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HARRY's POV


«Ma che ci fai in piedi?» Mi chiese Cooper non appena mi vide entrare al Love. «Torna subito a casa!»

Mi guardai attorno non riuscendo a beccare Presley. «Senti, non rompere, sono già rimasto per ben due giorni chiuso in casa con la febbre a quaranta.»

«Eh, già, Presley mi ha detto che sei stato molto male.» Mi informò preparandomi un the caldo, mentre pensai al fatto che in quei due giorni, nonostante pulisse, cucinasse ed andasse a lavoro, riusciva a ritagliare un po' di tempo per prendersi cura di me. «Come va ora?»

«Un po' meglio. Lei dov'è?»

«È andata via con Ethan, convinta che non saresti passato.» Mormorò mentre non potei far altro che annuire e sorseggiare la bevanda calda che diede sollievo alla mia gola. «Lo sai che cosa mi ha detto Summer, poco fa?»

«Summer?»

Sorrise. «Aveva da fare da queste parti ed é passata a salutare me e Peps. Le ho presentato Ethan dato che ci teneva, ma conoscendola, non ne è rimasta impressionata.»

«E che ti ha detto?»

«Che Ethan non sia adatto a lei e che non c'era il minimo feeling tra i due.» Abbassò la voce mentre sorrisi.

«Come darle torto.»

«E che non la guarda come la guardi tu.» Aggiunse mentre il mio sorriso scomparve all'istante.

«E come la guardo io?»

Sollevò le sopracciglia con aria interrogativa. «Ma chi vuoi prendere in giro?» Rispose leggendo attentamente le mie espressioni mentre cercai di restare calmo e gli abbozzai un sorriso . «Sei innamorato di Peps?» Aggiunse annientando il mio ghigno all'istante.

«No.» Risposi mentre sollevò un solo sopracciglio stavolta ma sempre con fare diffidente.

«Lei è innamorata di te?»

Certo che sì. «No.»
Sospirai.

«Va bene. Meglio così, anche perché vedo che sta legando parecchio con Ethan e passano molto tempo insieme anche fuori.» Mormorò. «Però, facci caso, Presley sembra parecchio stanca e giù di morale ultimamente. Tu ne sai qualcosa?»

«Ho notato anche io e sto pensando di darle qualche giorno di tregua.» Picchiettai nervosamente sul marmo scuro del bancone, preoccupato per le condizioni della ragazzina. «Credo che le manchi sua nonna e penso proprio che le regalerò un viaggio affinché possa andare a trovarla.»

«Ma è grandioso!» Esclamò pensando fosse un'ottima idea mentre mantenni lo sguardo fisso sulla tazzina.  «Dai, sputa il rospo.»

Lo guardai mentre mi incitò con un cenno di capo. «Che vuoi?»

«Dimmi quello che ti affligge.»

«Niente.» Esclamai non volendone parlare. «E tra noi le cose vanno bene. Manteniamo la giusta distanza, ci guardiamo e parliamo appena e tutto va a gonfie vele. Io non mi vedo con nessuna e lei si vede con Ethan.» Alterai la voce perdendo la calma e permettendo alla mia gelosia di prendere il controllo sulle mie emozioni.

«In che senso non ti vedi con nessuna?» Chiese perplesso. «Parli dei due giorni passati? Beh, stavi male o -...»

«No, no....» ammisi tamburellando annoiato le dita sul bancone «...sono dieci giorni, o forse di più che non scopo con nessuna. Sono in astinenza da sesso!»

Non ci credette molto. «Che? Tu? E perché?»

Sembrò una barzelletta perfino a me.
«Sento che non sono felice.» Esclamai pensando ad una teoria plausibile. «È come se mi stessi sforzando a non far accadere qualcosa che , invece, vorrei succedesse e sono stremato da tutta questa situazione, te lo giuro.» Gli confidai mantenendo lo sguardo impassibile sul fondo della tazza. «Ormai, sia io che lei facciamo attenzione a scegliere perfino le parole da usare, evitando ogni malinteso possibile e la cosa mi sta bene, ma solo fino ad un certo punto.» Dissi.

Agrodolce- H.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora