo fratello. Una volta che uno non gli urla nelle orecchie,credo che starà bene.

Mi era sembrata strana come reazione da parte loro: mi aspettavo chissà quante domande accompagnate da un'euforia incontenibile. Avrei dovuto capire fin dall'inizio che c'era lo zampino di Simone.

K: lo ha fatto sicuramente in fin di bene.

L: parla per te. Io ho dovuto trattenere la mia gioia,vero piccolo?

Lauren non perde tempo e si siede di fianco a me,iniziando a fare delle strane smorfie ad Alex,accarezzandogli le guance.

S: mio fratello andrà fuori di testa.

E: lascia stare,a Simo ci penso io dopo. Piuttosto vieni a conoscere tuo nipote di persona.

Si avvicina,cercando di prendermi Alex dalle braccia facendo il più piano possibile quasi avesse paura di fargli male: esattamente come me la prima volta.

S: ciao Alex. Io sono la zia Sara,la sorella del tuo papà.

Alex sembra quasi risponderle facendo qualche piccolo verso,facendo preoccupare Sara per aver fatto qualcosa di sbagliato.

E: tranquilla,non preoccuparti. É calmissimo.

S: pensavo stesse per piangere.

E: non piange quasi mai: lo fa proprio se é costretto.

K: allora siete stati proprio fortunati.

L: per adesso. Non mandargli sfortuna inutile.

K: non mando nulla,ma é appena nato: avrà anche lui delle giornate no,conoscendo la madre.

Ci metto qualche secondo a capire la sua frecciatina che ovviamente ha già fatto ridere tutti: anche io e lui sapevamo essere un po' come Sara e Simone quando volevamo.

E: sua madre gli insegnerà a tenersi le giornate no per quando vede suo zio Kurt.

K: no dai...io scherzavo.

E: buon per te,io no: in effetti sei un'ottima cura per una giornata no.

Biondo ed Emma - Ricordati di ... 5Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora