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PRESLEY'S POV

Nei pressi di Brookville in Pennsylvania, ci fermammo in una zona di servizio appena fuori città per fare rifornimento, dando anche tregua sia alle sue gambe che guidavano da ore che al motore surriscaldato della sua auto. Erano appena le dieci di sera ma non c'era gente in giro.

«Sembra che non ci sia nessuno. Strano, la luce è accesa.» Avanzò verso la vetrata della vecchia area di servizio, volendo comprarmi qualcosa da bere o da sgranocchiare.

«Dai non importa, andiamocene.» Mormorai guardandomi attorno e sollevando il finestrino. «Questo posto è inquietante.»

«Di che hai paura? Sei con me!»

Infilò il denaro nella macchinetta della pompa di benzina guardandomi e sorridendomi mentre mi rannicchiai nel sedile a fissarlo seppur assonnata.
"Un giorno incontrerai qualcuno, e tutto quello che hai sempre sognato, avrà senso" - lessi su un vecchio cartellone pubblicitario rovinato alle sue spalle.
La mia mente incominciò a sorvolare libera dando adito a tutte le mie fantasticherie sull'amore che avevo imparato leggendo sui libri. La nonna diceva esattamente la stessa cosa - "Tutte le notti insonni, il cuore spezzato diverse volte, le innumerevoli cotte non corrisposte, i momenti che ti hanno hanno fatto e ti faranno dubitare di te stesso e dell'amore che provi, avranno finalmente un senso.
Tutto quanto avrà un senso nel momento in cui lo incontrerai, nel momento in cui ti avvolgerà tra le sue possenti braccia mentre il tuo cuore scalpiterà sussurrandoti lentamente che lui è quello giusto.
Quello adatto a te.
Quello che destinato a te da sempre."
Harry era tutto quello che il mio cuore bramava gridandomi forte il suo nome.

Sospirai sentendo la canna della pompa della benzina infilarsi nella carrozzeria alla mia destra, finché il liquido scorse lentamente al suo interno mentre lui picchiettò le sue dita sul finestrino e poi posò le sue labbra lasciandoci varie impronte, appannandolo e facendomi ridere.

«Ma che ti prende?» Ridacchiai anche se un po' spaventata dato che era tutto il giorno che stava agendo in modo strano.

«Baciami!» Ordinò aspettando che lo facessi nonostante quel vetro gelido mi avrebbe impedito di assaporarlo a dovere. «Sono felice, Peps! Non so proprio come spiegartelo, anzi, nemmeno io riesco a darmi una spiegazione ma non ricordo di essere mai stato così felice in tutta la mia vita!» Sorrise, rubandone uno anche a me mentre soffiai sul finestrino e ci disegnai un cuore con all'interno le nostre iniziali ed infine gli feci una linguaccia alzandogli il dito medio.

Mi bastava perdermi nei suoi occhi per sentirmi invincibile e per oltrepassare ogni limite. La mia mente si sentiva calma, il mio corpo a proprio agio ed il cuore a casa.
Quella vera. L'unica casa in cui voleva vivere.
Porca puttana, se lo amavo.
Lo amavo.

«Ti amo.» Gli sussurrai anche se lui non capì.

Io ti amo oltre ogni limite di cielo, terra ed oceani, Harry Styles. Sono così innamorata di te da portarti ovunque io vada anche quando tu non ci sei perché sono così diligentemente, inconsciamente, impavidamente, freneticamente innamorata di te, da essere tanto folle da credere che possa durare per sempre questa felicità che mi trapassa l'anima e mi irradia il cuore.
Che possa superare l'infinito colore dei tramonti e le irraggiungibili distese dei prati. 
Oltre l'impercettibile.
Oltre la vita intera.
Oltre l'infinità di uno sguardo o di un battito di cuore.

Oltre me e oltre te.

Oltre.

Dopotutto, chi eravamo noi per mettere in discussione la validità dei nostri sentimenti? I sentimenti che si nutrono verso coloro per cui batte forte il cuore sono tesori indiscutibili. L'amore non si cerca di capire, si sente e basta perché una volta trovato, non se ne può più fare a meno di vestirselo addosso come pelle.

Agrodolce- H.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora