Capitolo 967

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X: salve,come posso aiutarla?

B: salve,volevo un'informazione su un pacco che é stato mandato da qui: un vaso decorato in realtà.

X: mi piacerebbe aiutarla,ma non posso divulgare certe informazioni.

B: nemmeno se io sono il destinatario? Io pacco era per me,in realtà per mia moglie.

X: in tal caso allora credo di poterla aiutare. Mi dica cosa vuole sapere.

Gli spiego a grandi linee la situazione,senza scendere troppo nei dettagli,per evitare di beccarmi strane occhiate e lui tira fuori il registro su cui annota tutti gli ordini.

X: guardi io ho ricevuto soltanto l'ordine tramite una telefonata: mi é stato commissionato il vaso e mi hanno detto di mandarlo al suo indirizzo. Non ho idea di chi sia il mittente.

B: dovrà averle lasciato un nome o un recapito.

X: l'ordine mi é stato fatto a nome di una società.

B: posso leggerlo?

X: certo.

Gira il registro,indicandomi la riga in cui leggere e trovo scritto il nome di una normale società,ma la riconosco perché é una delle più importanti catene di rivendita di auto della mia zona di Roma.

X: non posso dirle altro.

B: é stato anche fin troppo gentile. Se dovesse riceve degli altri ordini per il mio indirizzo,puó non accettarli?

X: se me lo chiede lei,assolutamente sì,ma questo non sarà una soluzione: non sono l'unico fioraio di Roma.

B: lo so,ma almeno é qualcosa.

Sapevo che se avesse scoperto di non poter mandare nulla da qui,avrebbe trovato un altro modo,ma almeno avrebbe capito che non sarebbe stato ben accetto.

X: faró come mi chiede allora.

B: guardi,visto che sono qui ne approfitto per prendere un mazzo di fiori per mia moglie.

X: certo,che fiori desidera?

B: rose blu.

X: una decina o vuole un numero particolare?

B: una decina vanno bene e se riesce me li metta in modo da poterli infilare in quel vaso,così almeno per qualcosa é utile.

Si limita ad annuire,sorridendo per la mia battuta,andando poi a preparare il mazzo di fiori che gli ho chiesto,mettendogli anche dei bei fiocchi intorno. Lo saluto di nuovo e faccio per tornare a casa,visto che ormai tra una cosa ed un'altra sono già le sei. Quando arrivo,noto subito che al piano di sotto non c'é nessuno,ma mi arriva subito all'orecchio la voce di Emma che sta canticchiando qualcosa in inglese. Mi tolgo la giacca e metto i fiori nel vaso,insieme a quelli che aveva portato Irama ieri,togliendo peró quelli ormai brutti. Decido poi di salire,sperando che Emma non sia arrabbiata per averla lasciata per troppo da sola con Alex. Seguo la sua voce e la trovo seduta al piano a cantare una canzoncina ad Alex che,appoggiato nel suo seggiolino,ha gli occhi fissi su di lei. Dal momento che non mi ha sentito arrivare,resto appoggiato alla porta per qualche secondo al ascoltarla,fino a quando suona le ultime note.

E: adesso che ne dici se suoniamo una delle canzoni di papà? Possiamo fare...."Quattro Mura",é una delle mie preferite e poi so farla bene al piano.

Sorride,iniziando a suonare e a cantare lentamente la mia canzone: ci divertivamo spesso a giocare con i nostri pezzi e lei era in grado di riprodurre ogni brano con il piano. Quando arriva a metà canzone e sta per iniziare la seconda strofa,decido di bussare alla porta aperta.

B: si puó o devo prendere il biglietto per il concerto?

E: Simo... - smette subito di suonare - non ti ho sentito rientrare.

B: l'avevo capito.

E: da quanto sei lì?

B: abbastanza da sentirti un po' cantare.

Mi avvicino andando verso di lei che subito si alza,venendomi incontro e dandomi un bacio,poi mi allontano solo per andare a dare un bacino anche ad Alex.

B: ciao amore del papà. - mi volto verso Emma - É sveglio da tanto?

E: in realtà si é svegliato quasi subito dopo che sei andato via: ha voluto mangiare.

B: ha dormito almeno un'oretta?

E: quello sì,ma visto che si é svegliato,voglio provare a fare come ha detto mamma e provo a tenerlo sveglio.

B: così speriamo ci farai dormire un po' mostriciattolo.

Lo prendo in braccio perché anche se sono stato via poco tempo,mi é mancato davvero molto e inoltre so che preferisce di gran lunga due braccia morbide a questo coso di plastica.

Biondo ed Emma - Ricordati di ... 5Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora