Dubbi e pensieri

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La notizia del declino da parte di Pugno di Fuoco a far parte della flotta dei sette si era sparpagliata in tutto il mondo dopo solo una settimana. I giornali avevano divulgato quanto c'era da sapere, con tanto di immagini e citazioni da parte del maresciallo Hiroya, a cui erano state affidate le trattative.

Nel leggere il quotidiano, soffermandosi con particolare interesse su quel articolo, Edward Newgate scoppiò a ridere fragorosamente.

"Guraguragurahh!!! Ma guarda! Gli hanno proposto di entrare a far parte di quella combricola e lui ha detto di no!Guraguragurahhh!!!"

Bevve un gran sorso di sakè dall'inseparabile bisaccia, per poi riporla al fianco del suo enorme trono e riprendere a leggere il seguito. Accanto a lui, le flebo allestite supportavano le cure mediche già ben eseguite dall'equipe personale composto prevalentemente da infermiere. Versava in condizioni delicate ma stare fuori all'aria aperta era dieci volte meglio che rimanere chiuso in una stanza, bloccato a letto e con solo un monotono soffitto da guardare.

"I tempi sono proprio cambiati!" rise tra i baffi "Cercano di tenerli al guinzaglio quando sono ancora in fasce. Che ne dici, Marco?"

Lanciò il giornale a un venticinquenne, con insoliti capelli biondi riuniti in cima alla testa e sguardo socchiuso. Sul mento spiccava un piccolissimo accenno di barba, maggiormente eclissato dalle pelle abbronzata.

La camicia aperta dava in bella vista il tatuaggio stilizzato del vessillo di Barbabianca.

"Sembra un tipo in gamba. Magari strafottente dalla faccia ma in gamba" giudicò il suddetto nel osservare la foto e l'articolo allegato.

La cosa non suscitava in lui alcuno stupore.

"Fammi un po' vedere"

Il biondo passò l'insieme di fogli a Jozu, il comandante della terza flotta. La sua stazza era enorme, contenuta in una grossa armatura rossa e nera sbracciata, che lasciava libere le braccia scure e muscolose. Il muso arcigno, incorniciato da una capigliatura nera tirata e bislacca era ulteriomente marcato dai spessi lineamenti che ne definivano il volto. Gli occhi, del medesimo colore, scrutavano la foto con accanto l'articolo senza tralasciare il minimo particolare e a fine analisi, passò il giornale all'ultimo dei tre presenti, borbottando qualcosa di incomprensibile. I suoi grugni rimanevano un mistero, perché non si capiva mai se stesse parlando bene o male di una determinata cosa.

"Secondo me glielo hanno chiesto troppo presto. E' uno che ha avuto parecchia fortuna, tutto qui" disse con tono rocco e profondo

"Parli in questo modo perché desideri verificare se quel che si dice è vero" lo ammonì la persona di fianco a lui.

L'ultimo dei uomini di Barbabianca non aveva ancora espresso la sua opinione al riguardo. Anch'egli ora stava leggendo quant'era riportato sul giornale ma la sua attenzione era rivolta più in basso, nell'angolo destro della prima pagina, dove c'era una seconda foto, più piccola, a cui era allegata una nota a detta sua molto interessante. Un ampio sorriso gli increspò il volto, rendendo il suo umore ancora più buono. Non era tanto preso dall'articolo riguardante Portuguese D.Ace ma dal fatto che sotto si parlasse, anche se con minor importanza,di un suo nuovo membro nella ciurma, una certa Sayuri.

"E comunque, Jozu" continuò "Se gli hanno fatto la proposta significa che ha del talento e anche la signorina qui sotto deve aver attirato l'attenzione per essersi meritata un posto accanto al suo capitano"

Satch era il comandante della quarta flotta, un eccellente spadaccino apprezzante anche il corpo a corpo, maniera efficace per testare con più adeguatezza le capacità del proprio avversario. Come età era sospeso tra i ventisei e i ventinove anni ma nessuno in realtà poteva affermare specificatamente quanti ne avesse: era una persona socievole, fiduciaria e dall'aria sapiente, contornata da un'immancabile allegria.

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