Capitolo 912

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Si mette a ridere scuotendo la testa e alzando gli occhi al cielo,sfiorandomi la punta del naso con il suo e dandomi poi un bacio. Restiamo a parlare per qualche minuto,mentre Simone mi fa vedere tutti i messaggi che i nostri amici gli avevano mandato,dopo aver visto la foto del nostro Alex. Abbiamo mandato anche un paio di audio ad Einar,perché ci tenevo a ringraziarlo di persona per quanto si stava interessando: non era potuto venire perché era impegnato con la famiglia della sua ragazza,ma avrebbero voluto liberarsi il prima possibile e a me già bastava questo pensiero. Anche Valentina non era riuscita a venire,ma aveva fatto sapere a Simone che sarebbe venuta con molta probabilità domani. Mentre stiamo parlando peró,dopo un po' arriva l'ostetrica che mi porta a fare dei controlli. Avrei voluto avere Simone con me,ma non puó entrare e alla fine é meglio che stia con Alex. Devo fare una normale visita,ma nel frattempo la dottoressa mi spiega molte delle cose che dovró affrontare una volta arrivata a casa. Le varie raccomandazioni anche per quanto riguarda il farsi un semplice doccia a causa delle perdite e tutte le cose relative a quello che lei definisce "puerperio",ovvero un periodo che sarebbe durato circa sei settimane: il tempo necessario al mio apparato per tornare alle sue normali funzionalità. In questi due giorni devono tenermi qui per controllare i parametri circolatori,quelli della pressione e quelli relativi alle contrazioni uterine. La dottoressa mi aiuta a farmi una leggera doccia e a cambiarmi,facendomi poi tutti gli accertamenti necessari. A quanto pare tutto é nella norma e queste perdite sono già diminuite,in quanto le contrazioni dell'utero dopo il parto erano state efficaci e in grado di stringere già naturalmente il flusso sanguigno a delle semplici perdite simili alle mestruazioni. Dopo più o meno un'ora finisco tutti i controlli e la dottoressa mi riporta nella mia stanza,dove trovo Simone seduto con accanto la culla e Alex ancora addormentato.

B: é andato tutto bene?

X: tutto perfetto Simone: Emma é una roccia.

E: esatto,il peso più o meno è quello.

X: non preoccuparti,ti ho spiegato che tornerai in forma senza problemi: sei comunque bellissima.

B: sono d'accordo con lei dottoressa.

In effetti mi aveva,tra le altre cose,spiegato che con la nascita di Alex,quasi metà del peso che avevo preso,se ne era andato. Inoltre già dopo un paio di settimane avrei potuto iniziare una leggera attività fisica e senza grandi sforzi,sarei tornata come prima vista la mia giovane età e il modo in cui avevo tenuto la pelle sempre idratata ed elastica. Lei e Simone si scambiano un sorriso complice e dopo avermi riattaccato le sonde per i valori vitali,ci saluta ed esce dalla stanza.

B: quindi non devo preoccuparmi?

E: sì tranquillo: tutto é come deve essere. Ora peró sono un po' stanca,ti dispiace se chiudo gli occhi qualche minuto?

B: assolutamente,io mi metto con la testa appoggiata qui: magari li chiudo dieci minuti pure io.

E: forse dovresti proprio andare a casa,almeno per un paio di ore.

B: sono a casa.

Non gli rispondo,ma mi limito a guardarlo con un'espressione molto seria: non é di certo il momento per frasi romantiche,per quanto io le trovi adorabili.

B: voglio stare qui con voi. A me basta appoggiarmi qui vicino a te ed Alex lo teniamo qui attaccato,così se si sveglia lo sentiamo.

E: se non lo sento,svegliami così se ha fame lo faccio mangiare.

B: tranquilla,sono obbligato: anche se sono bellissimo,il seno ancora mi manca.

Alzo gli occhi al cielo cercando con tutte le mie forze di non ridere di quella battuta orribile e per fortuna mentre sto per cedere,Simone mi da un bacio. Si mette con la testa appoggiata sul materasso del mio lettino,così prendo uno dei due cuscini che ho dietro la schiena e glielo do.

B: non serve: preferisco che sia comoda tu.

E: lo sono tranquillo.

B: grazie.

Questa volta sono io a non volere i suoi ringraziamenti,così mi limito a sorridergli scuotendo la testa. Quando appoggia di nuovo la testa con il viso rivolto verso di me,gli accarezzo la guancia e chiudo gli occhi,addormentandomi quasi subito. Dopo non so quanto,mi sento scuotere delicatamente per il braccio,solo che é così delicato come tocco che penso sia solo una mia sensazione,ma poi sento un pianto. Sono ancora mezza addormentata,ma capisco subito che si tratta di Alex,così apro gli occhi e infatti mi ritrovo davanti Simone che con in braccio Alex cerca di calmarlo.

Biondo ed Emma - Ricordati di ... 5Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora