Biondo ed Emma - Ricordati di ... 5

Capitolo 950

Finiscono di scambiarsi battutine e,mentre io faccio fare il ruttino ad Alex,loro si mettono a preparare la tavola. Pranziamo tutti insieme ed Irama ne approfitta per tenere un po' Alex visto che non l'aveva visto da quando era nato e a quanto pare,Alex si trova bene anche con lui. Parliamo di un sacco di cose e devo ammettere che anche se non mi aspettavo per nulla la sua visita,mi solleva il poter distrarmi anche per qualche minuto da tutto. É solo un giorno che siamo tornati a casa con Alex,ma è già stato fin troppo impegnativo e staccare la testa dalle mansioni di genitori ha fatto bene a me quanto a Simone. Verso le quattro,anche se a malincuore,Irama é costretto a salutarci,visti i suoi impegni e noi rimaniamo da soli,così io e Simone sistemiamo un po' la cucina,grazie al fatto che poco prima che Irama andasse via,il mio principino si é addormentato.

E: Simo se vuoi vai pure a farti una doccia,così ti rilassi.

B: tranquilla,posso farla dopo. Se vuoi,vai tu: Alex lo guardo io.

E: é che ti vedo un po' stanco amore. Se non vuoi farti una doccia,vai almeno a riposarti.

B: sto bene,tranquilla.

E: allora cambio strada: l'unica alternativa che hai é andare o a rilassarti con una doccia calda o a riposare nel letto.

Capisco dalla sua espressione che vuole farmi desistere dal mio intento,ma la persuasione é la mia arma migliore,quindi sfoggio uno dei miei soliti sguardi che non ammette repliche.

B: ok hai vinto: approfitterò della tua gentilezza e andrò a farmi una doccia per rinvigorirmi un po' i muscoli.

E: il mio vecchietto di ottant'anni.

B: settanta dai,non esageriamo.

E: amo te e tutti i tuoi settant'anni.

B: ricordatelo per quando li avró davvero,perché non accetterò ripensamenti.

Gli do un bacio,più che altro per smorzare quel terribile sorrisino irritante che indossa sempre in queste occasioni e lo lascio andare di sopra. Prendo il seggiolino su cui dorme beatamente Alex e vado in salotto a stendermi sul divano,davanti alla TV. Dopo qualche minuto decido di prendere il telefono e chiamare Lauren,per farle una sorpresa.

L: Emma - sento subito preoccupazione nella sua voce - oddio,tutto bene? É successo qualcosa?

E: calmati! Perché dovrebbe essere successo qualcosa,scusa?

L: mi hai telefonato.

E: e deve succedere qualcosa per farmi venire voglia di chiamarti?

L: no,però pensavo voleste restare da soli in questi giorni.

E: ok,se vuoi metto giù. Ci sentiamo.

Faccio finta di chiudere la chiamata e anche con il cellulare lontano dall'orecchio,riesco a sentire un "no wait" urlato come solo lei è capace di fare.

E: volevo solo sentirti,perché mi manchi.

L: mi manchi anche tu. Scusa,ma non mi aspettavo la tua chiamata: é da ieri che muoio dalla voglia ti chiamarti,ma tuo fratello mi ammazzerebbe se lo facessi.

Mi viene spontaneo sorridere soltanto a pensarci perché solo Kurt poteva essere in grado di fermarla in queste cose: nonostante adesso fosse sollevata per il fatto che io stessi bene,riesco a percepire il tono seccato nei confronti di Kurt.

E: non siamo in isolamento: se vuoi,potete chiamare. Magari non ti risponderei subito perché non ho il telefono sott'occhio,ma poi ti richiamerei.

L: preferisco così dai,altrimenti chi lo sente Kurt.

E: é lì?

L: no,é passato tuo padre e sono andati a fare un giro,peró tra un po' torna perché dobbiamo prepararci per uscire.

E: dove andate di bello? Cenetta romantica?

Kurt sarebbe rimasto qui giusto il tempo delle feste e fino a Pasqua,non sarebbe tornato,quindi era normale che passassero tutto il tempo possibile insieme.

L: more or less. - si mette a ridere - Con i tuoi.

E: andate a cena fuori con i miei?

L: sì,ci ha invitato tua madre. Dopotutto non lo vedono quasi mai nemmeno loro: é giusto che passino del tempo insieme,inoltre sai che io li adoro.

E: in effetti le cene con i miei sono sempre molto divertenti: preferisco quando invitano voi però.

L: grazie eh! Oltre alle solite domande imbarazzanti,dovremo sopportare anche tua madre che ogni volta da il tormento a tuo fratello.