Ti prego fammi tuo

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Vado verso di lui, non riesco a resistere, quel gesto mi manda completamente fuori di testa ogni singola volta. Ci baciamo come se fosse l'ultima cosa da fare, come se fosse l'unica cosa che ci tiene in vita, ci assaporiamo, ci esploriamo, ci lasciamo travolgere dalle emozioni.
È un bacio prima dolce, di quelli che si danno i bambini, poi diventa sempre più intenso, sempre più desideroso di averci, ci lasciamo completamente trasportare e siamo solo io e lui, il resto del mondo scompare, fluttuiamo nel nostro piccolo universo incompreso tra mille righe confuse che io e lui sappiamo leggere benissimo e che agli occhi degli altri sembra solo un grande casino. Noi siamo un grande casino, il più grande mai visto, ci scontriamo e ci lasciamo, ci rincorriamo e ci torniamo a prendere, ci urliamo contro che ci odiamo e poi facciamo l'amore per dirci quanto in realtà questo sia solo il nostro modo di amarci.
Ci stacchiamo e riprendiamo fiato, siamo occhi contro occhi, gli unici che non smetterò mai di desiderare così tanto. Mi prende per la maglia e mi tira verso di se portandomi verso il letto per poi stendermi e adagiarsi sopra di me. Sento il cuore uscirmi dal petto e un milione di emozioni che fanno a cazzotti, il suo corpo che fa pressione sul mio prendendosi ogni spazio libero del mio lasciandomi brividi ovunque, ogni tocco una scossa che ne genera altre mille, ogni respiro un sussulto e ogni sguardo un fuco che si accende. I suoi occhi bruciano di desidero e miei altrettanto, è tutto così rapido che solo dopo pochi secondi ci troviamo pelle contro pelle senza vestiti con solo i battiti dei nostri cuori che si uniscono e il suo profumo che mi fa perdere il controllo "mi mandi fuori di testa" dice spezzando un gemito nella mia bocca.
Riprendiamo a baciarci e stavolta con più foga, più voglia di averci, scende lentamente su ogni centimetro di pelle libera lasciando segni al suo passaggio, quei segni che io amo perché sanno di proprietà e ne traccia i contorni con le dita soffici e delicate fino a posarsi sui fianchi e portare la bocca alla mia intimità per prenderla lentamente e farla sua con movimenti delicati e decisi. Il mio corpo si lascia completamente andare e sottomettere al suo comando, vibra e si contrae senza che possa controllarlo, una mano scende tra i suoi ricci stringendoli per dirgli che mi piace, che voglio che continui, che questo è quello che lui riesce a farmi, che è il potere che ha su di me.
Alza gli occhi e li punta dritti nei miei mandandomi una scarica di adrenalina ovunque.
"Sei così bello Tanche".
Intensifica i movimenti continuando a mantenere il contatto visivo, il piacere mi travolge, lascio cadere la testa all'indietro portando la mani a stringere il tessuto morbido delle lenzuola ai lati del corpo e mi faccio travolgere dalle sensazioni, dalle sue mani che continuano ad accarezzare la mia pelle estasiato, rapito, completamente offuscato da quello che lui può darmi in un solo gesto. Lo tiro verso di me prima della fine, faccio scrontrare di nuovo le nostre labbra e assaporo di nuovo il suo sapore che adesso sa di noi, del vero noi, il più intimo.
Inverto le posizioni e prendo il controllo del suo corpo, bacio la sua pelle dolce di bagnoschiuma e il profumo di muschio mi inebria la mente, lascio che i polpastrelli tocchino ogni parte accessibile del suo petto e delle braccia.
Con la mano arrivo alla sua intimità, sfioro la pelle e il suo respiro si spezza
"Non mi stancherò mai di te".
Inizio a muovermi lentamente e gemito trattenuto esce dalla sua bocca coperto subito dalle mie labbra sulle sue, le sue mani stringono la mia schiena e i respiri si confondono, con le unghie graffia la mia pelle e nostri corpi si contraggono all'unisono.
"Tancredi ti prego fammi tuo".
La sua voce esce quasi in un sussurro, un grido disperato di un'anima persa che vuole ritrovarsi accanto a quella della persona che ama, lo guardò negli occhi e gli sorrido lasciandogli un ultimo bacio, lascio andare la sua intimità e il suo respiro si schianta sulla mia bocca, porto le mie mani alle sue e le intreccio sopra la sua testa e prendo di nuovo a baciargli la pelle candida.
Il suo corpo si modella sotto il mio, le sue gambe tremano mentre lascio baci bagnati sempre più vicini alla sua apertura e i suoi ansiti aumentano.
Allungo una mano per arrivare al cassetto e recupero preservativi e il lubrificante, il suo sguardo segue ogni mio movimento sorridendo.
Apro la bottiglietta e mi cospargo le dita avvicinandomi nuovamente a lui.
"Mi fai impazzire".
Lo bacio di nuovo accarezzando la pelle tra le sue gambe, porto le dita alla sua entrata e guardandolo negli occhi spingo lentamente dentro di lui.
una spinta decisa entro dentro di lui. Le sue cosce si irrigidiscono e la testa cade all'indietro sul cuscino seguita da un gemito basso, l'aria della stanza si fa sempre più ovattata e le sue braccia si stringono attorno al mio collo.
"Sei bellissimo così".
Porto anche le altre dita dentro di lui e il suo corpo si rilassa sempre di più iniziando a reagire ogni volta che le mie dita affondano sempre di più.
"Sono pronto".
Il respiro si spezza quando entro davvero dentro di lui, le sue gambe avvolgono la mia schiena, i suoi occhi si chiudono e tutto si ferma mentre aspetto che lui si abitui alla mia presenza.
Quando riapre gli occhi e le sue iridi lucide incontrano le mie e annuisce inizio a muovermi dentro di lui lentamente godendomi la sensazione del suo corpo che mi avvolge completamente rendendo uno proprio ta dell'altro, i suoi gemiti a mezza voce sono sussurrati al mio orecchio mentre mi chino a lasciare baci ovunque sul suo corpo.
"Ti amo così tanto".
Le sue mani stringono la mia pelle, le mie accarezzano il suo viso, i corpi di entrambi ricoperti di sudore che continuano a scontrarsi.
Stiamo facendo l'amore, stiamo lasciando il mondo fuori per concederci qualcosa di semplice ma che dentro di se racchiude tutto quello che siamo senza se e senza ma, c'è la mia paura di perderlo in ogni spinta sempre più forte che lo costringe a tenersi ancora più stretto al mio corpo cingendomi le gambe alla schiena con sempre più veemenza, le sue mani che affondano le unghie sulle mie spalle per dirmi che lui non se ne va e che sono il suo unico appiglio, la sua ricerca disperata delle mie labbra per raccontarmi e dedicarmi tutto l'amore che non ci siamo ancora detti perché troppo presi dalle insicurezze, il suo corpo che si muove sotto il mio incontrando le mie spinta regalandomi ogni singolo gemito finché con mosse ancora più decise non vengo dentro di lui e mi accascio sul suo petto lasciandogli baci dolci e pieni d'amore "sei così tanto" dico ormai sfinito. A quelle parole lui sorride e mi bacia di nuovo, il suo corpo adesso sopra il mio.
"Lele voglio sentirti dentro di me".
I suoi occhi brillano sotto la luce della finestra e diventando ancora più luminosi, mi accarezza una guancia con il palmo della mano e poggia la sua fronte sulla mia.
"Sei sicuro?".
Annuisco e gli prendo la mano intrecciandola alla sua, con l'altra lo sento armeggiare con il lubrificante per poi cospargerselo sulle dita.
"Dimmi se ti da fastidio che mi fermo".
Annuisco e lascio che la sua mano si avvicini sempre di più, le cosce si allargano per permettere al suo corpo di poggiarsi su di me.
Un fastidio iniziale mi fa rilasciare un lungo sospiro a cui Lele rimedia lasciandomi un tenero bacio sulla pancia e con la mano libera mi accarezza la spalla.
Mi sorride e continua a lasciarmi baci mentre porta anche le altre dita dentro di me e inizia a spingere più a fondo, il corpo vibra e gemo andando incontro alle sue spinte con i fianchi.
"Lele sono pronto".
Mi lascia un ultimo bacio a fior di labbra e lentamente dopo essersi messo la protezione entra dentro di me.
Porto le mani sulle sue spalle e lascio andare la testa sul cuscino, lui mi accarezza la guancia e mi bacia la fronte aspettando che gli dia un un segno.
Quando i nostri occhi si incontrano di nuovo e gli sorrido inizia a muoversi, le sue spinte sono delicate, ricche di tutto il suo essere semplicementre dolce e comprensivo, dannatamente bello e perfetto nelle sue imperfezioni.
Mi lascio andare alle sue carezze, ai suoi sussurri, mi godo ogni instante, ogni sua spinta un'altra scossa che invade il corpo dalla testa ai piedi che si intensifica sempre di più quando la sua mano prende la mia intimità per muoverla a tempo con le sue spinte.
È come stare in paradiso stando con i piedi per terra, lui si prende ogni parte di me e la fa sua come nessun altro, corpi che si fondono e si vogliono fino all'ultimo respiro, è il veleno più potente che ti annienta e allo stesso tempo l'antidoto che riesce a curare ogni ferita, ogni parte di me sbagliata, ogni cicatrice anche quella più nascosta. Il suo tocco è leggero, è come una carezza sulla mia pelle che culla i miei gemiti, ogni bacio che lascia sulla pelle una promessa, ogni sguardo un incisione sul cuore.
Porto di nuovo le mie mani tra i suoi capelli per far scontrare le nostre labbra e soffocare quel piacere con lui, i respiri che si uniscono e le labbra che si uniscono forti e decise fino all'anima, a fargli sentire quello che lui è per me, quello che riesce a farmi solo guardandomi, quello che voglio condividere solo avendolo al mio fianco, lui continua a muoversi più a fondo e mi stringe, sta per venire, lo sento da come il suo corpo si irrigidisce intensificando i movimenti e i suoi gemiti si strozzano con i miei. Si lascia andare alle ultime spinte e poi crolla sul mio petto solleticandomi il collo con i capelli.
Rimaniamo entrambi fermi, il suo corpo ancora sul mio entrambi sudati e accaldati, nella stanza riecheggiano solo i nostri respiri affannati e tutto l'amore che è esploso, tutto ormai parla di noi, ogni parte di me ha il suo sapore, ogni parte di lui sa di me, ci stiamo insinuando nella vita dell'altro senza chiedere nessun permesso, lo facciamo solo perché entrambi ne abbiamo bisogno.
Il mio cuore ancora corre come un treno, la tua testa ne ascolta ogni battito e le sue mani sfiorano di nuovo il mio petto nudo accarezzandone le forme con i polpastrelli. Si volta e ci guardiamo, i suoi occhi sono stanchi ma pieni di luce, il suo sorriso è la visione più bella che ci possa essere "non ti avevo mai desiderato così tanto" dice a mezza voce, come se quelle parole gli bruciassero in gola.
Gli accarezzo il viso passando le dita sulle sue labbra gonfie e pronte di nuovo ad assaporare le mie "stavolta è stato diverso anche per me" dico guardandolo chiudere gli occhi sotto il mio tocco. Non so ancora spiegare cosa sia successo, so soltanto che abbiamo fatto l'amore come mai prima d'ora, il modo in cui avevo bisogno di sentirmi sui che prevaleva su ogni altro istinto, c'era qualcosa in più, ci siamo talmente desiderati che non ci siamo controllati, ognuno di noi ha qualcosa dell'altro inciso sulla pelle, ci siamo voluti possedere come a voler dimostrare al mondo intero che non saremo mai di nessun altro, che non potrà mai qualcun altro fare quello che abbiamo appena successo facendoci sentire così vivi, che quello che siamo noi è ineguagliabile e anche solo provarci rende fallimentare l'impresa "spero tu abbia capito quanto tu sia importante per me" dice.
Semplicemente lo bacio, senza dire niente, ogni parola sminuirebbe tutto quello che siamo stati fino a poco prima perché non sarebbe abbastanza da rendere l'idea della grandezza di quello che c'è tra di noi. Ci stacchiamo e sorrido, un sorriso che vuol dire che lo amo, perché lo amo così tanto da rendermi ridicolo pensando che sia geloso di qualsiasi persona non sia io, lo amo perché mi rende meno sbagliato, lo amo perché mi fa sentire vivo, lo amo perché ama i miei difetti e li rende dei pregi, lo amo perché solo guardandomi mette a nudo la mia anima e ne ricompone i pezzi rotti uno dopo l'altro, lo amo perché la sua sola vicinanza mi migliora la giornata, lo amo perché i suoi sorrisi sono il mio ossigeno, lo amo perché la voglia di viverlo è ogni giorno sempre più grande, lo amo perché semplicemente è Lele, e nessun altro può essere lui o tentare di esserlo, perché anche tra miliardi e miliardi di persone riconoscerei sempre e solo quelle sue pozze marroni, le uniche con cui sono in grado di fare conversazioni infinite soltanto facendole scontrare con le mie, le uniche che in mezzo a tutta la merda che c'è intorno mi fanno sentire protetto e amato "sei uno stronzo Tanche, ma ti giuro che una vita senza te io non la voglio" dice tornando ad appoggiare la sua testa sul mio petto "ti amo" dico senza troppi giri di parole "ti amo anch'io".

|| Il tuo nome sulla pelle || TankeleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora