46

3.9K 141 24
                                    


PRESLEY's POV

Crollò all'istante. Andai cinque minuti in bagno e non appena rientrai, lui dormiva beatamente ed in diagonale. Gli tolsi le scarpe e lo coprii, per poi andare a sdraiarmi nel suo letto. La mattina successiva fu l'assordante rumore di un tagliaerba proveniente dalla collinetta della villa accanto a svegliarmi. Se non ricordavo male, ci viveva un uomo anziano di nome Scott, che tentai di intravedere attraverso la parte della vetrata rimasta scoperta dalle tende finché notai l'assenza della sua auto. Mi allungai per prendere il telefono, rendendomi conto che fossero le quattordici passate ed inoltre avevo ricevuto due messaggi ; uno era di Harry e l'altro di Ethan.
Aprii per primo quello di quest'ultimo.

"Mi mancherai oggi."

In un'altra occasione avrei sorriso ricevendo un messaggio tanto dolce, ma mi sentii vuota, come
se non volessi più avere niente a che fare con nessuno.

Lessi, infine, il messaggio di quell'idiota.

"Resta pure a casa, oggi, o tutto il tempo che ti pare. Starò da Santi per un po'. Se ti servono soldi o qualsiasi altra cosa, ti ho lasciato la carta di credito sul comodino. Il pin é 17017....H"

«Idiota.» Mormorai posando l'aggeggio e riordinando il letto per poi dirigermi in salone, rendendomi conto solo allora che la casa luccicasse. Probabilmente aveva chiamato qualcuno per rimetterla in sesto, anche se non avevo sentito alcun rumore. Preparai del caffè ed uscii in giardino a godermi quella magnifica giornata, una delle ultime giornate calde prima dell'inizio autunno. Respirai l'aria di mare e cercai di tranquillizzarmi, lasciandomi cullare dal rumore delle onde e dai teneri garriti degli ultimi gabbiani rimasti. «E se gli scrivessi?»

Scossi la testa cacciando subito via quell'idea così stupida. Harry mi amava? No. Harry pensava di amarmi? Sì. Harry non era in grado di distinguere l'affetto dall'ossessione e dall'amore. Si era semplicemente abituato a me.

Sentii il telefono vibrare sulla pancia e risposi dopo
aver notato il nome di Ethan sullo schermo.

"Ciao."

"Sono Cooper." Mi avvisò mentre un sorriso comparve sul mio volto. "Come stai? Sappi che qui
senza di te è una noia!" Ridacchiò mentre udii la voce di Ethan in sottofondo che assecondò il mio amico.

"Sarei venuta volentieri a lavoro se avessi la macchina e non mi fossi svegliata così tardi." Pronunciai.

"Perché? Harry non c'è?"

"No."

"Domani passo a prenderti io." Mormorò Cooper rendendomi felice. "Che ne dici?"

"Dico che non vedo l'ora."

Salutai entrambi e riattaccai decidendo di rientrare per indossare una felpa, prima di andare a fare una lunga passeggiata in riva al mare. Mi avrebbe aiutato
a riordinare le idee e forse dato un po' di serenità, che era tutto ciò che mi serviva in quel momento. Sorrisi osservando la schiuma bianca che bagnava le zampe dei gabbiani , e quasi come dispetto, si ritirava velocemente, mentre loro la inseguivano spinti da una curiosità innocente.

Sorrisi.
Sembravamo quasi io e Harry. Un continuo inseguimento tra cane e gatto, in circolo vizioso senza un inizio oppure una fine. Che strazio, pensai, ero lì dinanzi a quel panorama mozzafiato e tutto ciò che pensai fu lui. Harry Styles era una dannazione che mi era piombata tra capo e collo all'improvviso ; mi faceva venire il mal di testa solo a pensarlo, persino quando nemmeno c'era.

Mi sedetti, poi mi sdraiai all'indietro sulla sabbia, infischiandomene altamente se mi sarei sporcata o meno. Mi venne in mente la prima volta che passeggiai con lui, proprio lì, quando mi raccontò che amava fissare il mare ogni volta che si sentiva perso e gli capitava di rimanere lì per intere ore, fino all'alba. Io lo ascoltavo e raccoglievo conchiglie ; ricorda che ero così felice di essere venuta a Long Island, e di averlo conosciuto. Cos'era cambiato in quei quasi due mesi? Ero maturata, forse. Ero anche diventata un po' più maliziosa e meno ingenua...e mi ero perfino innamorata, perdutamente. Io lo amavo, però, lo amavo sul serio anche se era meglio tacere non rivelandogli i miei sentimenti, evitandomi una delusione inutile.

Agrodolce- H.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora