Capitolo 5
Ho passato la notte a dormire con Lele. Ho sentito che ne aveva bisogno e anche se non voleva alla fine ha ceduto e mi ha lasciato stare con lui.
Voglio fargli capire quanto per me lui è importante, non glie lo dimostro spesso, direi mai, ma un modo semplice potrebbe essere un video insieme.
"Le vieni qua, facciamo un tiktok speciale" dico mentre lui si sta vestendo "non mi va molto, possiamo fare un'altra volta?" dice evitandomi
"no, non accetto un no come risposta, adesso vieni qui e facciamo un video per le nostre fan e in più ho bisogno di te".
Mi fa un piccolo sorriso e si avvicina a me, prendo il suo telefono, scelgo una musica e iniziamo.
È proprio bello, lo riguardiamo più volte e vedo lui sorridere.
Finalmente, forse piano piano riuscirò a farlo stare meglio.
Non è tanto il video ad essere importante quanto quello che lui è per me è spero che quel video abbia reso l'idea. Oggi arriverà Valerio, è un po' che non lo vediamo e spero che avere anche lui in casa possa far distrarre Lele dai suoi pensieri.
Andiamo in cucina e insieme prepariamo il pranzo, di solito lo facciamo a coppie e oggi tocca a me e Lele. Facciamo la pasta al pomodoro, giusto per fare presto, mentre Gian e Diego finiscono la loro solita partita alla play. Mangiamo e ci mettiamo sul divano a cazzeggiare. Scrivo a Ginevra, ho voglia di vederla, stavolta spero da soli.
<ei oggi sei libera?>
Poco dopo mi risponde
<certo>
Sorrido spontaneamente
<ci vediamo alle 16.00 al parco di ieri>
Chiedo
<Perfetto>
mi scrive due minuti dopo.
Suonano al campanello, sicuramente è Valerio. Apro e subito si fionda in casa urlando "raga mi siete mancati". Lo abbracciamo e io ne approfitto subito per fare due chiacchiere con lui, abbiamo tanto di cui parlare. Valerio per me è una persona importante, un migliore amico, anche lui un fratello, e voglio parlargli di Ginevra. Quando si tratta di ragazze lui è il mio confidente, lo è sempre stato, capisce me meglio di chiunque e soprattutto sa consigliarmi "Bro ti do una notizia" dico entrando nella camera "Dimmi tutto" mi dice mentre ci sediamo sul letto "mi sto sentendo con una ragazza, credo proprio che mi piaccia davvero". Lui mi guarda sorridendo "fratello è fantastico sono davvero felice per te" dice per poi abbracciarmi "grazie bro, oggi la vedo, non so come comportarmi, per la prima volta mi sento bene con lei, non voglio rovinare tutto". Lui mi da una pacca sulla spalla "Tanc ci conosciamo da un sacco di tempo e non ti ho mai visto così felice, sii te stesso, se è la ragazza giusta non scapperà". Ed è vero, devo solo lasciarmi andare e vivermi il momento, sono felice e voglio continuare ad esserlo. "Grazie Vale, ti voglio bene" gli dico abbracciandolo di nuovo.
Guardo l'ora, si sono fatte già le 15,30 e devo andare, altrimenti farò tardi al mio appuntamento. Mi vesto di fretta e prima di uscire saluto gli altri "ragazzi io esco". "Dove vai?" Mi chiede Lele "esco con Ginevra". Di nuovo lo vedo, il suo sguardo cambiare e farsi serio. "Divertiti" mi dice a mezza voce fingendo un sorriso. Ricambio il sorriso, mi sarei dovuto fermare a chiedergli cosa gli prendesse, ma per una volta voglio pensare a me stesso e al mio bene quindi lascio perdere ed esco. Vado alla metro e in un quarto d'ora sono in centro, vado al parco e mi siedo sulla panchina ad aspettarla. Dopo poco arriva ed è bellissima, i suoi capelli castano scuro sono lisci, sempre truccata leggera e oggi indossa un felpa con sopra un giubbotto e un leggings semplice. È disarmante la sua bellezza, nonostante la sua semplicità è perfetta. "Ciao ragazzo sconosciuto" dice sedendosi vicino a me "ciao bella ragazza" gli dico sorridendo. Lei arrossisce cercando di nascondersi "ti sono mancato?" le dico cercando di incontrare il suo sguardo "potrebbe essere" mi dice lei sorridendo. Mi incuriosisce, ho voglia di sapere tutto di lei, di scoprire che si nasconde dentro. "Ieri hai detto che la tua famiglia vive in Emilia e che ti sei trasferita qua da sola per studiare, come mai questa scelta?". Lei si gira verso di me "fin da piccola ho sognato di diventare una stilista, la moda ha sempre fatto parte della mia vita, così una volta finito le scuole superiori ho deciso di fare l'università di moda e vedere se potevo realizzare il mio sogno, e quale altro posto se non Milano, città per eccellenza, poteva fare da sfondo al mio sogno?" Ha gli occhi raggianti e pieni di luce, parla del suo sogno come me quando a quattordici anni sognavo di diventare famoso, e grazie a Dio ce l'ho fatta. "Credi sempre nei tuoi sogni, io stesso l'ho fatto e ho lasciato tutto per crederci e adesso sono qui, ho una vita fantastica e non potrei chiedere di meglio".
Passiamo quasi tutto il pomeriggio parlando di tutto, cerchiamo di conoscerci e capisco che sto bene davvero con lei, siamo più simili di quanto pensassi e non ho nessuna intenzione di lasciarmela scappare, quindi mi faccio coraggio e le prendo la mano "senti Ginevra, so che può sembrarti affrettato e che non ci conosciamo ancora abbastanza, ma non mi va di perdere tempo, mi fai stare bene come nessun'altra prima di adesso, non mi guardi come una persona famosa, ma come una persona normale, hai guardato il Tancredi vero, quello che non é mai interessato a nessuna prima di adesso. In soli due giorni mi hai capito molto di più di persone che mi conoscono da una vita e adesso voglio vedere cosa succede, e te, vuoi farlo insieme a me?". Credo di averla colta di sorpresa, infatti mentre parlavo ho visto come sia diventata rossa ma cercasse di non farlo notare. Non risponde, cosi cerco di tranquillizzarla "tranquilla se non te la senti è comprensibile, ci conosciamo da due giorni, sarebbe normale" dico con amarezza. Lei mi prende il viso con una mano e mi guarda sorridendo "non credevo potesse accadere, ma è successo anche a me, credevo di essere pazza, ma provo esattamente le stesse cose, sento che con te sto bene e non mi capitava da un pezzo, quindi non so cosa succederà, ma voglio scoprirlo con te". Appena finisce quella frase la bacio. Finalmente ho realizzato che posso essere felice, e Ginevra forse è quella persona che mancava nella mia vita. "Sei bellissima" le dico mentre le accarezzo il viso. I suoi occhi brillano alla luce del sole e io dopo tanto tempo mi sento di nuovo bene. "Quindi adesso sono la tua ragazza?" Mi chiede sorridendo "direi di sì" dico prima di baciarla di nuovo. È incredibile quanto una persona riesca a farti felice con poco, e lei ci sta riuscendo.
Mi squilla il cellulare e vedo che è Gian "Tanc quando torni potresti fermarti a comprare qualcosa per cena?" Guardo l'ora e noto che sono le 18.30 "certo vado subito, una mezz'ora e sono a casa". "Devo andare" dico prendendole la mano "di già?" dice facendo il broncio. Le prendo il viso con le mani e la bacio di nuovo "domani vieni da me, voglio presentarti ai ragazzi". Lei mi guarda e immediatamente sorride di nuovo "conoscerò i tuoi amici, non ci credo" dice prima di fiondarsi tra le mie braccia "credi che gli piacerò?" Mi chiede preoccupata "certo che sì" le dico rassicurandola "allora a domani bel ragazzo" mi dice avvicinandosi a me "a domani" le dico prima di baciarla. Ci stacchiamo e se ne va, si volta un paio di volte sorridendo e io aspetto finché non la vedo svanire. Ora vado al supermercato, prendo qualcosa per cena. Entro e la fila é lunghissima, ci metterò una vita. Alle 20.15 sono a casa, suono il campanello e Lele mi apre la porta "sei tornato" mi dice prendendo una delle buste che avevo in mano e andando in cucina "si ho fatto tardi, al supermercato c'era la fila". Cerco Valerio "ragazzi ma Vale?" Chiedo guardandomi attorno "È andato da Sespo, torna domani mattina" mi urla Gian dalla sala. Prepariamo la cena e ci mettiamo a tavola "allora come è andata con Ginevra?" Chiede Diego "alla grande "dico sorridendo "qualcuno qui si è innamorato" dice Gian "guarda come sorride, ha perso la testa" dice Diego "credo di aver trovato la persona giusta, infatti le ho chiesto di stare insieme". Neanche il tempo di finire la frase che Gian e Diego sono già addosso a me che mi abbracciano. "benvenuto nel club dei fidanzati" dice Gian "sono davvero felice per te amico mio" dice Diego battendomi il cinque. Lele è rimasto immobile, non ha detto una parola, ha fissato la parete davanti a lui per tutto il tempo. Mi giro per guardarlo ma lui abbassa lo sguardo sul piatto davanti a se "Lele non mi dici nulla?" Dico cercando una sua risposta "si scusami, congratulazioni" dice accennando un sorriso. "Quando ce la farai conoscere?" Chiede Gian impaziente "domani verrà qui, l'ho invitata perché voglio che anche voi vediate quanto è incredibile". Sia Gian che Diego mi sorridono "Dobbiamo festeggiare" dice Gian alzandosi per prendere le birre nel frigo "è l'evento dell'anno" dice Diego mentre Lele si alza senza dire nulla "dove stai andando?" gli chiedo "non mi sento bene, vado a dormire" si volta e se ne va. Vorrei seguirlo, ma ricordo le sue parole di ieri sera e la voglia che aveva di stare da solo quindi lo lascio perdere, magari lo raggiungo dopo. "Che gli prende?" Chiede Diego preoccupato "sta male perché gli manca sua nipote" dico "non l'ho mai visto stare così". Diego mi guarda "non è certo per quello, lo conosco da quasi tutta la vita e so quando mente e chiaramente non è quello il motivo" dice. E allora mi ha mentito, ma perché avrebbe dovuto farlo? Che cosa mi sta nascondendo da non potersi confidare? Quel pensiero mi tormenta la testa e giuro che farò di tutto per scoprirlo.