La serata scorre velocemente, probabilmente perché non ho fatto nulla per tutto il tempo se non ripensare al discorso intrapreso con Alya. Che si è concluso con un accordo; far sapere a ChatNoir quello che sto provando, prima che sia tardi.
Adesso non ci casco più.Sono seduta sul puff blu, poco sotto il palco allestito dai ragazzi.
Luka è appoggiato a un tavolo davanti a me, osservo la sua sagoma di spalle; i capelli scuri che col vento serale si spostano, intrecciandosi tra loro.
La sua testa che ondeggia a ritmo della voce acuta di Rose, l'espressione rilassata e sorridente, oserei dire divertita.
Come vorrei essere così disciolta anch'io ora come ora.Quando si volta verso di me pare avesse appena ascoltato i miei pensieri, perché mi fissa un secondo, per poi avvicinarsi con la sua atroce lentezza.
<<Mari, che succede?>> chiede cercando di sovrastare la musica, chinandosi sulle ginocchia.
Io scruto i suoi occhi celesti, che sotto le luci passano da un luccichio malizioso a un cupo spaventoso.
<<Oggi non suoni?>> chiedo.
Lui scuote la testa da destra verso sinistra, senza distogliere lo sguardo dal mio.
<<Anch'io sono sovrappensiero>> mi informa, avvincinandosi precipitosamente al mio viso.
Cazzo, no. Non posso permettemelo Luka, non voglio permettermelo.
Per fortuna il mio telefono vibra ancora, e ci distrae.
Appena mi sporgo ad afferrarlo, dal piccolo tavolo di legno al mio fianco, sullo schermo riappare il numero sconosciuto.“non mi hai risposto, che combini Principessa?” cita.
Io sospiro.
“Sei nella mia testa ventiquattr'ore su ventiquattro, secondo te cosa potrei star facendo se non deprimermi” scrivo, per poi cancellare immediatamente decisamente imbarazzata, non l'avrei mai mandato.
“sono impegnata” rispondo invece.
Osservo lo schermo luminoso, in attesa della sua risposta, che arriva quasi subito.
“lo vedo” dice.
Lo vede?Mi guardo attorno, cercandolo nel buio di Parigi, sui tetti cupi e lontani.
“direzione sbagliata piccola, ci vediamo dopo”Offline.
Ecco che riprende a fare come vuole; offri da mangiare una volta a un gatto randagio e ritornerà ogni giorno per di più.
Sbuffo divertita, con lo sguardo continuo ad esaminare barca e dintorni.
Se si presentasse qui ci sarebbero troppe situazioni scomode, tutte insieme.
Non avrei nemmeno modo di dirgli quel che devo.
La mia attenzione ricade su Luka, che mi scruta corrucciato, visibilmente curioso.
Io accenno un sorriso, alzandomi dal comodo divanetto.<<Mi allontano un secondo>>mimo.
Lui annuisce in silenzio, senza risparmiarmi il suo bel sorriso.Allora finalmente mi allontano, col cellulare acceso nella mano;tentata nel schiacciare la piccola icona della cornetta di un telefono nella chat del ragazzo che mi stava tartassando di messaggi nonostante il "ci vediamo dopo".
Provo emozioni contrastanti, vorrei vederlo persino ora.Ho veramente intenzione di iniziare qualcosa con ChatNoir, cogliere l'attimo letteralmente.
E probabilmente lo farò adesso.
Clicco la piccola icona luminosa e il cellulare inizia a squillare dopo pochi secondi.
L'ansia che scorre sotto pelle.
<<Ehi>> risponde dall'altro capo, la sua voce è decisamente più calda per telefono.
<<Ciao>>
Mi manca l'aria.
<<Come mai questa chiamata? Ti manco troppo?>> ride lui.
<<Probabile>>
Si ammutolisce di botto, quindi ne approfitto.
<<Senti, volevo mettere un po' di puntini sulle i, dato che ormai è un po' che ci frequentiamo. Forse siamo andati anche oltre i miei limiti>> inizio, se non avessi parlato io adesso, dal vivo non ci sarei mai riuscita.
Mi massaggio la spalla con una mano, mentre con l'altra premo il telefono contro l'orecchio.
<<Tu mi piaci veramente tanto ChatNoir, penso che se ci impegnassimo in qualcosa di serio potrebbe nascere qualcosa di meraviglioso e non dovremmo più nascondere nulla l'un l'altro e->>
<<Frena>> risuona la sua voce roca.
<<Arriva al punto, non girarci intorno. Devi parlare tranquillamente con me>>
Sospiro, trattenendo un po' d'aria nei polmoni.
<<Voglio iniziare una relazione con te, voglio sentirti vicino. Voglio sentirti mio, capisci? >>
Non posso credere di averlo detto.
E penso nemmeno lui, dato che non sento più nemmeno il suo respiro.
<<Marinette, capisco perfettamente>> dice dopo un attimo di silenzio.
<<Anche tu mi piaci, da impazzire>> sussurra.
Il mio cuore rotola via, amo come si è aperto con me così facilmente, ma sapevo di averlo messo in una situazione scomoda.
<<Ma>> continua.
<<Non posso iniziare una relazione al momento>>
<<Oh>> mi sfugge di dire.
E lui sembra percepire a pieno la fitta che si divulga nel mio petto.
<<Sono un supereroe e questa cosa sarebbe più grande di te da sopportare, non voglio che tu stia male>>
<<Vorrei che tu fossi il mio unico impegno>><<Ma potremmo farla funzionare Chat, io ti capisco! Posso venirti incontro, non ti chiedo nulla di enorme!>>
Sospira rumorosamente, e i miei occhi iniziano a pizzicare.
<<Non può funzionare, potremmo farci solo del gran male a vicenda, aspettiamo ancora un po' e->>
<<Tu mi stai usando, non è così?>> caput, ecco che torno a parlare senza pensare.
<<Mi stai usando come via di fuga dalla tua stressante realtà, o sbaglio?>> il mio tono se pur spezzato è tagliente, e colpisce il bersaglio.
<<Cosa? Ma di che cazzo stai parlando?>> lo sento agitarsi.
Resto in silenzio, a scrutare il riflesso pacato della luna sull'acqua della Senna.
<<Sei ancora dal tuo amico?>> chiede in un sospiro.
Non dirglielo.
<<Sì>>
Un altro silenzio, seguito da dei veloci passi in lontananza.
<<Sto arrivando>>Autoree
Bellissimx, perdonate la mia assenza ultimamente. Sono molto impegnato con gli studi, dannata scuola.
Mi impegnerò ad aggiornare più spesso!!
A voi come sta andando?
Sopratutto, cosa vi aspettate dal prossimo capitolo? ;)
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-Formidable- [Marichat]
FanfictionUn incantevole romanzo adolescenziale, tra il supereroe ChatNoir e la giovane studentessa Marinette Dupain-Cheng. La giovane però dovrà superare la sua eterna cotta per il suo compagno di classe Adrien, tenendo comunque saldo nel suo cuore un grande...