PRESLEY's POV
«Presley, com'è andata la tua giornata?» Mi chiese gentilmente Santiago afferrando tra le mani un trancio di pizza.
«Alla grande, direi, o no Peps?» Rispose Nikki ghignando e catturando i nostri sguardi.
«A che ti riferisci di preciso?» Domandai curiosa, anche se avrei preferito non mi rivolgesse proprio la parola.
«Gira voce che te la fai con Ethan.» Sollevò un sopracciglio. «Vi hanno visto abbracciarvi stretti stretti oggi in magazzino. Quanto siete teneri!»
«Ma dai, piantala!» La rimproverò Santi. «Anche tra amici ci si abbraccia.»
«Non in quel modo!» Ribadì la ragazza, volendo a tutti i costi insinuare qualcosa mentre Harry restò in silenzio.
«In quale modo?» Chiesi. «Tu eri lì? Hai preso parte alla scena? No! Non sai nemmeno da cosa era dettato quell'abbraccio.» Sbottai esasperata dai suoi modi. Lanciai il trancio nel cartone della mia pizza e mi alzai in piedi.
«Dove vai? Non hai mangiato niente!» Ci fece notare Santiago. «Nikki sei pessima, non li reggo questi tuoi giochetti.»
Riempii un bicchiere d'acqua e me lo scolai in un batter d'occhio, finché Harry mi raggiunse. «Non vai via senza finire!» Ordinò a bassa voce. «Non hai toccato nulla.»
«Mi ha fatto passare l'appetito!» Sbottai sussurrando affinché gli altri due non potessero ascoltarci nonostante notai che Santiago le stesse rimproverando qualcosa. «Lei ce l'ha con me. Io sto impazzendo.»
«Non cadere nelle sue provocazioni. Dimostrati più matura e più intelligente.» Mi consigliò avvicinandomi alla bocca un trancio di pizza, incitandomi con uno sguardo a morderlo. «Due tranci e poi vai.»
«Uno.» Risposi addentandolo mentre scosse la testa.
«Due. Il mio era un'ordine, non un compromesso, perciò, non devi negoziare.»
«Guardalo, la sta imboccando....» la sentimmo urlare «...Santi, guardalo, è assurdo!»
«Vuoi chiudere quella cazzo di bocca?» La sgridò il riccio, perdendo le staffe. E come dargli torto?
«Chiudimela tu, baby!» Si morse il labbro mentre pensai a quanto fosse pessima. Quella ragazza era un palo nel buco del culo.
Il riccio tornò dagli altri due portando loro altre lattine di birra, mentre mi sedetti sullo sgabello dell'isola non avendo la minima voglia di stare accanto a quella ragazza così negativa ed attaccabrighe. Ed era un peccato che possedesse quella personalità così rozza, dato che fosse davvero una gran bella ragazza.
«Che c'è in quella borsa?» Chiesi curiosa notando una borsa nera appoggiata a terra tra la porta principale e l'enorme specchio da parete, accanto ad essa.
«Ah, mi ero completamente scordato!» Borbottò il ragazzo messicano, pulendosi le labbra con un fazzoletto. «C'è l'attrezzatura per fare i tatuaggi.»
«Qualcuno ha intenzione di tatuarsi?» Mormorai.
«No. Me l'ha regalata mio cugino e non so dove metterla, così l'ho portata qui.» Sorrise mentre vidi Harry scuotere la testa. «Vuoi farti un tatuaggio? Guarda che sono bravo!»
Sorrisi. Non ci avevo mai pensato fino a quel momento, ma ci feci volentieri un'idea.
«Scordatelo!» Esclamò Harry minacciando l'amico con uno sguardo prima di fare lo stesso con me . «Anche tu, scordatelo!»
«Scherzavo, cazzo!» Farfugliò Santi mentre sorrise sotto i baffi. «Beviti una camomilla o un po' di the inglese con quei cazzo di biscotti al burro, così ti dai una calmata.» Rise.
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Agrodolce- H.S
RomanceErotico/Drammatico/Faida | [smut] A volte i fantasmi del passato riemergono in modo prepotente ed imprescindibile frantumando ogni equilibrio, ma la voglia di vendetta di Harry cede dinanzi ai primi sobbalzi del cuore ed alla passione fatale che nut...