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PRESLEY's POV

Stropicciai svogliatamente gli occhi ,un po' perché ero ancora palesemente assonnata e probabilmente anche per il fatto che il mio corpo sentisse la necessità di riposare ulteriormente. Corrugai la fronte non appena sentii che qualcosa mi stesse solleticando sulla mandibola e solo allora mi ricordai di un piccolo particolare; ovvero che lui non lasciò mai la mia stanza la notte precedente.

Tentai di rallentare gli affanni, silenziandoli il più possibile affinché non si svegliasse e chinai quel poco in avanti la testa per dargli un'occhiata. Il suo braccio destro era appoggiato sopra il mio addome mentre la sua gamba destra aveva imprigionato le mie. Per non parlare poi del fatto che avesse adagiato il viso tra il mio collo e la mia clavicola e lo accarezzava ad ogni espirazione che emetteva dalla bocca, probabilmente socchiusa.

I battiti del mio cuore accelerarono all'impazzata , primo, perché dovevo andare a fare la pipì e secondo, ero imprigionata, avvinghiata saldamente al suo corpo caldo e quasi nudo. Oh, Dio! Morsi forte il labbro inferiore e strizzai le palpebre ricordandomi la scena di poche ore prima in cui lui mi aveva vista nuda come nessuno mai e peggio ancora, come a voler rimediare, mi aveva beatamente mostrato i suoi gioielli di famiglia.

Deglutii e sicuramente arrossii anche non appena l'immagine di quel coso che dondolava e che ora premeva contro la mia coscia destra, comparve davanti ai miei occhi come un'ologramma, così, decisi di muovermi lentamente affinché si spostasse e mi lasciasse libera di sgattaiolargli via. Tentai seppur inutilmente dato che da ciò che ebbi modo di constatare aveva il sonno pesante.

«Harry.» Sussurrai un paio di volte contro la sua testa mentre i suoi capelli mi solleticarono la punta del naso. «Harry, svegliati, devo fare la pipì.»

Diede finalmente segni di vita mentre tirai un sospiro di sollievo pensando che finalmente mi avrebbe liberata dalla sua possente morsa, ed invece appoggiò la sua testa sul cuscino, ancora mezzo addormentato e mi trovai il suo viso a neanche un palmo dal mio, stavolta.

«Harry.» Bisbigliai nuovamente, quasi arresa, anche se quella posizione mi diede modo di dare un'occhiata i dettagli del suo volto; dalla leggera peluria, alla forma del suo naso , le labbra sempre così rosse e la mascella ben scolpita che gli dava un'aria parecchio virile. Il ciuffo era un disastro e nonostante le punte gli cadessero sulle palpebre lui dormiva beatamente come un bambino.

Schiuse improvvisamente le palpebre beccandomi a guardarlo e nonostante il mio cuore balzò fuori dalla gabbia toracica per poi esplodere in aria come fuochi d'artificio, i miei occhi non ne vollero sapere di spostarsi da quel verde invitante e così pieno di bagliore.

Mi sorrise assonnato chiudendo e riaprendo lentamente gli occhi . Nemmeno lui si era reso esattamente conto di ciò che stesse succedendo o semplicemente non diede importanza al fatto che fossimo intrecciati, cose che probabilmente gli capitavano ogni giorno, pensai.

«Harry.» Sussurrai per l'ennesima volta. «Devo fare la pipì.»

«Va bene.» Rispose con voce molto più graffiata del solito.

«Ecco, se potessi liberarmi...» non terminai neanche la frase che sollevò la sua testa dando un'occhiata a ciò a cui mi stessi riferendo.

Mugugnò dispiaciuto facendomi respirare di nuovo mentre mi piegai in avanti per scendere dal letto. Lo vidi coprirsi davanti come a voler nascondere quell'erezione che premeva contro la mia coscia da ben venti minuti, ma finsi di non essermene accorta onde evitare di imbarazzarlo.

HARRY's POV

La vidi rientrare poco dopo in stanza, palesemente imbarazzata e confusa. Si era legata i capelli ed aveva anche raccolto all'insù la frangia. Cercava qualcosa ma in realtà si trattava solamente di una scusa perché non sapeva come comportarsi o che cosa dire per rompere il ghiaccio, il che mi fece sorridere e se ne accorse pure lei.

Agrodolce- H.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora