Luna Park

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Abbiamo dormito sul divano, abbracciati, non ci siamo staccati un attimo da dopo che abbiamo fatto pace, abbiamo cucinato insieme, abbiamo guardato la nostra serie, abbiamo praticamente fatto ogni cosa insieme finché la sera ci siamo sdraiati e semplicemente ci siamo messi a ricordare ogni momento insieme da quando ci siamo incontrati finendo per addormentarci con la mia testa sul suo petto e lui che mi stringeva. Alzo la testa poggiando il mento su di lui e lo guardo dormire, era da molto che non lo facevo, ero così preso da me stesso che avevo completamente dimenticato quando fosse bello mentre dorme. Il suo respiro mi arriva caldo sulla pelle e mi fa sorridere, mi avvicino lentamente e gli lascio un bacio sulle labbra finché non apre gli occhi e sento il suo sorriso "buongiorno" gli dico staccandomi leggermente per guardarlo meglio "a cosa devo questo?" Dice ancora sorridendo "mi andava e basta" dico mettendomi seduto con lui che mi segue "ti preparo il pranzo?" Dice andando verso la cucina "non è una cattiva idea" dico mettendomi seduto al tavolo. Prendo il mio telefono e scorro un po' su Instagram finché non trovo un post di un luna park che ha riaperto visto che tra un po' sarà primavera. Non sarebbe una cattiva idea andarci con Lele, non abbiamo mai fatto niente da soli di alternativo e sarebbe anche un occasione per dargli quelle attenzioni che non gli ho dato in questi ultimi tempi "perché mi fissi in quel modo" mi chiede distogliendomi dai miei pensieri "mi piace semplicemente guardarti" dico per evitare che faccia altre domande e mi rovini la sorpresa. Lui aggrotta la fronte e mi guarda confuso "Tanche sei sicuro di star bene?" Abbozzo un sorriso "si perché?". Mi guarda ancora confuso "non è da te essere così dolce" dice prendendo il piatto di pasta e venendo verso il tavolo "hai detto che non ti davo più attenzioni e che ti sentivi trascurato, ho pensato che dirti più spesso quello che provo fosse un buon modo per rimediare" dico prima di addentare una forchettata di spaghetti. Lo vedo sorridere e mettersi seduto davanti a me "attento che poi mi ci abituo". Lo guardo di nuovo "allora inizia a farlo". Tra uno sguardo e un'altro finiamo di pranzare e poi decidiamo di fare una delle nostre solite partite alla play "che palle Lele almeno una volta mi farai vincere?" Dico dopo l'ennesima sconfitta "e non vedere più la tua faccia delusa? Mai" dice ridendo "se la metti così allora non avrai più le mie coccole" dico alzandomi "non puoi minacciarmi in questo modo, sei ingiusto" dice facendo il broncio "le condizioni sono queste" dico alzandomi le mani "e va bene" dice alzandosi e venendo verso di me "però adesso mi dai un bacio". Lo attiro verso di me e poggio le sue labbra sulle mie. Mi mancavano già. "Senti che ne dici se usciamo?" Dico all'improvviso "dove vorresti andare?". Faccio finta di pensarci un po' "non lo so, però è tanto che non usciamo io e te, qualsiasi posto andrà bene". Mi guarda "per me oggi non stai bene" dice di nuovo confuso e io rido "eddai Lele smettila, vuoi andare o no?". Lui annuisce e poi va in stanza per cambiarsi codio io ne approfitto e mi salvo l'indirizzo del posto. Lo seguo e mi cambio anche io, poi prendiamo i giubbotti e ci avviamo verso la metro "quindi hai deciso il posto?" Mi chiede mentre aspettiamo che arrivi "diciamo che ci facciamo un bel giretto tra i mezzi" dico ridendo "che cosa vuol dire" mi chiede socchiudendo gli occhi guardandomi per l'ennesima volta confuso "smettila di fare domande e lasciati guidare, non ti fidi?" Chiedo con una delle mie facce strane "si mi fido ma oggi sei troppo strano" dice prima che arrivi la metro. Saliamo e ci mettiamo seduti, dobbiamo fare diverse fermate prima di arrivare al duomo. Scendiamo e iniziamo a camminare, un po' come quella volta che venimmo per stare insieme ma finimmo per litigare. Scaccio quel pensiero e continuo a camminare osservando lui che si guar da attorno come un turista che vede tutto per la prima volta "dai Lele andiamo aumenta il passo o perderemo tempo" dico per poi voltarmi "se mi dicessi dove andiamo magari potrei anche pensarci". Mi viene da ridere "muoviti che perdiamo il tram". Arrivati alla fermata lo vediamo arrivare e riusciamo a prenderlo in tempo "non farmi correre mai più così tanto, stavo per morire" dice ancora con il fiatone "pensa solo che dobbiamo ancora prendere un pullman e fare un bel pezzo a piedi, vedi di non morire prima". Mi guarda sgranando gli occhi "ma stai fuori di testa o cosa?". Lo ignoro e faccio finta di non averlo sentito, finché non arriviamo alla fermata e scendiamo per aspettare il bus che arriva dopo pochi minuti. Durante quel pezzo di strada l'ho visto osservassi intorno per cercare di capire dove stessimo andando ma non credo abbia la minima idea, nessuno di noi sapeva l'esistenza di quel luna park nonostante sia il più famoso di tutta Milano. Arriviamo fino all'aeroporto e scendiamo, lo sento afferrarmi per un braccio "Tancredi perché siamo in aeroporto? Non dirmi che facciamo un viaggio?" Dice con lo sguardo tra terrorizzato e felice "cammina" gli dico senza dargli peso e lo sento sbuffare. Camminavamo per qualche chilometro finché non non vedo che siamo quasi arrivati e lo fermo "metti questa" dico togliendo di tasca un benda che avevo preso a casa "Tanche non ci sto capendo più niente mi dici che stai facendo?" Dice ormai stufo "giuro che siamo quasi arrivati, adesso metti questa è lo scoprirai". Mi avvicino a lui e gli posizioni la benda sugli occhi controllando che non veda e poi prendo il suo braccio per guidarlo fino al posto. Una volta arrivati lo fermo "ci siamo" gli dico prima di togliergliela. Un sorriso enorme spunta sulla sua faccia è subito mi guarda "te l'ho detto che oggi non stavi bene" e sorrido anche io "volevo solo farti una sorpresa" dico avvicinandomi verso di lui "ci sei riuscito" dice prendendo la mia mano e stringendola alla sua. Non possiamo baciarci, non qui in mezzo a così tante persone, ma quel gesto vale più di tutti i baci del mondo e il suo sorriso è l'unica cosa che speravo di vedere. Camminiamo tra una giostra e l'altra con la musica di sottofondo di ogni attrazione finché non arriviamo allo speed dance "ti prego vieni con me" dice tutto eccitato "sapevo che sarebbe stata la prima su cui saresti voluto andare". Andiamo alla cassa e prendiamo i biglietti e poi quando la giostra si ferma saliamo e ci mettiamo seduti. La musica inizia e iniziamo a girare, Lele dopo poco si alza e si mette al centro per ballare e sono così felice di vederlo finalmente stare bene, è tutto quello che desideravo "dai vieni anche te" dice rendendomi una mano "no Lele sai che ho pochissimo equilibrio, cadrei e fare una figura di merda pazzesca". Ignorandomi prende il mio braccio e mi tira al centro della giostra prendendomi la mano "se cadiamo, almeno cadiamo insieme" dice facendomi un sorriso e poi iniziamo a muoverci con la musica, lui ovviamente ci sa fare, è bravissimo anche nei video mentre io come al solito sono un palo e finisco sul serio per cadere trascinando a terra anche lui. Non me ne frega se abbiamo fatto una figura di merda ma la sua risata è la cosa più bella del mondo che spazza via ogni insicurezza. Ci alziamo quando finisce la musica e scendiamo dalla giostra, ci avviciniamo al tiro a segno e vedo un bellissimo orsacchiotto di peluche che starebbe benissimo in camera nostra. Senza dire nulla mi avvicino e pago alla cassa "se li butti giù tutti più vincere i premi la in alto" dice indicando lo so scaffale dietro di se dove stava anche il peluche. Prendo la pistola e inizio a sparare alle lattine, una ad una cadono fino all'ultima "complimenti ragazzo, scegli quello che vuoi". Gli indico il peluche e lui lo prende "la tua ragazza sarà felice" dice porgendomelo "ragazzo" dico indicando con la testa Lele che stava al cellulare. Il signore mi guarda e sorride e io vado verso Lele "che ne dici adesso potrai coccolarti qualcuno quando non avrò voglia di farlo" dico sventolandogli l'orso davanti agli occhi "oddio sai che è quasi migliore di te" dice prendendolo e stringendolo "potrei sentirmi veramente offeso" dice mettendo il broncio "diciamo che per ora è il sostituto, dipende da come ti comporti" dice facendomi un occhiolino. Ci perdiamo un'altro po' tra la musica e qualche altra giostra, abbiamo anche comprato lo zucchero filato e qualche fan ci ha riconosciuto e ha voluto delle foto con noi "perché non vi mettete davvero insieme siete così belli" ci ha detto una ragazza e io e Lele come sempre abbiamo dovuto fingere dicendo che siamo solo amici e che quello che facciamo è solo per loro e per farle divertire. È stato orribile vedere nelle loro facce la delusione, infondo loro ci hanno sempre creduto anche prima di noi "odio vederle così" dice una volta che se ne sono andate "ce la faremo a smettere di fingere, dobbiamo resistere" dico a malincuore e lui semplicemente annuisce. Guardo l'ora, sono quasi le 19.00 "facciamo che andiamo anche a cena fuori?" Dico una volta usciti dal luna park "basta che mi porti a mangiare la pizza o al mc" dice con la faccia da cucciolo "mi va la pizza" dico guardandomi un po' attorno "che stai guardando?" Chiede guardando anche lui in giro "niente volevo essere sicuro che non ci fosse nessuno per fare questo" dico prima di attirarlo verso di me e baciarlo, senza chiedergli nessun permesso perché già la sua lingua era contro la mia e ci stavamo assaporando di nuovo dopo troppe ore "grazie" dice ancora attaccato alle mie labbra "non ringraziarmi, ne avevamo bisogno entrambi" dico accarezzandogli una guancia "ti amo Tanche" mi dice guardandomi dritto negli occhi "ti amo anche io Lele".

***SPAZIO ME***

Eilà, ecco il capitolo nuovo, non è corretto, mi piace aggiornare appena ho finito di scrivere quindi perdonate gli eventuali errori. Lasciate il vostro commento che come al solito è fondamentale.
La vostra Deb sempre con voi☀️

|| Il tuo nome sulla pelle || TankeleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora