Inquietudine tra le mura di casa

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"Niente nemmeno qui" sospirò delusa.

Chiuse silenziosamente quel libro che con molta concentrazione aveva letto per poi riporlo alla sua destra e prenderne un altro dalla pila non ancora consultata. Erano passati quasi cinque giorni dal suo rientro dalle paludi di Loriam e nessuno al dì fuori di sé stessa, sapeva quanto fosse grata di essere tornata a casa: tanti erano i fatti inspiegabili che adesso stava cercando di srotolare dalla matassa creatasi nella sua testa e uno di questi per esempio era il come fossero riusciti lei, Satch e l'anziana Chiko ad uscire dal labirinto nel giro di cinque minuti, dopo che aveva ripreso conoscenza con il frutto del diavolo fra le braccia. A ripensarci attentamente forse,anzi senza ombra di dubbio, quello era l'evento più incomprensibile di cui tutt'ora non riusciva a liberarsi. Chiunque avrebbe fatto i salti di gioia davanti a una simile occasione ma bianco giglio era perplessa e i suoi motivi da lei reputati buoni venivano scambiati senza alcuna ragione,insensati agli occhi dei suoi molti compagni. Cavoli, non capitava tutti i giorni di trovare un frutto del diavolo! Era una rarità quanto la pioggia durante la siccità. Ella ne era al corrente ma data la quasi totale assenza di appoggi sicuri,si era posta come priorità il ricercare notizie su quanto le era capitato quasi per caso: il potere del frutto le era sconosciuto e il ricercare informazioni su qualunque testo presente sulla Moby Dick si stava rivelando a dir poco che inutile ma doveva tener pur conto che quell'oggetto era rimasto chiuso in quel baule per ben cent'anni e pertanto era più che naturale che i più recenti dizionari non ne parlassero, senza contare la leggenda di Loriam e la sua mistica provenienza dal mare...

Perfino i libri di storia che ogni tanto descrivevano qualcosa che facilmente si ricollegava a questi non le erano serviti a più di tanto, se non a procurarle un fastidioso bruciore agli occhi per l'aver passato intere nottate in piedi a cercare di reperire una qualche utilità.

Anche Ace le stava dando una mano e gliene era grata perché la sua presenza la rasserenava e alleggeriva quei suoi dubbi riducendoli al peso di una nuvola nonostante fosse un effetto temporaneo. Dopo quanto si era sorbita su quelle paludi non era mai stata così felice di vederlo, le era mancato e il solo avvertire il suo braccio intorno alla vita, creava una sorta di campo sonoro che la distaccava da ogni singolo rumore circostante. Il ponte per la sua estensione e per i suoi comodi rialzi era il luogo perfetto per dedicarsi alla lettura quando il clima non era torrido e il sole si divertiva a giocare dietro a nuvole di panna.

"La tua si che è una faccia delusa"

Marco, conosciuto anche come "la Fenice", stava avanzando con passo scazzato verso di lei. Lui era uno dei pochi che non avesse assillato Sayuri sulla sua scelta; d'altro canto, come papà aveva stabilito, chi trovava un frutto del diavolo poteva mangiarselo e se doveva star lì a spiegare tutta la sua opinione al riguardo, non avrebbe fatto altro che dire che la ragazza stava dando prova di grande intelligenza visto che mangiare uno di questi senza conoscerne le peculiarità poteva essere pericoloso e avventato visto che c'erano tante possibilità che fosse un Rogia quante uno Zoo-Zoo modello elefante.

Quelle ore della mattina alcuni le dedicavano ad allenarsi visto l'immenso spazio permesso e il comandante della prima flotta era uno di questi; senza troppe cerimonie lasciò cadere rumorosamente il fondoschiena per terra, massaggiandosi il collo umido.

"Buongiorno, Marco" lo salutò composta l'amica prima di far tornare gli occhi sull'ennesimo testo.
"Niente di nuovo?"
Lei scosse la testa "Anche se non è mia intenzione utilizzare il frutto del diavolo mi preme lo stesso conoscere quale potere racchiude. Secondo Satch può trattarsi di un Rogia, i motivi concentrici di questo tipo si sono visti soltanto su questa categoria ma per quanto riguarda il colore e la grandezza.." riprese un attimo fiato "Sono completamente diversi da tutti quelli che ho visto fino a questo momento, quindi posso solo supporre che si tratti di un eccezione."
"In sostanza, ti aspetta un duro lavoraccio" sintetizzò l'amico "Con l'aiutante che ti ritrovi poi..." e indicò il moro accanto a lei.

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