HARRY's POV
Erano da poco passate le diciotto e dopo che anche gli ultimi clienti avevano deciso di levarsi dalle palle ordinai ai ragazzi di pulire il posto prima di chiudere con cura il magazzino e le varie finestre onde evitare qualche danno, e da ciò che gli esperti dissero, probabilmente ci sarebbe stata una bufera.
«Vai pure, Harry, ci penso io qui.» Disse Cooper capovolgendo le sedie sopra i vari tavoli mentre notai che fece un cenno anche ai due camerieri del turno pomeridiano. «Andate anche voi prima che il tempo peggiori.»
«No, ti accompagno io a casa.»
Scosse la testa sorridente. «Tra poco passa mia moglie a prendermi. È andata a fare qualche provvista, sai, non si sa mai. Conviene anche a te andare a comprare qualcosa, immagino non avrai molto a casa dato che mangi sempre fuori.»
«Già.» Replicai.
«Allora? Che aspetti?» Insistette.
«Bene, grazie Cooper. Ci vediamo!» Lo salutai uscendo dal locale finché non sentii il telefono vibrare all'interno della tasca dei miei jeans.
" Sì?" - Dovetti urlare a causa dell'incessante rumore della pioggia finché entrai in macchina.
"Hermano, mi hai perforato il timpano, cazzo!"
Riconobbi la ristata di Santiago. " Dimmi, bello!"
"Jorge mi ha appena detto che probabilmente dovrai chiudere il locale. Accidenti a questa pioggia di merda."
Sbuffai sonoramente. "Già. Tu?"
"Chiuderò tra poco, sto solo aspettando che un cliente venga a riprendersi il suo catorcio." - Mi riferì mentre misi in moto il veicolo - "Proprio quando il lavoro finalmente stava andando alla grande, cazzo!"
Risi.
Santiago Garcia era il mio migliore amico, assieme a Jefferson e Bowie ; ci siamo conosciuti non appena misi piede negli USA . Era cresciuto orfano di madre poiché la donna lo aveva abbandonato ancora in fasce andando via e costruendosi una nuova vita assieme a un altro, coincidenza che legava molto i nostri passati.
Aveva iniziato a lavorare come meccanico a quattordici anni per aiutare il padre nel magazzino di famiglia finché il suo vecchio, dopo un brutto incidente, si ruppe il bacino e fu costretto a restare su una sedia a rotelle . Quando Santi diceva che il lavoro andava alla grande, si riferiva al fatto che pagava Jorge affinché andasse in giro di notte a bucare ruote o smontare fari di auto cosicché andassero il giorno dopo a farsi riparare i veicoli da lui. Un genio, cazzo. Un fottuto genio.
"Passi dopo? Ci facciamo una birretta."
Lo udii sorridere mentre svoltai a destra per imbucarmi nella strada principale del paese ormai vuoto. "No amico ho da fare e poi non dirmi che ti sei già ripreso da ieri notte!"
"Ah sì? E con chi avresti da fare?"
Parve insinuare qualcosa, ma non fiatai poiché conoscendolo avrebbe svuotato il sacco da solo. "Mi ha detto Jorge che qualcuno ti cercava oggi."
Davvero Jorge stava dando così tanta importanza a quella ragazzina, tanto da andare a raccontare di lei a chiunque gli capitasse davanti?
"Jorge dice un sacco di stronzate." Mentii pensando a quel grassone e alla sua bocca larga.
"Certo, certo." Ridacchiò. "Strano ,dato che ha anche sottolineato il fatto che nemmeno Cooper ti aveva mai visto sbavare in quel modo per una ragazza. Allora, chi è questa tizia?"
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Agrodolce- H.S
RomanceErotico/Drammatico/Faida | [smut] A volte i fantasmi del passato riemergono in modo prepotente ed imprescindibile frantumando ogni equilibrio, ma la voglia di vendetta di Harry cede dinanzi ai primi sobbalzi del cuore ed alla passione fatale che nut...