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PRESLEY'S POV

«Peps, che cosa ti turba?» Domandò Ethan aiutandomi con i pop corn e le patatine mentre riempii talmente tanto i bicchieri di Cola che la versai sul bancone non rendendomene affatto conto. «Dai, lascia...» mormorò il mio amico afferrando dei tovaglioli per asciugare quel pasticcio «...ci penso io!»

«Scusa, è solo che non ci sono molto con la testa.» E come se non bastava, avevo quell'ansia addosso che non si era decisa a lasciarmi respirare in pace nemmeno per un'istante. Afferrai il telefono per controllare per la millesima volta se lui avesse o meno letto i miei messaggi.

«Non stai diventando un po' troppo paranoica?» Mormorò il ragazzo scegliendo il termine sbagliato per definire il mio strano presentimento. «Harry sa badare a sé stesso più di chiunque altro!»

Deglutii, ma dovetti annuire. «E se sua madre fosse ritornata? E se lui fosse andato da lei per discutere della mia questione? E se riuscisse a convincerlo in qualche modo cosicché io vada a stare da lei e Owen?» Domandai tutto d'un fiato facendolo ridere...
E se io e lui fossimo davvero fratello e sorella? Merda...
«Io non voglio andare a vivere a New York, Ethan. Adesso che la nonna è morta, Harry ormai è diventato la mia famiglia, l'unica di cui io abbia davvero bisogno.» Accentuai il tono di voce facendo sì che il ragazzo ritornasse serio e desse ascolto alle mie parole. «Ho quasi diciotto anni, ho un lavoro, degli amici e riprenderò gli studi l'anno prossimo, perciò, perché dovrei andare a vivere con due sconosciuti?» Abbassai lo sguardo impedendo al mio amico di accorgersi dei miei occhi lucidi. «Perché devo dipendere da qualcuno che non mi conosce affatto e che non sa cosa sia giusto o sbagliato per me? Io qui sono felice.»

«Sai che lui non farebbe mai niente di simile, e poi, tu stessa hai più volte detto che non scorre buon sangue tra lui e sua madre, no?»

Annuii. «E se dovesse rendersi conto che la cosa migliore da fare per me fosse proprio quella ? Che io mi trasferisca da sua madre a New York...» deglutii rifiutando di accettare qualcosa di simile «...non m'importa se l'ho promesso a mia nonna e non m'importa nemmeno che Chloe glielo abbia promesso o meno.»

Accarezzò la mia schiena dolcemente. «È questo che pensi? Conosci Harry meglio di tutti noi e sai bene che non ti farebbe niente di tutto questo.» Mi rasserenò cercando di tirarmi su di morale, finché udii il mio telefono vibrare sul tavolo. «Vedi?» Sorrise notando comparire sullo schermo il nome di Harry. «Vado ad aiutare Freya con la scelta del film dato che la vedo un po' in difficoltà.» Mi fece l'occhiolino mentre afferrai l'aggeggio e corsi verso la sua camera da letto.

"Ciao!" Il cuore mi balzò in gola. "Stai bene?"

Lo sentii sorridere. "Scusa, piccola, ma avevo poca batteria e mi si è spento il cellulare. L'ho messo ora in carica..." mi lasciò intuire che fosse in auto "...sto andando a mangiare qualcosa con Bowie e poi farò rientro a Long Island. Qualcosa non va?" Chiese sorridendo, probabilmente riferendosi ai miei messaggi anche se mi sentii una stupida soprattutto quando ripensai a ciò che mi disse Ethan.

"No, qui va tutto alla grande." Mormorai felice che stesse bene. "Ero solo un po' in pensiero per te. Scusa se ti ho disturbato."

"Uhmm...." mugugnò non bevendosela affatto "...dai, dimmelo! Dimmi cos'hai!"

"Ecco, io pensavo che tua madre fosse ritornata..." farfugliai realizzando che fossi davvero scema, soprattutto quando lui scoppiò a ridere "..e , ecco..."

"Mia madre non è ancora tornata ma anche se fosse, non le permetterei mai di portarti via da me." Mi interruppe. "Mi hai sentito, Peps? Mai! Perciò, perché questo pensiero ti turba così tanto quando sai bene che non farei mai niente che anche tu non voglia. Succederà solo ed esclusivamente se sarai tu a chiedermelo, anche se in quel caso..." lo udii leccarsi le labbra "...sono tentato se giocarmi la carta della seduzione per farti cambiare idea o quella ti trattenerti con la forza!"

Agrodolce- H.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora