Cosa siamo?

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Capitolo 22

Non ci sono riuscito. Non potevo più tenerlo dentro, era più forte di me, o lo dicevo o esplodevo. Lele si sveglia e si volta di scatto verso di me.
Credo di essermi tagliato le gambe da solo, penso abbia sentito tutto.
"Tanc che cosa hai detto?".
Cazzo, non volevo andasse così, avrei voluto dirglielo in un altro modo, ma adesso non ho scelta, devo andare fino in fondo.
"Lele io penso di amarti".
Lele non dice nulla, si alza e di siede guardandomi negli occhi.
Quell'uragano è tornato di nuovo a farsi spazio dentro di me e a scontrarsi con il suo, i nostri occhi sono fissi gli uni negli altri, sento che lo spazio tra di noi si fa sempre meno e che la tempesta sta di nuovo prendendo possesso di me, è tutto in subbugli e mi sento messo a nudo.
"Tanc dici sul serio?".
Ho creato un gran casino, anzi no, ho solo anticipato l'inevitabile, glie lo avrei detto sicuramente, ma avrei voluto farlo in maniera diversa, avrei aspettato del tempo, non mi sentivo pronto a farlo proprio adesso, ma avevo appena lanciato una bomba e dovevo solamente sperare che quello che aveva detto Diego fosse vero.
"Si Lele, sono serio, io ti amo. Non volevo lo scoprissi così, volevo aspettare e dirtelo diversamente, riuscire a capire se per te fosse lo stesso prima di buttarmi e rischiare di prendermi una porta in faccia. Ci ho messo tanto per rendermene conto, ma solo nel momento in cui ti stavo per perdere si è realizzato tutto e ho visto quello che dovevo fare, ho capito che eri sempre stato tu quello giusto e io ero stato solo un coglione per non averlo ammesso a me stesso e non averlo fatto capire a te che sei sempre stato con me come nessun altro.
Non mi sono mai sentito così, provo delle sensazioni così strane, ogni volta che mi sei vicino il mio corpo sembra prendere vita e quando i nostri sguardi si incontrano sento una fitta allo stomaco così forte che potrei svenire, la terra mi manca da sotto i piedi e mi sento instabile, fragile e completamente sottomesso, hai preso il controllo di me come se stessimo giocando alla play e io fossi il personaggio che hai selezionato. Quando sto con te vorrei semplicemente evadere dal resto del mondo per godermi ogni singolo istante, lasciarmi tutto alle spalle e pensare solo a noi e a scrivere insieme il nostro futuro.
Mi piaci in tutto Lele, sono completamente pazzo, mi piace come la mattina ti alzi e sbadigli strusciandoti le mani sugli occhi, mi piace quando all'improvviso mi vieni ad abbracciare mentre sto giocando, mi piace quando semplicemente te ne stai sul divano al telefono, mi piacciono i tuoi capelli sempre in disordine, mi piace guardarti mentre dormi e sembri un angioletto, mi piace quando fai i tuoi balletti e provi a insegnarmi, e credimi mi sento morire ogni volta per come ti muovi, mi piace quando ce ne stiamo solo noi seduti a parlare per ore di niente, mi piaci quando te ne vai in giro con le mie felpe come fossero tue, mi piaci quando mangi e poi lasci tutto in giro, mi piaci quando ti vedo andare in giro per casa scalzo canticchiando, mi piaci quando sei te a fare la mamma di tutti, mi piaci perché ti prendi cura di me e lo fai senza chiedere niente, mi piaci perché quando sorridi illumini tutta la stanza, mi piaci perché sei semplicemente te Lele e non potrebbe essere diversamente".
Finito tutto questo infinito discorso mi sento finalmente libero, lui invece rimane immobile e non dice una parola e forse sono davvero stato un idiota anche solo per aver pensato che ricambiasse i miei sentimenti.
"Scusami Lele, non dovevo dirti tutto questo, sono stato uno stupido" dico sedendomi sul letto.
Lui si siede accanto a me e mi prende il video con una mano per far incrociare i miei occhi con i suoi.
"Non sai da quanto tempo io stessi aspettando queste parole, le ho sognate dal primo momento che ci siamo incontrati, ma credevo non arrivassero mai. Sono innamorato di te dal primo giorno, ho sempre cercato di non fartelo scoprire perché sarebbe stato imbarazzante un tuo no, ma soprattutto avrei preferito saperti fidanzato con una ragazza anche se sarei morto dentro soffocando i miei sentimenti verso te e sapendoti al mio fianco piuttosto che rischiare di aprirmi e avere un no da parte tua perdendoti per sempre.
Credimi Tanc ti amo da morire, ti amo come mai potrei amare nessuno, sei la mia vita. Non sei te ad essere dipendente da me ma io ad esserlo da te, farei qualsiasi cosa se solo me lo chiedessi.
Da quando ti ho incontrato ho capito che non ci sarebbe stato nessun altro, la tankele per me è stata come una vera relazione, mi ci sono aggrappato con tutto me stesso, ho sfruttato ogni singolo momento per starti il più vicino possibile, poterti toccare, abbracciare o anche solo sfiorarti e ogni volta che le mie labbra per gioco toccavano le tue sentivo il mondo che crollava ai miei piedi e non c'era nessun altro posto dove volevo stare se non vicino a te.
Avrei fermato il tempo e lo avrei congelato per restare lì, solo noi e niente attorno. Dio se ti amo Tancredi, ti amo proprio da matti".
