Capitolo 935

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Mentre lui pensa a togliere Alex dall'ovetto prendendolo in braccio,vado a guardare nelle buste che ci sono arrivate,ma nulla. Emma torna giù e sento in sotto fondo la sua voce,mentre parla con i suoi che ora si sono spostati in sala,visto che avevamo messo là un piccolo seggiolino reclinabile,per poter appoggiare Alex e spostarlo con facilità.

E: ehy...

Sento le sue mani sulle spalle dopo qualche minuto e subito appoggia la testa sopra alla spalla destra,guardando quello che sto facendo.

E: cerchi qualcosa?

B: volevo vedere se c'era un biglietto o qualcosa che accompagnava quei cosi.

E: sarà un regalo di qualche fan.

B: con le nostre iniziali?

E: perché no? Dai vieni di là,altrimenti i miei non si staccano più da tuo figlio.

Mi da un bacio e va di là,mentre io resto qualche secondo a pensare a chi avrebbe potuto fare un regalo del genere,ma poi mi convinco del fatto che sia come ha detto Emma e li raggiungo di là. Quando arrivo,ovviamente i suoi genitori hanno già messo Alex sul piccolo seggiolino e gli stanno parlando come sempre,instaurando dei finti dialoghi.

E: allora....é l'una,io direi che potreste anche andare.

C: tesoro,non cacciarci via così dai.

R: adesso andiamo tesoro,lascia due minuti a tuo padre: non vedeva l'ora che arrivaste.

Conrad infatti,sembra non volerne sapere di allontanarsi da Alex e farli restare due minuti in più non avrebbe fatto alcuna differenza.

B: non c'é problema,fate pure con comodo.

E: beh,il problema c'é,visto che io avrei fame e vorrei mangiare.

R: a proposito: stamattina vi abbiamo fatto la spesa e mi sono anche permessa di prepararvi qualche cosa.

C: in realtà credo vi abbia preparato un catering.

E: scusa,ma da che ora siete qui?

C: alle nove eravamo qui con la spesa.

Sia io che Emma,restiamo qualche istante senza parole: conoscendo sua madre,non ci vuole molto a credere al fatto che abbia preparato di tutto e di più.

B: non dovevi disturbarti così.

E: sì,ci avremmo pensato noi.

R: credimi tesoro,é meglio che tenete le energie per altro: starete svegli la notte,sarete stressati. Non sarete impazienti di mettervi ai fornelli.

B: beh grazie mille Rosanna.

Mi sorride,venendomi incontro per abbracciarmi: nonostante i luoghi comuni,non avrebbe potuto capitarmi suocera migliore di lei.

E: hai anche sistemato tutto dopo aver cucinato. - la guarda sorpresa - Sei unica.

C: con tutto il tempo che aveva: eravamo davanti al supermercato ancora prima che aprisse.

E: però tu papà potevi darle una mano eh?

C: tesoro l'ho fatto nel momento in cui ho tirato fuori il portafoglio e ho pagato senza dire nulla.

Suo padre mi lancia un'occhiata divertita,tornando poi a guardare Alex e subito Emma si volta verso di me per accertarsi che non ridessi della battuta di Conrad.

E: non devi dargli corda Simo.

B: non lo faccio,solo che riconosco il fatto che a modo suo abbia collaborato.

E: beh,allora appena andremo a fare shopping,ti faró collaborare tutto il giorno visto che ti piace tanto.

B: immagino mi tocchi.

C: da quando si dice il fatidico sì,ci tocca Simone: è solo il primo di una lista infinita.

Sorrido per la battuta di suo padre,ma in fondo sono davvero felice di poterle sempre dire di sì. Ormai da quando i suoi genitori erano arrivati,scherzavamo sempre sul rapporto che avevano loro due. Giocavano sempre tra di loro,lanciandosi frecciatine e suo padre mi aveva ormai contagiato: come nel caso loro,si pagava con i soldi di entrambi,ma era sempre bello prenderle in giro su quest'argomento.

R: bene simpaticone,direi che é il momento di lasciarli da soli adesso.

C: d'accordo....tanto vi chiameremo noi.

R: no,ci chiameranno loro se e quando vogliono.

C: é uguale.

Conrad si alza,restando ancora qualche secondo abbassato per salutare Alex e anche sua madre gli va a dare un piccolo bacino.

R: tesoro,ti autorizzo a non rispondergli al telefono.

E: tranquilla mamma,una chiamata non sarà un problema.

Biondo ed Emma - Ricordati di ... 5Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora