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PRESLEY'S POV

«Tra poco sarà Natale.» Farfugliai non avendo ancora un'idea ben precisa su cosa regalargli, anche se sarebbe stato sicuramente qualcosa fatto con le mie mani. Pensai si scrivergli delle lettere, ma quello lo facevo già, nascondendogliele un po' ovunque con la speranza che quando un giorno le trovasse potessi rubargli un sorriso. Dovevo pensare a qualcosa di meglio, che sarebbe rimasto per sempre e che avrebbe potuto vedersi ogni volta che gli andasse di farlo ; come un video.

«Merda.» Sbottò irrequieto ignorando la mia frase e poco dopo deglutì, come se temesse qualcosa mentre sollevai gli occhi dal telefono notando un'auto parcheggiata nel nostro giardino dalla quale scese una signora sulla cinquantina dai capelli lunghi e color rame.
Guardai lui per provare a decifrare la sua reazione finché mi venne in mente chi fosse l'unica persona al mondo che potesse riuscire a fargli un effetto simile.
Chloe Styles, sua madre.

«È tua madre?»

«Sfortunatamente.» Replicò spegnendo i motori mentre la donna sollevò la mano in aria in segno di saluto, prima di dedicare la sua totale attenzione a me.
Harry era letteralmente la sua copia. Si assomigliavano talmente tanto che parvero fratello e sorella, dato che la signora avesse un aspetto molto giovanile e curato nonostante l'età.
Lui scese mentre mi slacciai la cintura quando mi sorrise e sinceramente non compresi tutto quell'astio da parte di Harry nei confronti della donna che parve particolarmente graziosa e pacata. «Che ci fai qui?»

«Non mi saluti nemmeno? Sono mesi che non ti vedo.» Fece un passo verso il figlio, che però rimase coi piedi piantati al suolo mentre decisi di scendere ed andare a presentarmi con lei anche se mi conosceva bene. «Dai, fatti abbracciare.» Cercò il primo approccio allargando le braccia e stringendolo in una morsa davvero bizzarra e fredda, almeno da parte di lui, finché arresa, posò i suoi occhi su me ed io , se avessi avuto l'occasione, un abbraccio da parte della mia mamma lo avrei accettato ben volentieri.

«Presley!»

Annuii sorridendole ed abbracciandola, cosa che non si aspettò dato che mi resi conto mi avesse semplicemente allungato la mano.  «Scusami ...io...» deglutii imbarazzata stringendogliela in seguito molto goffamente facendola ridere.

«Non importa, hai fatto bene. Sei sempre stata così affettuosa e al giorno d'oggi, poter ricevere l'amore dei propri figli è un miracolo!» Esclamò lanciando una palese frecciatina a Harry che affiancai colpendolo un paio di volte con il gomito affinché si decidesse ad invitarla dentro.

«Che ci fai qui?»

Lei lasciò andare un sospiro. «Io e Owen siamo rientrati ieri e dato che mi mancavi sono venuta a salutarti e a vedere come stavi.» Gli appoggiò la mano sulla guancia anche se lui non si mosse. «Non essere così schivo e freddo con me, sono pur sempre tua madre.»

Le afferrò il polso e le abbassò lentamente il braccio mentre mi sentii a disagio non avendo la minima idea di cosa fare o dire. «Vuole entrare, Chloe? Le va un the o del caffè?»

Sorrise annuendo, lanciando prima un'occhiata al figlio che si accese una sigaretta in disparte. «Volentieri, ma dammi del tu, non sono poi così vecchia!»

Le abbozzai un sorriso e la invitai a seguirmi alla porta d'entrata, cosa che lui non fece restandosene da solo ; Peppermint lo raggiunse correndogli incontro quando io e la donna entrammo.

«Oh, un cagnolino...» disse lei facendo attenzione a dove mettere i piedi quando quella furia di batuffolo camminò goffamente via, mentre sperai non avesse fatto i suoi bisognini «...credevo che lui non fosse un'amante degli animali.»

Sorrisi portandole via dalle mani il lussuoso cappotto che appesi con cura sperando non si sgualcisse o sporcasse. «Già, ma me lo ha regalato quando ho preso la patente. Da quando ha perso una parte della memoria, è così-.....»

Agrodolce- H.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora