L'inizio

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Capitolo 1

Sognare.
Chi di noi non ha mai sognato nella vita. Sognare è forse la più bella arte che esista, ti permette di vivere quello che vuoi, di viaggiare, volare, di esprimere se stessi senza paura, giudizi o vergogne.
Io amo sognare, il mio più grande sogno è volare, l'ho sognato fin da ragazzo, volevo diventare famoso, essere qualcuno per le persone, essere ricordato, anzi voglio essere ricordato.
Adesso che ho tutto questo ancora non me ne rendo conto, è passato tutto troppo in fretta, ad agosto faccio 21 anni e mi sembra ieri quando facevo video su YouTube come un cretino.
Ho una casa a Milano, tre amici inseparabili con cui vivo ogni giorno, migliaia di fan che mi amano e il mondo sembra essere stato così generoso con me, come se avessi vinto al Superenalotto il premio più grande e non so se sto sognando o sia tutto vero.
Mentre mi perdo in questi pensieri mattutini, Lele accanto a me mi da una pacca sulla spalla e mi dice che il pranzo è pronto. In realtà non so quanto possa essere buono, la puzza di bruciato si sente in tutta la casa e Gian e Diego stanno pulendo la cucina, ma qualcosa in tavola è nel piatto e sembra avere un aspetto abbastanza decente.
"Rega ma che è sta roba" dico con fare un po' schifato.
"Gian ha cucinato la carbonara ma è attaccata alla padella ed è venuto un putiferio" dice Lele ridendo.
Guardo Gian che manda Lele a quel paese con il dito medio e infilo la forchetta in quello che sembra essere il nostro pranzo. Apparte il bruciato il sapore non é così male, passabile direi.
"Non te la prendere, si può mangiare tranquillamente".
Diego e Lele si guardano ridendo sotto i baffi e Gian mi fa un cuore con le mani che io ricambio con un sorriso.
Questa è la mia vita, una tipica giornata con la mia famiglia, perché loro ormai sono questo per me.
Ci conosciamo tutti da quasi un'anno, Lele e Diego sono migliori amici da tredici anni, e io e Gian ci siamo conosciuti a quattordici anni quando andavamo insieme all'Ara Pacis, con la stessa passione e lo stesso stile.
Nessuno di noi avrebbe mai pensato di diventare tutto questo adesso, abbiamo deciso di prendere questa casa insieme, di fare tutto insieme da dopo che abbiamo creato la Q4, nata a caso da una storia Instagram, ma non poteva essere più azzeccata per noi.
Quei quattro.
Insomma la mia vita è qui, con loro e dedicata alle mie fan, loro, i nostri video e la mia famiglia a Roma.
"Tanc vieni a fare dei tiktok" mi chiede Lele.
Con lui abbiamo creato una coppia l'abbiamo chiamata 'tankele' perché eravamo gli unici single del gruppo, quindi perché non farlo?.
Ricordo benissimo il momento in cui abbiamo deciso di mettere in scena tutto, subito ci siamo guardati e ci sono venute in mente le parole delle fan che ogni giorno ci ripetevano quanto fossimo complici e belli insieme, c'è sempre stata in realtà complicità tra di noi, siamo molto legati io e Lele, forse si nota molto, così ci siamo guardati e abbiamo detto "facciamolo" e da lì è nata la coppia, quella che adesso è la più bella di tiktok, ancora meglio dei nostri amici e le loro ragazze, siamo davvero fantastici insieme, una bella squadra, abbiamo davvero tantissime fanpage e dobbiamo sostenere questa tradizione ormai divenuta abitudine, le nostre fan non perdono occasione per richiedere video, baci o storie insieme, basta qualcosa per fargli vedere che siamo insieme e loro impazziscono e noi chi siamo per impedirglielo?
Così vado di la in camera con lui e andiamo nella nostra postazione tiktok. Scegliamo una musica e iniziamo a ballare.
Dopo infiniti tentativi lo riguardiamo
"Dai Lele fa schifo rifacciamolo" dico mentre rido.
Siamo due bambini ogni volta, ridiamo e scherziamo e alla fine esce fuori sempre la parte più idiota di noi, in altri siamo così seri che neanche ci riconosciamo, ma i tankele sono i tankele, non ci smentiamo mai.
"Eddai Tanche, quanto sei palloso" ma alla fine vinco io e lo rifacciamo.
Amo quanto siamo complici, c'è proprio armonia tra di noi, c'è anche con gli altri, ma Lele è speciale, mi capisce come nessun altro, abbiamo legato davvero tanto da quando ci conosciamo e non potrei davvero fare a meno di lui.
"Tanche guarda la tua faccia qua" mi dice facendomi notare un momento in cui io mi giro per guardarlo con un sorriso enorme.
"Che stai dicendo, era solo per il video scemo" dico per sdrammatizzare. Ultimamente non so cosa stia succedendo, ma Lele mi fa sempre notare i miei atteggiamenti 'più intimi' verso di lui, non ha ancora capito che io lo faccio solo perché siamo amici e le nostre fan vogliono vederci insieme, altrimenti la nostra "ship" non sembrerebbe reale. "Bro se sei gay puoi dirmelo eh" dice lui ridendo
"ma sei serio?" dico io un po' irritato
"Se lo fossi te lo direi, non dire stronzate". Mi alzo e me ne vado, stavolta ha superato il limite.
Ho bisogno di distrarmi un po' quindi vado di la in salotto con gli altri.
Ho voglia di fare una diretta, i miei fan sanno sempre come tirarmi su il morale, quindi prendo il telefono, apro Instagram e inizio:
"bella raga, come state?" Iniziano ad entrare un sacco di fan, ho quasi 5000 persone nella diretta e il box delle domande esplode, scorro e rispondo a qualcosa finché non iniziano ad arrivare le classiche domande su dove sia Lele, ci vogliono insieme.
Cerco di non rispondere, ma le domande crescono, così lo chiamo
"Lele vieni qua, ci vogliono".
Lui arriva, con fare disinvolto e mi abbraccia da dietro
"eccomi amore" e mi da un bacio sulla guancia.
Le fan iniziano a mandare mille commenti con scritto <vi amiamo>, <siete bellissimi>, <siete i migliori> finché non arriva la classica domanda: bacio tankele?.
Io e Lele ci guardiamo e lui spontaneamente mi bacia.
Le fan sono entusiaste e io sono felice per loro, ovviamente sono ancora arrabbiato con lui, ma lascio perdere per il momento. "Raga adesso vado, vi amo tutte, a presto" chiudo la diretta e prendo del cibo.
"Vedi che pure le fan non possono stare senza di noi?" Dice mentre mi guarda malizioso.
"Ti ho detto di finirla non sei divertente" dico mentre cerco di andarmene di la
"ma sei proprio permaloso eh, non ti si può dire nulla" mi dice ancora ridendo. Adesso sono vermante stufo, voglio andare in camera.
Lele mi segue ma io chiudo la porta.
"Bro apri dai" dice bussando
"voglio stare da solo".
Non ho voglia di stare con nessuno, sono stanco di questi continui discorsi, non ne posso più.
Voglio fare qualche tiktok, farli mi aiuta a scaricare i pensieri. Scelgo qualche canzone che mi rispecchi e mi lascio andare, libero quello che sento e piango. Non so bene perché lo stia facendo, so solo che ne sto sentendo il bisogno, mi sento offeso, confuso, mi sento incompreso, soprattutto da lui che sento come un fratello, come colui che mi ha sempre fatto da spalla e con cui sapevo di poter aprirmi in qualsiasi momento. Riguardo il video e penso che all'apparenza sembrerà uno dei tanti POV scontati, ma per me stavolta ha un significato diverso.

|| Il tuo nome sulla pelle || TankeleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora