Lo spezzarsi della felicità

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Sull'isola di Otako l'alba giungeva un'ora prima rispetto le altre terre ma questo non era mai stato un problema per i cittadini, grandi lavoratori fin dai tempi antichi. Era un'isola di modeste dimensioni con un quartiere lussuoso, circondato da tranquille periferie e porti dove la pesca era abbondante e frequente. In alcuni periodi dell'anno si svolgevano delle festività ricorrenti alle tradizioni e tale eventi richiamavano l'attenzione di altri isolani ma fortunatamente per Ace e la seconda flotta non vi erano festività o marine che potessero tenerli a distanza da quel territorio. Per motivi di sicurezza avevano approdato in una zona isolata, dove la nave fosse riparata da rocce grandi e scure che impedissero a occhi curiosi di avvicinarsi e dare l'allarme.
Il cielo bluastro simboleggiava il dominio della notte e i primi fasci arancioni provenienti da est annunciavano la venuta dell'alba, momento che Sayuri attendeva con pacata pazienza per poter scendere e svolgere le sue commissioni. La missione assegnata ad Ace era stata portata a termine con largo anticipo quindi lui e tutti i suoi compagni si erano concessi una piccola sosta prima di tornare alla Moby Dick, giusto per rifornirsi di materiale e di energie. La navigatrice aveva bisogno di carte e altri utensili per portare avanti il suo lavoro di cartografa; aveva scoperto di essere rimasta senza rotoli e alcuni effetti indispensabili per la creazione delle sue cartine ormai si erano talmente consumati da non poter essere più di alcun aiuto. Sarebbero ripartiti verso il tardo pomeriggio per questo motivo si era alzata di buon ora, almeno la mattina l'avrebbe spesa a procurarsi ciò che le serviva e il resto della giornata, poco prima della partenza, l'avrebbe dedicato alla stesura dei suoi appunti. Non aveva arretrati ma quando le capitavano fra le mani dei fogli volanti, preferiva sempre trascriverli su quaderni che vederli svolazzare via per poi non essere più recuperati.

"Ti ringrazio per accompagnarmi, Teach. Mi spiace averti svegliato, non ne avevo l'intenzione" parlò lei rivolta al compagno che le camminava di fronte.
"Zehahaha! Figurati Yu-chan, tanto mi sarei svegliato ugualmente e poi preferisco di gran lunga la tua compagnia che quella di quello spocchioso medico!" esclamò lui. Alludeva a Don.

I soli dialoghi che erano capaci di improntare avevano come argomento il litigio e l'imminente morte di uno dei due.

"Non parlare così. Ammetto che a volte è un po' intrattabile ma ti posso assicurare che è una brava persona"

In fondo al cuore, la coscienza di Sayuri stava cercando di spiegare alla ragazza che il suo utilizzo del termine "a volte" doveva essere totalmente revisionato dati i soggetti in questione: altri compagni si erano aggiunti alla nomina di Ace e lei aveva legato con tutti quanti ma Don e Teach erano di per certo la coppia che più gettava scompiglio all'interno della flotta. In confronto, le litigate che il medico-cecchino sosteneva col cugino non erano che scaramucce capricciose e superficiali: Don e Teach erano inconciliabili, c'era una sorta di ribrezzo che alimentava il loro disappunto quando l'uno incontrava per caso l'altro e quando ciò succedeva, iniziava lo spettacolo. Fortunatamente qualche volontà divina pareva aver donato ad entrambi la capacità di non perdere quel barlume di intelligenza necessaria a non ridurre la nave ad un cumulo di poltiglia inutilizzabile e a non menar le mani come fosse uno scontro vero e proprio, però un po' lo si doveva ammettere; guardarli a volte era un vero divertimento, anche se Sayuri in un paio di quelle discussioni era stata tirata in ballo come arbitro....

"Dannato medico da strapazzo! Chi ti ha dato il permesso di mangiarti la mia crostata?!?" tuonò Teach slargando la bocca al massimo dell'ampiezza.

Quel litigio era avvenuto pochi giorni dopo la nomina di Ace. Sayuri la ricordava bene anche perché era stata la prima di una lunga e interminabile serie di cui ancora il fondo non si vedeva.

"Ehi grassone, che io ricordi sul dolce non c'era mica scritto il tuo nome e poi ho fatto un favore alla tua salute: dovresti piantarla di mangiare unicamente dolci. Ti verrà un infarto con tutta quella marmellata di ciliegie" rispose con acidità
"Tsk! Preferisco di gran lunga i dolci che i tuoi intrugli acidi da quattro soldi" replicò il compagno.

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