HARRY'S POV
«È tutto pronto per stasera?» Domandai a Cooper che annuì riponendo al proprio posto tutto il necessario.
«Yes, baby! Alle diciassette e trenta chiudiamo e riapriamo alle ventuno, come stabilito.» Esclamò raccontandomi anche di un piccolo problema con gli ordini, ma che fortunatamente aveva risolto con un paio di telefonate. Sorseggiai il mio the caldo rispondendo ad un messaggio di Santiago che mi confermava che avrebbe preso parte alla serata, finché Ethan si appoggiò al bancone riferendo un'ordine a Cooper. Non avevo mai avuto modo di confrontarmi faccia a faccia con lui dalla volta in cui si era licenziato, dopo che Peps se ne fosse andata, così colsi la palla al balzo e mi feci avanti facendo l'adulto.
«Come va?»
Mi guardò stupito, non aspettandosi l'approccio. In fondo, era un bravo ragazzo , lavorava sodo e sapevo bene quanto gli facessero comodo i soldi. «Bene, grazie. Anzi, ora che c'è Peps va meglio!»
E che cazzo, pensai. Ancora in fissa con Peps?
«Mmmh...» mugugnai sforzandomi di sorridergli «...a Presley stai molto a cuore ed è per lei che sei ancora qui.»
Annuì conscio. «Grazie, ma volevo comunque ringraziare anche te. È già la seconda volta che mi permetti di ritornare a lavoro nonostante io ti abbia mancato di rispetto in più di un'occasione.»
«Tranquillo. Basta che fai il bravo e non avremo problemi.» Non mi riferii a Peps. Non era necessario dato che sapeva bene che Peps era mia.
Sorrise afferrando il vassoio pieno zeppo di cose, per poi allontanarsi mentre lo seguii con gli occhi finché automaticamente intercettarono la sagoma della mia ragazza e subito le mie labbra assunsero involontariamente la forma di un sorriso.
«Ricordi com'era impacciata all'inizio?» Udii le parole di Cooper occupato ad asciugare dei bicchieri.
E come avrei potuto dimenticarlo. «Guardala ora!»«Le ho detto che non voglio che lavori più, ma è testarda ed orgogliosa.»
Voleva guadagnarsi tutto da sé e non c'era niente di male su questo, anche perché il vero problema ero
io ; ero geloso. Appoggiai la schiena al bancone e la osservai correre da un lato all'altro del locale finché anche il mio mi raggiunse affiancandomi per massaggiare la testolina al piccolo cucciolo che si era addormentato tra le mie braccia.«Presley è in gamba.»
«Lo è...» non potei non assecondare le sue parole «...sono solo dell'idea che meriti di più che un semplice part time da cameriera. Lei deve andare a scuola!»
«Senti un po', lo zio di Summer lavora allo Stony Brook College. Non ha un granché di scelta ma se è indirizzata verso l'arte, la scrittura o il teatro, produzione di film e sceneggiature allora è quello che fa al caso suo. Non so, potrei presentartelo e Presley potrebbe candidarsi per una borsa di studio.» Mormorò. «Era la migliore nella sua classe e si è diplomata con un anno di anticipo rispetto ai suoi compagni.»
Ecco, quello non me lo ricordavo ma restai ammaliato dalle parole del ragazzo coi capelli corvino. Era un'opzione ma restavo dell'idea che Presley meritasse molto di più. Meritava un College degno delle sue capacità.
«Ne parlerò con lei e ti farò sapere.»
«Sta crescendo in fretta!» Mormorò sorridendo ed afferrando il collarino del cane in mano. Era trascorsa ormai una settimana da quando Peppermint fosse diventato parte della nostra piccola famiglia. Non ero un'amante degli animali domestici ma mi stavo comunque affezionando nonostante cagasse un po' ovunque o abbaiasse senza motivo nel bel mezzo della notte. Smettemmo perfino di fare sesso una volta perché lei si sentiva in imbarazzo, fissata dal cucciolo. «Peppermint Styles?» Aggrottò la fronte esterrefatto leggendo il nome sulla medaglietta. «Credevo si chiamasse London.»
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Agrodolce- H.S
RomanceErotico/Drammatico/Faida | [smut] A volte i fantasmi del passato riemergono in modo prepotente ed imprescindibile frantumando ogni equilibrio, ma la voglia di vendetta di Harry cede dinanzi ai primi sobbalzi del cuore ed alla passione fatale che nut...