Dopo questo discorso non so se sorridere o restare immobile e aspettare che mi dica che sta scherzando, è tutto così strano e surreale che stento a crederci, le sue parole risuonano nella testa come una melodia che ascolterei per tutta la vita, ma è tutto troppo perfetto e non so se mi stesse prendendo in giro.
"Lele non mi stai prendendo per il culo vero? Non sono in vena di scherzi" dico tornando serio.
Lui piano piano si avvicina e sento il mio corpo tremare come una foglia, i nostri occhi si guardano come mai prima fino a che non si ferma a due centimentri dalla mia faccia.
Il respiro si accorcia, deglutisco a fatica e lui lo vede, cerco di indietreggiare per sfuggire a quella pressione ma lui segue i miei movimenti finché non mi ritrovo sdraiato sul letto con lui sopra di me di nuovo a due centimetri.
"Mi sembra tu abbia bisogno di una conferma".
Due secondi dopo me lo ritrovo sulle mie labbra ed è come se stessi sognando ad occhi aperti. Le nostre bocche si toccano in un bacio lento, ci assaporiamo per la prima volta, scopriamo che cosa siamo e cosa potremo essere, le nostre lingue si ascoltano, si conoscono e giocano, un po' come facciamo noi da sempre, si chiedono il permesso per stare insieme, si innamorano per la prima volta, e finalmente si sono trovate dopo tanto tempo.
Non è più il solito bacio tankele, stavolta c'è la voglia di amarsi, il volersi a tutti i costi, il trovarsi proprio dove ci siamo sempre cercati.
Ci stacchiamo e mi regala subito un sorriso, io mi mordo il labbro per quanto sia stato tremendamente bello.
"Adesso ti credo" dico continuando a fissargli le labbra che fino a poco prima sapevano di noi.
"Quindi adesso cosa siamo?" dice
"quello che siamo sempre stati ma non abbiamo mai avuto il coraggio di ammettere" dico guardandolo negli occhi "quindi sei il mio ragazzo?" Dice avvicinandosi a me
"solo se tu sei il mio" dico per poi baciarlo di nuovo.
Non credevo che sarebbe mai potuto succedere, lui che da sempre è stato la mia spalla adesso è il mio ragazzo.
Suona strano anche pronunciarlo, un noi che si era creato per gioco e che adesso è reale.
A un certo punto Lele si alza "beh facciamo un tiktok tankele? chiede.
"I video con te non li rifiuto mai" dico alzandomi e andando vicino a lui.
Il video è stupido, giochiamo tra di noi e alla fine io lo abbraccio saltandogli in collo. Mi ero completamente dimenticato che poteva fargli male la ferita, ero così preso dal momento, fortunatamente sono leggero e quando ho saltato ha solo barcollato leggermente senza farsi troppo male.
"Lele oddio ti sei fatto male? Sono uno stupido scusami non volevo".
Lui scoppia a ridere
"Tanc tranquillo, non è successo nulla, so di essere irresistibile da far perdere la testa".
Gli do una pacca sulla spalla e faccio il finto offeso, così lui si avvicina, mi prende il viso tra le mani e mi bacia di nuovo. Non credo che ci farò mai l'abitudine, sembra di stare veramente dentro un sogno. Guardiamo il video e nonostante l'inconveniente è venuto bene, non si vede neanche la parte in cui barcolla perché il video si stacca prima.
Sono follemente innamorato di questo ragazzo e sono pronto a giurare che sarà il casino più bello e grande della mia vita.
"Che ne dici, lo andiamo a dire ai ragazzi?" Dico all'improvviso.
Lui mi guarda e mi prende la mano.
"Solo se credi che sia davvero il momento di farlo" dice rassicurandomi.
"Quando gli ho raccontato che mi piacevi sembravano d'accordo, mi avevano consigliato loro di far passare qualche giorno e poi dirtelo, anche se ho un po' anticipato le cose non volendo" dico alzando gli occhi al cielo e iniziando a ridere.
"Bene, allora facciamolo, glie lo diciamo adesso, il destino ha voluto che succedesse prima e noi faremo tutto prima" dice sempre con il suo modo di fare calmo e rassicurante.
Andiamo di la e i ragazzi ci guardano.
Mi volto verso Lele, lui mi sorride e mi prende la mano, poi guardo di nuovo i ragazzi "rega dobbiamo dirvi una cosa".
Vedo Gian e Diego che si guardano e già credo abbiano capito, si vede da come cercano di rimanere seri ma in realtà vorrebbero ridere
"Io e Lele ci siamo fidanzati, alla fine glie l'ho detto, non ce la facevo più a tenermelo dentro".
Loro ci guardano.
"Finalmente vi vedo entrambi felici, non vedevo l'ora di vedervi insieme, da dopo che Tanc ce lo ha detto aspettavo solo il momento in cui ce lo avreste detto" dice Diego.
"Anche io sono davvero contento per voi, quando due persone si amano è giusto che stiano insieme al di là di tutto" dice Gian.
Guardo di nuovo Lele e lui fa lo stesso con me, ci baciamo e vediamo Gian e Diego sorridere.
La nostra è una famiglia, questo vuol dire essere amici, sostenerci sempre, nel bene e nel male, siamo quattro ragazzi che insieme ci siamo tirati su e siamo arrivati dove siamo grazie a noi stessi, ma sempre aiutandoci quando serviva, e anche adesso loro ci sono per noi, i Q4 restano, al di là di tutto.

|| Il tuo nome sulla pelle || TankeleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora