4.

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Adrien pov.

Ero steso sul letto, ancora con i vestiti addosso, immerso in pensieri e lenzuola.
Non riuscivo a comprendere la fuga subdola di Marinette, ci doveva essere un motivo ragionevole.
<<Non ho avuto nemmeno il coraggio di seguirla>> mugugno rigirandomi sul comodo materasso.
<<Ugh, ci stai ancora pensando? Vai a casa sua a parlarle se sei tanto preoccupato>> mi sfotte Plagg assaporando il suo formaggio.

Lo osservo in silenzio, con un sopracciglio alzato, lui pare subito percepire la mia idea.
<<Noo- Adrien parlerà con Marinette non ChatNoir>> dice prima di infilare tutto il camembert in bocca, osservandomi con aria di sfida.
<<Plagg>>
<<No->>
<<Trasformami!>>

Parigi era tremendamente fredda questa sera, l'aria era ferma, il silenzio per le strade era quasi da brivido.
Salto fuori la finestra della mia stanza, raggiungendo il tetto del palazzo proprio difronte.
Fortunatamente il forno Dupain-Cheng non era molto distante da casa.
Balzando tra i tetti delle abitazioni ed edifici, raggiungo una palazzina che fronteggiava il piccolo balcone di Marinette,che avevo visto un paio di volte.
Noto la botola posta sulle mattonelle alzarsi, la testa mora di Marinette appare facendosi strada verso l'esterno.
Aveva un'espressione...preoccupata, tesa.
Non mi piaceva.
Richiude la piccola porticina da cui era uscita, per poi avvicinarsi alla ringhiera del balcone.
I suoi capelli erano sciolti, sotto la luce della luna sembravano più scuri, notavo del leggero rossore sulle guance ma da quella distanza non percepivo cosa fosse.
Il mio piede slitta improvvisamente, facendomi perdere l'equilibrio.
Una mattonella del tetto, su cui ero appostato, si stacca-col mio peso- cadendo sull'asfalto creando così un forte tonfo.
<<Merda->> impreco.
Lo sguardo di Marinette si posa fulmineo su di me.
Prima che possa dire qualcosa, utilizzo il bastone per raggiungerla.
Mi appollaio sulla ringhiera nera del suo balconcino.
<<Ehi principessa>> dico mantenendo un tono basso, degno della notte.
<<Ehi>> sussurra lei squadrandomi leggermente.
<<Che ci fai qui?>> tira su col naso, spostando lo sguardo dove non potevo incontrarlo.
<<Io...sono di pattuglia...credo>> mi giustifico osservandola.
Se il rossore di prima era per il pianto, io potevo essere un aggravante in questo momento, ma dovevo evitare akuma possibili.

<<Principessa>> la richiamo.
Mantiene la testa china, il viso nascosto dai capelli.
Sposto le ciocche scure, che si erano attaccate al bagnato delle gote.
Il suo naso era leggermente arrossato, le sue lunghe ciglia bagnate, come del resto i suoi grandi occhi celesti.
Le guance erano rosse, fin sotto gli occhi.

Seppur malinconica era un'immagine incantevole.
Il mio dito sfiora la sua pelle, un brivido mi attraversa la schiena.
Lei nota questo gesto e finalmente alza lo sguardo, mi osserva curiosa.
Non l'avevo mai vista così rilassata in mia presenza.
<<Puoi...dirmi che è successo?>>
Le sue labbra carnose, erano socchiuse. Sembrava pensarci su.
<<Il prezzo...>> inizia lei, accarezzandosi il braccio.
<<...da pagare quando il tuo amore non è corrisposto>>
La sua voce si spezza, gli occhi ormai vitrei si riempiono di lacrime.
Salto in piedi allargando le braccia, invitandola ad abbandonarsi a me.
Si morde il labbro inferiore accettando, lascia sfogare la sua tristezza sul mio petto, in uno stretto e confortevole abbraccio.

Restiamo così fin quando i suoi singhiozzi non si calmarono completamente, si stacca leggermente da me mugugnando con voce roca <<Mi dispiace, ti ho bagnato tutto>> accarezzando il tessuto nero della tuta.
<<Tendo a far bagnare le ragazze,lo so>> commento scherzoso, mentre la osservo asciugare le lacrime sul mio petto.
Alza velocemente lo sguardo, fulminandomi.

Hai fatto una cazzata,Adrien.

Proprio quando stavo per scusarmi Marinette scoppia in una risata rumorosa, che cerca di fermare premendo la mano sulle labbra.
<<Stai scherzando?>> chiede sarcastica tra le risate.
Sorpreso l'assecondo velocemente.
<<Certo che no, che fai non mi credi?>> le dico con tono di sfida, avvicinandomi col viso al suo.
Lei arrossisce, tornando in sé istantaneamente.
Le sue labbra erano così vicine che mi distraevano dal resto, quasi dimenticavo chi fossi realmente per lei.
La sua mano fredda si possa sulla mia bocca, allontanandomi.
<<Mi fido, gattaccio>> sorride.
Batto più volte le palpebre, come per realizzare cosa avessi appena pensato riguardo Marinette.

Prendo velocemente le distanze, indietreggiando.
<<Fai bene a fidarti>> il mio tono non era più placato come fino a poco fa, era più acuto.
<<Vuoi entrare?>> chiede, gira su sé stessa, avvicinandosi a una piccola sdraio.
<<Fa freddo anche per i gatti randagi>> commenta chinandosi ad altezza botola.
Rimango in silenzio, con un groppo in gola, mentre lei mi scruta in attesa di un segno.
<<Ho i videogiochi>> aggiunge, la vedo pensierosa mentre decide le altre opzioni.
<<I croissant>> dice con un sorriso luminoso sulle labbra,che ricambio sbloccandomi; rilassati Adrien.

<<Mi avevi già convinto, ma con questa ti sei superata>>
Lei sospira scuotendo la testa.

🐾🐾🐾

La camera di Marinette era piccola come la ricordavo, tappezzata di poster e...mie foto.
<<Ti piace la moda?>> le chiedo puntando una di queste sul muro.
Lei mi afferra per il braccio, allontanandomi dalla parete.
<<SÌ! La moda!>>
Era arrossita fino alle orecchie, sarà la presenza di Plagg nel mio corpo ma quella vista tenera mi generava fin troppi...feromoni.
Mi spintona fino al computer, facendomi sedere su una delle due sedie girevoli.
<<Prima di fare qualsiasi cosa tu voglia, ti prego di dirmi se qualcuno ti ha ferita>> la mia mente vagava su quella richiesta che le avevo fatto, mentre la mia mano teneva stretto il suo polso.
<<Chat..>>
<<ti prego, principessa>> le sussurro.
Il suo sguardo si addolcisce, sedendosi sulla sedia difronte alla mia inizia ad osservarmi pensierosa.
<<Sto cercando di accettare che il ragazzo che mi piace non ricambia i miei sentimenti>>

Avevo uno strano senso di nausea nello stomaco, a Marinette piaceva qualcuno e io non me ne ero nemmeno reso conto.
<<Ci sono tante di quelle possibilità nel mondo, Marinette>>
La mie dita scivolano dal polso alla sua mano stretta in un pugno.
<<Sei una ragazza veramente...speciale>> dico in un sussurro, accarezzando il dorso della sua mano.
I suoi zigomi erano di un colorito rossastro, l'avevo notata mordersi l'internolabbro più volte.
Iniziavo a sentire caldo, la tensione nella stanza era arrivata a un altro tipo di livello.
Ritiro d'istinto la mano con uno scatto, Marinette mi scruta silenziosa.

<<Giochiamo!>>esclamo nervoso, clicco un tasto casuale della piccola tastiera sulla scrivania.
Quando il monitor si accende sullo schermo appare un collage -ben strutturato aggiungerei- di miei vecchi shooting.
<<Woow, devi essere una grande fan della casa Agreste, huh? >> sogghigno indicando lo schermo luminoso. Non avevo la minima idea che le piacesse fino a questo punto la nostra produzione, dovevo portarla con me a qualche shooting.

Marinette tenta di ignorarmi mentre le sue guance diventavano sempre più rosse.
Infila il cd e avvia il gioco, collegando i joystick al computer.
<<Sei pronto? Sto per stracciarti>> afferma sedendosi goffamente sulla sedia al mio fianco, mi allunga un controller con aria di sfida.
<<Contaci principessa, contaci>>

-Formidable- [Marichat] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora