Sbandata

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"Mi sembrava avessi detto di aver fame" dice Lele richiamandomi dai miei pensieri "si infatti adesso mangio, stavo solo pensando" dico prendendo la forchetta per mangiare la pasta che Lele ha preparato "Tanche sei sicuro che hai tutto sotto controllo?" Dice guardandomi con i suoi occhi che mi scrutano affondo "si Lele tranquillo, oggi si sistemerà tutto". Mangiamo in silenzio, ormai è quello che sia crea praticamente ogni volta che rimaniamo soli e uno dei due ha la testa altrove finché non veniamo interrotti dal suono del telefono di Lele, è Diego "bro come stai?" Chiede Lele mettendo il vivavoce "abbastanza a pezzi, io e Elisa abbiamo rotto". Io e Lele ci guardiamo per un secondo, incatena lo sguardo nel mio con una luce strana, non sono i suoi occhi di sempre, quelli che sorridono o mi dicono che mi amano, quelli hanno paura, sono quasi spenti e terrorizzati, poi improvvisamente abbassa lo sguardo e lo riporta sul telefono "mi dispiace". Conosco ogni sfumatura della sua voce, non bene quanto Diego nonostante si conoscano da anni, quello non era un mi dispiace a lui era un mi dispiace a noi, come se pensasse che tutto questo sia solo il procinto della fine "non esserlo, le cose non andavano più e abbiamo deciso di comune accordo di finirla, era la scelta migliore per entrambi, domani torno e ne parliamo meglio, tu e Tanc come va?". Improvvisamente cala il silenzio e di nuovo i suoi occhi si puntano nei miei, credo si aspetti una risposta da me, un segno, un gesto, qualsiasi movimento, ma l'unica cosa che riesco a fare è distogliere lo sguardo dal suo che mi sta bruciando come il fuoco "ci hanno fotografato in un ristorante mentre ci tenevamo la mano ed è successo un po' di casino, ma Tancredi ha detto di aver tutto sotto controllo e sa come smentire la cosa". La sua freddezza mi arriva come un pugno nello stomaco ben assestato, ma cosa mi devo aspettare dopo averlo lasciato da solo quando aveva bisogno di me, di nuovo "voi due non riuscite proprio a stare lontani dai casini eh" dice abbozzando un risata "comunque tranquilli, non appena si saprà della mia rottura con Elisa avremo tutti gli occhi addosso e avrete un po' di pace, sfruttatelo bene, adesso vado che devo finire di sistemare alcune cose, ci vediamo domani" dice prima di attaccare. Ricade di nuovo il silenzio, peggiore del precedente, il silenzio che tanto amo inizio quasi a odiarlo, fa più paura delle mie paure. Lo vedo alzarsi e prendere il suo piatto ancora pieno e portarlo verso il lavandino della cucina "Lele" dico quasi in un sussurro ma lui non risponde, posa il piatto e va in salone a sedersi sul divano. Lo seguo e mi siedo vicino a lui "Scusa". Si volta verso di me "non serve che chiedi scusa, c'è solo da risolvere la questione e basta". Di nuovo quella freddezza che mi raggela il sangue, a volte penso di non conoscerlo così bene come penso, è una delle persone più dolci e sensibili che conosca, ha bisogno di continue conferme perché è sempre insicuro, se ti ama lo fa incondizionatamente, senza pensare ai se e i ma, lo fa perché per lui è la cosa più naturale del mondo, è la sua indole, il suo esserci, ma poi ci sono questi momenti in cui diventa completamente un altro, freddo, distaccato e ti chiedi se quello che ti sta accanto sia lui o una sua fotocopia sbagliata. Cerco di avvicinarmi e toccargli un braccio ma il tempo di alzare la mano che già si scansa e si alza "perché fai così?" gli chiedo disperato "hai anche il coraggio di chiedermelo? Hai una bella faccia tosta Tancredi". Quel nome mi arriva dritto in faccia come una porta sbattuta così forte da farti cadere a terra, è la seconda volta che mi chiama per nome intero e se lo fa è perché davvero sta male ed è arrabbiato "Lele ti ho detto di stare tranquillo e che risolverò la cosa, devi solo fidarti di me" dico andando verso di lui che mi da le spalle "ma come faccio a fidarmi di te se neanche vuoi dirmi che cosa hai in mente? Mi escludi completamente dalla tua vita e preferisci Valerio per risolvere i nostri problemi con la scusa della credibilità, come pretendi che io mi fidi di te?". Era sempre quello il punto, io che lo escludevo fuori dalla mia vita, dalla nostra vita, preferivo fare tutto da solo e prendermi la merda per lasciare lui fuori, lui che è buono e non merita questo, non merita di stare al centro di tutto il casino mediatico in cui finiremo e che non gli appartiene, ma se vuole esserci oggi nella diretta lo accontenterò, tanto ne starà fuori comunque, il suo nome ne uscire pulito e solo il mio sarà di nuovo al centro delle chiacchiere intenti a scoprire chi è quella fatidica ragazza che sta conquistando il mio cuore "ci sarai anche te e lo faremo insieme" dico prendendogli il viso tra le mani "hai ragione non posso lasciarti fuori da tutto questo, ci siamo dentro insieme e ne dobbiamo uscire insieme, come abbiamo sempre fatto, ma Valerio credimi che ci serve, tra poco sarà qui e finirà tutto". Lo sento rilassarsi sotto il mio tocco e lentamente mi avvicino per poggiare la mia fronte contro la sua, quel gesto che più ci lega e riesce a calmarci entrambi "ti prego fidati di me, ti prego Lele, ti prego". Quelle parole glie le sussurro una da una, piano, voglio che le senta imprimersi dentro di lui nel disperato tentativo di non farlo crollare e non crollare con lui "okay" mi dice a voce spezzata e subito lo bacio, ho così bisogno di sentirlo mio. È un bacio così disperato che entrambi ci aggrappiamo l'uno al corpo dell'altro facendo presa io dietro al suo collo e lui sulla mia schiena. Ci stiamo assaporando ogni centimetro, come se fosse l'ultima volta, come se quello fosse un tentativo di dimostrarsi per l'ennesima volta che noi siamo tanto e possiamo darci tanto. Ci stacchiamo per riprendere fiato, di nuovo occhi contro occhi entrambi lucidi e affamati del bacio appena dato e di nuovo appoggio la mia fronte contro la sua senza dire nulla, mi basta averlo li di fronte a me a regolare il suo respiro con il mio. Poco dopo suona il campanello e vado verso la porta per aprire "entra" dico a Valerio che diversamente dal solito non fa battute, si limita a seguire il mio invito e sedersi sul divano lanciando un occhiata e un sorriso di comprensione a Lele che intanto va verso il bagno "ci sarà che lui con noi, te segui il piano e non farne parola con lui" dico sottovoce per evitare che mi senta e lui annuisce "hai pensato a quello che ti ho scritto? Guarda come sei ridotto, a dare spiegazioni per qualcosa di assurdo mentre dovresti goderti una vera relazione". Mi volto verso di lui "ti ho detto che sto con Lele" dico serio. Lui ride "andiamo Tanc se fossi stato davvero innamorato di lui non avresti scritto sotto i suoi video 'pagherei per essere io la tua la tua crush' o 'ti amo follemente' ". Mi alzo e vado verso il tavolo e tolgo il mio piatto che ancora era rimasto lì "avevo litigato con Lele" dico cercando di chiudere il discorso "Tanc lo sai meglio di me che non è solo questo il motivo, non basta un semplice litigio a farti scrivere certe cose, a te lei piace" dice seguendomi "Valerio smettila di insinuare cose che non esistono" dico di nuovo evitandolo e tornando in salone "se non avessi ragione non saresti così agitato e la smetteresti di guardare continuamente l'entrata del salone per vedere se arriva Lele". Era così dannatamente evidente che stessi fissando l'entrata per paura che sentisse tutto? "cazzo" dico sedendomi sul divano con le mani tra i capelli "Tanc calmati, andrà tutto bene, adesso sistemeremo questa cosa e poi ne riparleremo con calma e capiremo cosa fare con Lele okay?". Sento la porta del bagno aprirsi e la figura di Lele spuntare fuori, c'è qualcosa che non va in lui. Ci alziamo e andiamo verso la camera, prima di entrare cerco di fermarlo ma non mi da il tempo che già si è seduto sul letto vicino a Valerio. Mi siedo anche io accanto a Lele e gli prendo la mano, ma lui la toglie immediatamente "stai bene?" Gli chiedo preoccupato ma lui neanche mi risponde "rega siete pronti?" Chiede Vale interrompendo quel momento. Guardo Lele che rimane immobile, passo il mio telefono a Vale che lo posiziona al centro del ring light e poi faccio partire la diretta "bella a tutti rega, che si dice?". Subito i commenti non fanno altro che parlare di me e Lele chiedendoci di baciarci e il famoso limone visto che adesso è evidente che stiamo insieme. Sto per dire qualcosa ma Lele mi precede "non ci sarà nessun bacio ne limone tankele perché io e Tancredi non stiamo insieme, non siamo gay, le foto che avete visto non provano nulla". Lo guardo attraverso lo schermo e noto nel suo sguardo la convinzione di quelle parole che pronunciate non sono come quelle che ho sentito mille volte nella mia testa, ma pesano e fanno più male del previsto, soprattutto dette da lui. Leggo anche i commenti in cui dicono di non crederci e che non riusciamo a fingere perché si vede troppo che ci amiamo così mi faccio coraggio e prendo parola "Lele ha ragione, non stiamo insieme e non lo faremo mai, ci vogliamo bene, abbiamo creato la coppia perché ci piace divertirci e farvi divertire, nulla di più di tutto questo e ci tenevamo a metterlo in chiaro visto che abbiamo iniziato a vedere in giro notizie su possibili relazioni insistenti". Ho cercato per tutto il tempo che dicevo quelle parole una risposta in lui che non è arrivata, è stato tutto il tempo a testa bassa, ogni tanto la alzava per sistemarsi i capelli e poi tornare a guardare le sue scarpe. Non so cosa stia passando nella sua testa ma non è certo questo l'atteggiamento che speravo di avere da lui, mi immaginavo di trovare sicurezza reciproca negli sguardi dell'altro, di potergli stringere la mano per tutto il tempo, tanto nell'inquadratura non si sarebbe visto e soprattutto mi aspettavo meno distacco nelle sue parole. "Bro metti un po' di musica" dice Vale e io ne approfitto per mettere in atto il piano. Sapevo che a Peia, o meglio Martina, piacesse Machine Gunn Kelly, mi ero informato guardando i suoi video e seguendo il suo profilo Instagram, una musica che prima di quel momento avevo sentito ma non avevo mai messo nelle mie dirette "ma questa musica? Non l'hai mai messa" chiede Vale seriamente sorpreso "piace alla mia pischella". Quelle parole dette davanti a Lele bruciano la gola e mi lasciano un attimo confuso. Osservo lui dallo schermo che non si è mosso di nuovo di un centimetro quando mi sarei aspettato non dico una scenata, ma quantomeno il suo sguardo contro il mio che invece non è arrivato "da quanto hai la pischella e non me lo dici brutto coglione" dice Valerio capendo che il piano era iniziato "in realtà non ce l'ho, sono io che gli sto sotto e lei che non mi fila". È la verità, ma l'ho detto soprattutto per sperare che stavolta i suoi occhi potessi vederli anche solo un secondo e così succede, alza la testa un secondo per fissare lo schermo e lo vedo, il suo sguardo che non incontra il mio, poi si alza "rega io vado ad allenarmi, vi amo" e esca dalla stanza. Mi si blocca il respiro e il cuore si ferma per un attimo, finché non sento Valerio darmi un pugno sulla gamba senza farsi vedere per farmi riprendere. Leggo i commenti e la maggior parte chiedono chi sia la famosa ragazza di cui parlo, qualcuno che aveva visto i miei commenti sotto i suoi video inizia a scrivere il suo nome, altri invece vedono l'ovvio, ovvero che Lele se ne è andato perché infastidito dalle mie parole e che io mi sono solo coperto il culo, come sto facendo ormai da più di un mese "bro mi sa che hanno capito" dice Vale ridendo indicando i commenti che parlavano di lei "era inevitabile" dico fingendo un sorriso. Continuiamo un'altro po' la diretta con qualche altra canzone, qualche hai mai e qualche bombi o passi e poi chiudiamo "sei stato forte" dice Vale poggiando una mano sulla mia spalla "si ma adesso devo andare da lui" dico alzandomi e uscendo dalla stanza per andare da Lele. Lo trovo di la, in salotto che fa le flessioni e appena mi vede si ferma e fa per andare in cucina ma io lo blocco per un polso "Lele che sta succedendo, quando hai detto quelle parole ho visto che non le hai dette fingendo". Lui si libera con uno strattone dalla mia presa e finalmente mi guarda, quello sguardo che ho visto quando parlava al telefono con Diego, quello spento e completamente vuoto "perché era la verità, noi non stiamo insieme, almeno non più". Mi lascia lì e se ne va in cucina, lo seguo e di nuovo lo prendo per un braccio facendolo voltare verso di me "che stai dicendo Lele". Stavolta non mi guarda "ho sentito tutto prima della diretta, quando parlavi con Valerio, non sono la cosa migliore per te" dice voltandosi di nuovo e allontanandosi da me "ei Lele fermati, non è quello che penso io ma quello che pensa Vale" dico cercando di fargli guardare i miei occhi "Tancredi davvero va bene così, non insistere oltre" dice tornando in salotto dove Valerio era appena entrato "Vale ti prego digli anche tu che quello che ha sentito quando parlavamo non era quello che pensavo io ma quello che pensavi te" dico implorandolo "è vero, Tanc in realtà ha ripetuto più volte di stare con te, forse non hai sentito quella parte" dice Vale guardando Lele "mi basta il fatto che non sia la prima volta che ne parlate per capire che mi state mentendo" dice andando a sedersi sul divano. Gli vado dietro e mi inginocchio avanti a lui "Lele ti scongiuro ascoltami, io ti amo" lui mi guarda "fammi vedere cosa vi siete detti per messaggio l'altra volta" dice serio. Mi blocco un secondo e poi guardo velocemente Valerio "Lele non ha importanza quello che ci siamo detti l'altra volta, conta che Tanc ti ama" dice cercando di salvare la situazione "ho detto fammi vedere che cosa vi siete detti" dice urlandomi contro. Guardo di nuovo Valerio e poi prendo il telefono per cercare la chat con lui e poi glie lo porgo. Lo prende e inizia a scorrere i messaggi, io lo osservo alternando lo sguardo tra lui e Vale che cammina freneticamente per la stanza. I due minuti più interminabili della mia vita interrotti soltanto dai suoi occhi lucidi che mi si schiantano addosso e mi guardano perforandomi la pelle "Lele io" faccio per spiegargli ma lui mi ferma "zitto, non dire una sola parola" dice prima che le lacrime inizino a scendergli sulle guance "sapevo che sarebbe finita, nessuno si è mai interessato a me sul serio per troppo tempo, ma sapere che per te sono stato soltanto una sbandata per farti capire come stanno le cose credimi, fa più male di qualsiasi altra cosa, e non dire che per te non è così e che sono parole dette da Valerio perché se non le pensavi avresti scritto qualcosa, invece ti sei limitato a non rispondere perché neanche tu sai realmente che cosa vuoi nella vita, ma io al contrario di te so che cosa voglio e di certo non voglio essere per te la pedina per scoprirlo, quindi finiamola una volta per tutte, ci limiteremo a convivere nella stessa casa come persone civili, faremo gli eventi e quello che c'è da fare insieme e porteremo avanti la finta della coppia solo ed esclusivamente per le fan, come sarebbe sempre dovuto essere, per il resto fai conto che io neanche esista nella tua vita". E detto questo si alza e se ne va in camera di Diego e Gian, che credo tornerà presto ad essere camera sua. Guardo Vale e sento che le lacrime hanno iniziato a rigarmi il viso prima ancora che io avessi detto una parola, lui si siede accanto a me e mi abbraccia. Ho fatto per l'ennesima volta una cazzata, mi aveva perdonato di essere stato con Giulia e io dovevo approfittarne per fare di meglio, per ricostruire il nostro noi, non per metterci definitivamente la parola fine "che cazzo ho fatto Valerio, che cazzo ho fatto".

***SPAZIO ME***

Il capitolo non è corretto.
Ho cercato di aggiornare prima, ma in questi giorni non sono stata molto bene, però adesso eccolo qui, ho cercato di farlo anche un po' più lungo così da farmi perdonare, anche se per come si sta evolvendo la storia non sembra andare bene tra i nostri innamorati. Come potresti vedere si sta insinuando questa nuova figura nelle loro vite come sta accadendo nella realtà, come la affronteranno? Intanto scrivete cosa per date della storia nei commenti.
La vostra Deb sempre con voi☀️

|| Il tuo nome sulla pelle || TankeleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora