Biondo ed Emma - Ricordati di ... 5

Capitolo 962

Si mette a ridere e se ne va,raggiungendo Rosanna alla macchina mentre io rimango immobile e leggermente confuso. Di che camioncino sta parlando? Per Emma poi? Provo ad allungare lo sguardo,ma da qui si vede poco,così esco e vado verso il cancello davanti al box e vedo uno di quei camioncini pubblicitari che sembrano essere stati schiacciati da due palle da bowling. Solo quando leggo la scritta,capisco perché Conrad ha fatto riferimento ad Emma.

"Il mio cuore é tuo Emma. Il tuo S."

Queste sono le parole su quel lato e anche se non posso vedere l'altro,deduco ci sia scritto lo stesso,o almeno spero. Lo sfondo é rosso e le parole sono circondate da un contorno bianco a forma di cuore.

B: ma che cavolo....

Provo a vedere se c'é qualcuno alla guida,ma non c'é nessuno,così rientro trovando Emma con Alex in braccio,probabilmente appena scesa.

E: il mio principino é pulito e profumato. Anche se sono passati pochi giorni,facendo come mi ha detto mamma hai visto che l'ombelico é sempre ben disinfettato?

Mi limito ad annuire,anche se ad essere onesto ho ignorato ogni parola che mi ha detto,perché vado ad aprire il mobile sotto al lavello dove buttiamo l'immondizia e tiro fuori il contenitore della carta.

E: Simo cosa stai cercando?

Continuo ad ignorare le sue parole,perché sono troppo concentrato a cercare il biglietto che era attaccato al pacco dove dentro c'era il vaso: sono sicuro che sia la stessa persona.

E: oi...tutto bene? É successo qualcosa?

Sento la sua mano sul braccio e subito mi fermo perché non vorrei che con i miei movimenti io possa farle perdere la presa su Alex.

B: la scatola del vaso,l'abbiamo buttata qui?

E: sì,ma per farcela stare l'ho spezzettata.

B: anche il foglietto bianco che c'era?

E: quello no,era già piccolo. A cosa ti serve?

B: devo prenderlo.

Continuo a cercare e dopo qualche secondo,in mezzo a tutto quelle confezioni di carta e quei fogli,trovo il foglietto accartocciato,così lo metto sul piano dell'isola e con la mano,cerco di appiattirlo.

E: posso sapere a cosa ti serve?

B: voglio chiamare il fioraio e sapere chi é sto stronzo!

E: Simo!

B: scusa,ma non esiste un'altra parola per descriverlo.

E: ma perché ti é tornata questa fissa tutta in un colpo?

Non le rispondo e vado a prendere il mio cellulare in sala,poi torno in cucina ma mentre sto digitando il numero,Emma mi toglie il telefono di mano.

B: che fai?

E: attiro la tua attenzione.

B: bene: ora che ti ho dato attenzione,ridammi il mio telefono.

E: ma che ti prende? Pensavo che la faccenda fosse chiusa.

B: non é chiusa per niente: quell'idiota si sta prendendo gioco della mia pazienza.

Tendo la mano verso di lei,accennandole a ridarmi il cellulare,ma lei non sembra voler cedere,anzi continua a cullare Alex come se nulla fosse.

B: Emma per favore,me lo ridai?

E: prima spiegami che hai e poi vedremo: ti ho lasciato che stavi salutando i miei e ti ritrovo fuori di testa che cerchi quello stupido biglietto.

B: vieni con me.

Le metto una mano dietro la schiena e la guido fino in box,tralasciando le sue domande curiose e una volta arrivati le dico di guardare dalla finestrella di vetro del portone.

E: cosa devo vedere?

B: se guardi un po' verso sinistra,c'é un camioncino rosso,con una scritta bianca.

Mi mette Alex nelle braccia,per potersi attaccare alla finestrella e vedere meglio e dopo qualche secondo si volta verso di me,con il sorriso sulle labbra.

E: sei proprio uno scemo!

B: ok.....potrei sapere perché?

E: mi hai fatto spaventare: pensavo fossi impazzito sul serio.

Inizia a ridere,tornando passo dopo passo in casa: non credo abbia compreso a pieno la gravità della situazione.

B: non ti seguo.

E: tutta quella scenata per farmi vedere quello: devo spiegarti meglio il concetto di sorpresa.

B: sorpresa?

Continua a ridere per poi avvicinarsi e darmi prima un bacio sulle labbra e poi uno sulle guance,fermandosi ad accarezzare la guancia di Alex.