Bolle di sapone

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"Tra poco arriva Diego, hai intenzione di parlarci?" Dico preoccupato della sua risposta. Lui mi guarda confuso, poi credo si sia ricordato quello che successe la volta prima in discoteca infatti sorride abbastanza divertito "un po' te lo meriteresti, ma no, non gli dirò nulla, faremo come se nulla fosse successo, non voglio accompagnarti in ospedale quasi morto". Vorrei sorridergli, dirgli grazie, ma non ci riesco perché per l'ennesima volta lui mi sta salvando il culo da quello che in realtà mi merito. Sento la sua mano accarezzarmi la guancia e poi prendermi il viso per voltarmi verso di lui "non mi serve Diego che si metta in mezzo, so cavarmela da solo, io mi fido di te Tanche". La luce nei suoi occhi mi rassicura e mi calma, non voglio che nessuno si intrometta, voglio risolvere le cose da solo con lui "dobbiamo dirlo anche a Gian per evitare che per sbaglio dica qualcosa" dico prima di alzarmi seguito da Lele "ci parlo io, te parla con Vale e vatti a fare una doccia che sei inguardabile" dice ridendo "solo perché voglio far allungare i capelli non vuol dire che faccio schifo" dico facendo il finto arrabbiato "non sono i capelli il problema ma il tuo essere uno straccio, siamo tutti e due in pessime condizioni e se non ci diamo una sistemata Diego non ci metterà molto a capire che é successo qualcosa". Mentre se ne va da Gian scrivo a Valerio, in realtà avrei voluto parlargli faccia a faccia ma credo sia andato di nuovo al B&B dopo che è tornato Gian
"ho sistemato tutto con Lele, evita di parlare di quello che è successo con Diego"
Dopo poco risponde
"vabbene ma ne riparliamo"
Da ieri ancora non ho avuto nessuna risposta da Martina. Apro Instagram e cerco la sua chat. Visualizzato. Me lo aspettavo, una così non cerca uno come me, dovevo togliermi la curiosità e direi che ho avuto una risposta ben precisa. Vado a prepare dei vestiti puliti in camera poi vado in bagno e apro l'acqua della doccia. Mi spoglio entro dentro lasciando per un po' che tutto svanisca. In un giorno ho stravolto la mia vita rischiando di perdere Lele e l'ho ripreso sul filo del rasoio, una sensazione del genere di vuoto e poi di nuovo di vita non l'avevo mai provata prima d'ora e non voglio riprovarla mai più, è stato devastante vedere nei suoi occhi lo schifo e il dolore che gli avevano provocato quelle parole che nemmeno avevo detto ma avevo lasciato intendere. Esco e mi vesto per far venire Lele a fare la doccia già fuori che mi aspetta con i vestiti in mano. Adocchio la mia felpa e d'istinto sorrido "che hai da ridere?" Chiede confuso "la felpa" dico indicandogliela "era la prima che ho trovato, se è un problema ne vado a prendere un'altra" dice abbassando lo sguardo. Gli alzo il viso con una mano per fargli incontrare il mio sguardo "non devi, puoi prendere le mie cose quando vuoi". Mi sorride e gli do un bacio veloce "dovreste vedervi, sembrate due sedicenni che non riescono a staccarsi un secondo dall'altro" dice Gian uscendo dalla stanza "parli te che quando stai con Marta sembrate due cozze e non vi separate un secondo" dico a presa di culo "guarda che la mia non era una critica ma un complimento, sei sempre il solito anaffettivo". Lele intanto ride e poi mi da un'altro bacio veloce prima di entrare in bagno. Io e Gian ci sediamo sul divano e ci mettiamo a giocare alla play finché il campanello suona. Per un secondo sento il corpo raggelare, ho dannatamente paura che Diego possa scoprire tutto e che succeda un gran casino, ma poi mi ricordo delle parole di Lele, che lui non si fa condizionare da lui e che si fida di me. Mi alzo e vado ad aprire trovandomi davanti Diego insieme a Valerio "è questa la faccia felice del mio ritorno?" Dice guardandomi un po' storto "no bro che dici vieni qui" dico abbracciandolo. Lui continua a guardarmi confuso ma non fa domande intanto gli lascio spazio per entrare e fermo Valerio "non gli hai detto nulla vero?" chiedo preoccupato "no tranquillo non sa nulla, ma vedi di cambiare espressione perchè non ci metterà molto a capire". Chiudo la porta e vado in cucina per prendere un bicchiere d'acqua. Devo calmarmi o sarò di nuovo io a mandare tutto a puttane. Sento le voci dei ragazzi e anche quella di Lele, deve aver finito di fare la doccia, prendo un respiro e torno di là mettendo su una faccia che sia un po' più da me. Lele mi guarda subito e mi sorride per dirmi di stare tranquillo e io ricambio, infondo lui si è appena lasciato con Elisa, dovremo concentrarci su di lui. "bro ho saputo di Elisa, mi dispiace tantissimo" dice Gian abbracciandolo "era da un po' che non facevano altro che litigare, sono andato di persona perché mi sembrava rispettoso doverne discutere guardandosi in faccia, ma alla fine abbiamo preso la decisione di comune accordo, le cose non andavano e non potevamo farci nulla, io non ero più lo stesso quando stavo con lei e lei lo stesso con me, ma siamo rimasti amici, alla fine abbiamo vissuto quattro mesi bellissimi, non vogliamo che ci siano risentimenti di nessun tipo, in questi giorni lo annunceremo anche alle fan con una live in cui chiariremo tutto così da evitare che si creino voci infondate". Mi dispiace davvero per lui, però sapere che l'ha presa bene è positivo, almeno non soffrirà più del necessario. "Comunque parlando di live ho visto in giro pezzi della tua, chi è questa ragazza e quali video gli avresti commentato?". Non so cosa dire, rimango in silenzio con i suoi occhi che mi scrutano aspettando una risposta che io non riesco a dare "quando abbiamo litigato Tanche ha commentato alcuni video di questa ragazza, Martina, per farmi ingelosire e ne abbiamo approfittato per coprire la storia delle foto, almeno avevano altro a cui pensare". Di nuovo è Lele a prendere parola e salvare la situazione, io non sono in grado di dire una parola "direi che ci siete riusciti, insomma adesso stanno parlando solo di lei dice alternando lo sguardo tra me e Lele per poi posare lo sguardo definitivamente su di me "non provi nulla per quella ragazza vero?". Posso sentire i suoi occhi addosso come a schiacciarmi, il corpo farsi sempre più rigido e il respiro accorciare "Diego che domande sono? Non c'è nulla tra loro ti ricordo che stiamo insieme" dice Lele "non ho chiesto a te ma a lui" dice serio. Alzo lo sguardo verso di lui, è inutile mentire, non ci porterebbe a niente "non lo so" dico quasi in un sussurro. Vedo sul suo viso formarsi un ghigno e poi avanzate lentamente verso di me "che cazzo significa non lo so?" Dice quasi urlando. Gli altri rimangono in silenzio, Lele mi guarda e prima che possa dire qualcos'altro parlo io "quando io e Lele abbiamo litigato e lui si scriveva con Nicolò io ho visto questa ragazza, una di quelle che le vedi e pensi cazzo questa è impossibile da avere e per far vedere a Lele che anche io stavo voltando pagina come faceva lui ho commentato i suoi video. Sai come sono andate le cose dopo, non potevo stare senza di lui e me lo sono ripreso, perché mi mancava e lo amavo e lo amo anche adesso, solo che l'idea di quella ragazza ancora mi ronza nella testa e devo capire il perché anche se penso sia solo per orgoglio e voglia di dimostrare che posso averla, solo che se non riesco a capire non potrò mai amare del tutto Lele come merita e credimi per me lui è tutto". Diego si allontana da me e guarda Lele che intanto ha ancora lo sguardo basso "non dirmi che a te sta bene tutto questo" gli dice costringendolo a guardarlo "si Diego a me sta bene perché io mi fido di Tancredi e se ha bisogno di tempo io gli starò accanto. Non ha detto di non amarmi, ha detto solo che vuole capire cosa è per lui questa ragazza e in tutto questo io sarò al suo fianco". Diego lo guarda e inizia a camminare per la stanza passandosi le mani tra i capelli "Dio Lele sei così stupido ma cosa deve fare ancora per farti aprire gli occhi e vedere che a lui non frega un cazzo di te eh?". A questo non ci sto, non è vero che a me non frega nulla di lui, è la mia fottuta vita "Diego smettila, sai benissimo che io se potessi darei la mia vita per quella di Lele". Lui si volta di scatto e viene verso di me "Tancredi stai zitto o ti giuro che stavolta ti prendo davvero a pugni anche per tutte le volte prima in cui non l'ho fatto". È arrabbiato, direi furioso, stringe le mani nei pugni lungo il corpo e il suo respiro è a due passi dalla mia faccia "e allora fallo, togliti questa soddisfazione se ti fa sentire meglio". Quelle parole sono la miccia che fa scoppiare la bomba, alza un braccio e mi tira un pugno dritto sul naso che mi fa cadere seduto sul divano. "Che cazzo fai" dice Valerio prendendolo per le braccia e allontanandolo da me mentre Lele si precipita su di me mentre Gian va a prendere del ghiaccio e della carta per fermare il sangue "scusami non doveva andare così" dice Lele con gli occhi ho di lacrime "invece sì, me lo meritavo, ha solo fatto quello che doveva, è tutto okay". Sento la testa pesante e il naso pulsare fortissimo, mi ha davvero tirato un bel pugno e me ne sarei preso altri, in quel momento volevo solo che si scaricasse su di me per sentirmi meno in colpa per non essere la persona che Lele merita di avere al suo fianco, per essere un egoista del cazzo che pensa solo a se stesso come ha detto Gian è per non riuscire a capire che coda voglio davvero nella mia cazzo di vita. Diego è uscito insieme a Valerio, Lele ha chiesto a Gian di lasciarci da soli e anche lui è uscito, credo abbia seguito gli altri. "Come ti senti?" Mi chiede se dosi accanto a me sul divano "tranquillo Le, va tutto bene, non preoccuparti" dico accennandogli un sorriso che lui però non ricambia "non dovevi dirglielo" dice con l voce rotta "lo avrebbe capito comunque, siamo una famiglia prima di tutto meglio non avere segreti". I suoi occhi sono tristi, quasi assenti "è solo colpa mia" dice abbassando poi lo sguardo "guardami" gli dico cercando di rassicurarlo. Lui si volta di nuovo e incastra i suoi occhi nei miei "non è colpa tua ma mia, sono io che ho creato tutto questo, Diego ha solo difeso il suo migliore amico io avrei fatto anche peggio, non pensarci più". Lui si avvicina e poggia la sua testa sulla mia spalla "Tanche io voglio stare con te, voglio godermi ogni secondo con te, anche quelli più insignificanti, voglio viverti così come sei, non ti vorrei in nessun altro modo perché non saresti te e non c'è nessun Diego o altro che mi impedirà di starti accanto nonostante tutto, voglio farlo e basta e se sceglierai lei almeno saprò di aver vissuto appieno fino all'ultimo il mio tempo con te". Alza lo sguardo e i suoi occhi brillano. Lo stringo a me "sarai sempre un gradino più alto a chiunque altro Le, il mio cuore è tuo". Dette quelle parole mi bacia, un bacio dolce e profondo che vuole dire ti amo, quelle due parole che non ci diciamo spesso ma che ci urliamo ogni volta con un semplice gesto. Siamo semplicemente così, io e lui, niente di più.

***SPAZIO ME***

Eccolo qui, nuovo capitolo, non corretto ovviamente per farvi leggere immediatamente. Come andranno le cose? Commentate e fatemi sapere cosa ne pensate.
La vostra Deb sempre con voi☀️

|| Il tuo nome sulla pelle || TankeleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora