Se son rose fioriranno

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Ho chiuso occhio un paio d'ore, quando sono crollato per aver pianto troppo e la testa che impazziva. Tra due ore arriverà Diego, non so ancora se farmi trovare a casa e prendermi le conseguenze più che meritate della mia stronzata o uscire e tornare in serata per evitare che mi uccida. Mi alzo e vado in bagno per darmi una rinfrescata, sono in condizioni pessime, le occhiaie sono ancora più visibili del solito e i capelli che non taglio da un po' sono completamente scompigliati tanto da farmi sembrare un barbone, ma poco mi interessa. Mi lavo la faccia e esco dal bagno per andare in cucina a mangiare qualcosa visto che sono le 14.00, c'è solo Gian in salone che gioca alla play e quando entro neanche mi saluta. Vado verso la cucina e cerco di farmi un panino al volo, giusto per mettere qualcosa sotto i denti e poi lo raggiungo di nuovo in salone sedendomi vicino a lui "possiamo parlare?" Dico quando ha finito la partita di FIFA. Lui ancora visibilmente arrabbiato si volta verso di me e mi guarda "che cosa vuoi". Ci penso un'attimo, non so se sia la domanda giusta o meno da fare in questo momento ma è l'unica che mi passa per la testa da quando ho aperto gli occhi "come sta?" Dico quasi in un sussurro. Lui si fa serio "hai anche il coraggio di chiederlo?" Sputa con tutta la rabbia che ha "è l'unica cosa di cui mi importa adesso" dico abbassando poi lo sguardo sulle mie scarpe. Lo sento ridere "hai una bella faccia tosta Tancredi sai? Prima lo tratti come le merde e poi ti preoccupi di come sta, secondo te come vuoi che stia eh?" Dice urlandomi contro. Sento il peso di quelle parole arrivarmi dritte addosso senza poter fare nulla per fermarle e non riesco a dire niente, solo rimanere a testa bassa perché se alzassi lo sguardo verso il suo potrei giurare di sentirmi morire "adesso vattene che non ho più voglia di sentirti" dice per poi voltarsi di nuovo verso la tv "ti prego ascoltami" dico prima che riparta a giocare "ho bisogno almeno di te" dico quasi implorandolo. È difficile che io chieda aiuto a qualcuno, sono sempre stato una persona molto orgogliosa, ho sempre voluto farcela da sola senza il bisogno di dipendere da qualcuno e lui lo sa bene, infatti si volta verso di me e semplicemente mi guarda senza dire niente "stanotte ho riflettuto su tutto quanto. Ho capito di essere innamorato di Lele solo quando stavo per perderlo, prima per me era soltanto un fratello, il mio migliore amico, la persona con cui condividevo i miei segreti, le mie paure, i miei sogni e la mia vita, poi all'improvviso è cambiato tutto, ho sentito che dentro di me c'era qualcosa che non andava solo quando lui non era con me ed è iniziato tutto, ho scoperto un'altra persona, un altro Tancredi che non sapevo potesse esistere. Poi lui mi ha lasciato, stava andando avanti con la sua vita e io lo sai che ho sempre avuto un debole per quel tipo di ragazza, tutti la vorrebbero è praticamente perfetta e inarrivabile, gli ho scritto per ripicca, volevo che lui sapesse che come stava andando avanti lui potevo farlo anche io ed ho fallito perché stargli lontano anche solo un giorno era come strapparmi il cuore e smettere di respirare e sono andato a riprendermelo, abbiamo chiarito e andava tutto bene, sono uscite le foto e la prima cosa a cui ho pensato per pararmi il culo è stata lei, lui volevo completamente evitare che ci finisse dentro e prendermi io quello che veniva, essere io attaccato dai gossip e lui lasciarlo completamente fuori da tutto. Il punto è che per tutto questo tempo io ho amato Lele e sono convinto di amarlo anche adesso più della mia vita, ma in testa a me quella ragazza è rimasta perché io sono fatto così, se mi impunto su qualcosa nessuno me lo toglie, e non riuscirei mai ad amarlo al cento percento se anche una piccola parte di me ha la testa da un'altra parte, non voglio fare cazzate e fargli del male più di quanto già abbia fatto e so che adesso lui è distrutto, ma io non volevo che andasse così, glie ne avrei parlato io, gli avrei spiegato questo, dovevo solo capirlo, non ero in grado di darmi neanche io una spiegazione a tutto all'inizio, avevo bisogno di riflettere perché Valerio mi aveva colto alla sprovvista con quelle domande, ma adesso so cosa devo fare e vorrei spiegarlo anche a lui per fargli capire che io ho solo bisogno di sapere che cosa quella ragazza è per me per amare lui come merita, non posso pensare che lui giri per casa e non mi guardi in faccia o che non possa più neanche sfiorarlo per sbaglio perché rischierei di impazzire, ho bisogno che lui mi stia accanto, che non mi lasci, che nonostante tutto non si perda quello che abbiamo costruito in questo mese ma semplicemente mi faccia da quel migliore amico che è sempre stato per questo periodo in cui ci sarà lei, perché deve esserci, perché adesso che l'ho messa in mezzo che ci piaccia o meno lei ci serve per poter essere felici, è una cosa contraddittoria lo so ma è la nostra facciata per evitare di finire di nuovo in mezzo ai casini con l'agenzia e rovinare tutto perché purtroppo finché loro non vorranno noi non potremo mai dirlo e dovremo sempre restare nell'ombra e lei sarà quella che ci permetterà di amarci in silenzio. Gian io non sono una merda come sembra, ne ho fatte di cazzate nella mia vita e di sicuro ne farò altre migliaia ma ti assicuro che per me Lele viene prima di ogni cosa, è la prima persona per cui corro davvero e credimi di solito sono sempre state le ragazze a farlo e stare sempre un gradino sotto di me perché io dovevo sentirmi desiderato, ma con lui non è così, con lui è solo voglia di viverlo ogni cazzo di giorno, vedere il suo sorriso ogni mattina quando si alza e quando va a dormire e poterlo stringere sapendo che lo fa perché sono io che lo rendo possibile, gli darei il mondo intero, gli regalerei la luna e ogni stella che esiste, semplicemente stavolta sono io che sto al gradino più basso e lascio che sia lui a decidere per me e questo per me vuol dire più di qualsiasi altra cosa perché se lui riesce a farmi questo mi ha fottuto completamente la vita capisci? Non c'è un punto di ritorno, ormai si è preso tutto e se mi lascia io non sono nessuno". A fine discorso mi ritrovo di nuovo con lo sguardo puntato a terra e mi sembra di aver tirato fuori l'anima, di aver mostrato la parte più fragile di me e di sentirmi meglio ma vuoto, come se avessi lasciato andare l'unica cosa che ancora mi rimaneva di lui, ma ne avevo bisogno perché dovevo sapere che qualcuno mi capiva. Per tutto il tempo Gian mi ha guardato, è stato in silenzio e non ha distolto lo sguardo da ogni mio minimo movimento, e tuttora mi sta guardando e mi sento così in balia di quello che potrebbe dirmi che sto iniziando a tremare. Lo vedo sorridere e non capisco se mi sta prendendo in giro, lascia il joystick e si gira completamente verso di me "ci voleva che mi arrabbiassi così tanto per farti tirare fuori le palle e dire quello che non avevi mai avuto il coraggio di ammettere?".  Alzo lo sguardo verso di lui "aver detto tutto questo è come tirare fuori la mia anima e odio sentirmi fragile". Lui sorride ancora di più "sei un grandissimo stronzo, ma lo sapevo che alla fine avresti ceduto, adesso devi solo dirlo a Lele". Ed è li il vero problema, non so se sarà disposto ad ascoltarmi dopo tutto quello che è successo, non sono pronto a saperlo "non credo voglia ascoltarmi e un altro suo rifiuto non lo reggo" dico di nuovo preso dallo sconforto "ho già sentito tutto" dice Lele entrando nella stanza. Mi si è completamente bloccato il cuore il gola, vorrei schizzare in piedi e andargli incontro ma sono completamente bloccato. È qui, davanti a me, capelli scompigliati, pelle arrossata per il pianto, con i primi vestiti che ha trovato e con gli occhi più belli di sempre. Mi sento come se fossi appena stato investito da un'ondata di calore che si sta diffondendo in ogni parte di me per il solo contatto tra i nostri sguardi e i suoi passi verso di me "vi lascio soli" dice Gin alzandosi e andando in camera. Si siede accanto a me e volta il suo sguardo di nuovo nel mio. Sono completamente immobile, deglutisco a fatica e i suoi occhi scrutano tutti i miei movimenti. Dopo minuti interminabili di silenzio passati sotto il suo sguardo mi decido a parlare "Lele mi dispiace per ogni cosa, non volevo che andasse a finire così, avrei voluto parlarti io non appena avrei capito cosa fare, ma ti giuro che quello che hai sentito adesso è tutto quello che penso, quello che voglio davvero, nulla di più". Abbassa lo sguardo e rimane in silenzio, un silenzio che adesso è l'ultima cosa che vorrei sentire finché non vedo di nuovo i suoi occhi "se non ti avessi sentito parlare con Gian probabilmente neanche ti avrei guardato più in faccia, la sola idea di averti vicino mi faceva raccapricciare la pelle". Sento di nuovo un nodo alla gola e lo stomaco farsi sempre più piccolo "mi sono sentito davvero usato, una cazzo di pedina per capire che cosa volessi nella tua vita, ho messo in discussione tutto quello che avevamo, ogni singolo giorno che abbiamo passato insieme, tutto era solo un grande errore e volevo convincermi di questo, che io mi fossi sbagliato su di noi e che dovevo solo dimenticare tutto e ripartire da zero, ma non ce la facevo, non riuscivo a credere che non avessi sentito nulla, che tutte le promesse che ci eravamo fatti in realtà fossero tutte cazzate, che non tremassi anche te ogni volta che ti stavo vicino e che quando facevamo l'amore era come se il resto del mondo smettesse di esistere e ci fossimo soltanto noi in tutto l'universo, non potevo essere così stupido da sentire solo io lo stomaco chiudersi per la troppa vicinanza dei nostri respiri prima di un bacio o i brividi quando ci sfioravamo anche per sbaglio. L'unica cosa che non capisco è adesso che cosa succederà, io che cosa devo fare? Non riesco a sapere che ti stai scrivendo con un'altra persona, ho sempre avuto paura che tu un giorno ti stancassi di me e mi lasciassi, sapere che tutto questo è reale mi uccide Tancredi". La sua voce spezzata ha rotto completamente quello che rimaneva del mio cuore, sentirlo pronunciare il mio nome quasi in un sussurro è devastante "non c'è mai stato un solo momento in cui io abbia finto con te, mai, mi sono completamente lasciato andare, ho davvero scoperto un altro me che per te sarebbe disposto a qualsiasi cosa anche se non lo dimostro abbastanza o non riesco a dirlo perché sono un completo disastro con le parole. Questo è un momento difficile per me, non riesco sul serio a capire perchè quella ragazza stia così tanto nella mia testa, se è solo una fissa di poter avere una cosa quasi impossibile per orgoglio o perché c'è un interesse vero, ma durante tutto questo vorrei che noi due continuassimo a stare insieme perché io ti amo Lele, ti amo davvero come non ho mai amato nessuno in tutta la mia vita, e se gli occhi sono lo specchio dell'anima come dicono, dovresti vedere come la mia ha solo il tuo riflesso e dipende solo dalla tua. Gli scriverò in amicizia, ci conosceremo e faremo passare la cosa per una conoscenza agli occhi di tutti e noi continueremo ad amarci, in silenzio, come tanto piace a noi, senza gossip o persone che si mettano in mezzo, solo io e te e ti giuro che quando potremo dirlo non passerà neanche un secondo che lo sapranno anche dall'altra parte del mondo, ma ti prego lasciami fare e fidati di me, te l'ho detto un sacco di volte lo so, ma ti prometto che non ti farò del male perché fartelo sarebbe come uccidere una parte di me e nel caso sentissi che le cose con lei si fanno serie giuro che te ne parlo, ma rimani con me, affrontiamo tutto insieme ancora una volta, ho bisogno di te". I suoi occhi sono nei miei, lucidi e ancora più marroni, quel colore in cui mi sono completamente perso e mi perderei se li rincontrassi per la prima volta. Non ci penso due volte e lo bacio, lascio che tutto quello che non sono riuscito a dire parli per me, lo cerco in ogni angolo, assaporo ogni centimetro di lui per riscoprire di nuovo ogni sensazione, ogni brivido, lo cerco con rabbia, passione, lascio che tutto il dolore si mischi con il suo e se ne vada, che di nuovo i nostri respiri diventino un'unica cosa e che le mie mani sfiorino di nuovo la sua pelle morbida che trema sotto il mio tocco e che le sue finiscano tra i miei capelli. Ci stacchiamo quando i respiri si fanno corti e inizia a mancare l'aria, i suoi occhi ancora lucidi fissi nei miei ma stavolta con una luce diversa, la nostra luce "durerà molto questa storia?" Dice ancora poco convinto. Gli prendo la mano e la intreccio alla mia "non so quanto durerà ma ti assicuro che sarai sempre al primo posto". Lui mi sorride finalmente, la luce in mezzo al buio, glie li bacerei tutti quei sorrisi "quindi cosa siamo?" Mi chiede di nuovo serio "due puntini in mezzo all'universo, che si sceglieranno sempre, perché io ti sceglierei sempre". Mi sorride di nuovo e stavolta lo bacio, li voglio miei tutti quei sorrisi "se mi fai piangere un'altra volta giuro che ti stacco la testa" dice una volta staccati "ti amo Lele". C'è un attimo di silenzio in cui i suoi occhi sono puntati nei miei e ho paura di aver detto qualcosa di troppo grande, infatti distolgo lo sguardo dal suo finché la sua mano non mi prende il viso per riportare i miei occhi nei suoi "ti amo che io Tanche". E non c'è nessun'altra frase che vorrei sentire, ci siamo ritrovati ancora, come tutte le altre volte in cui ci perderemo, due anime che si troveranno sempre perché quello che le lega é più forte di ciò che le divide.

***SPAZIO ME***

Eccoci di nuovo, sorpresina perché ho visto che eravate tutti in ansia per come vi avevo lasciato e mi sentivo cattiva, sappiate che non ho corretto il capitolo perché come vedere è stra lungo e volevo pubblicarlo subitissimo per voi, perché vi amo. Come sempre scrivete nei commenti cosa pensate che io leggo sempre tutto.
La vostra Deb sempre con voi☀️

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