37.

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Vestita e profumata, dopo ben trenta minuti di doccia, sono pronta ad affrontare tutto e tutti.

Apro la porta del bagno, lo sguardo di Alya scorre lungo il mio corpo soffermandosi sulla maglietta -rovinata- della band di Luka.
<<E tu questo lo trovi sexy?>> sussurra al ragazzo che le è seduto di fronte, con un sorriso adorabile sulle labbra.
<<Sì>> dice sincero.
Sento i suoi occhioni verdi addosso, come una terribile calamita.
È tremendamente adorabile.
<<Sono pronta per parlare>> dico, avvicinandomi a gran passi verso i due.
Mi accosto a ChatNoir per primo, abbassandomi al livello del suo orecchio.
<<Se vuoi farti una doccia, ci sono gli asciugamani in bagno mentre se devi rifornire il tuo amico basta dirmelo>> sussurro.
Lui mi guarda per pochi secondi, con occhi spalancati.
<<Intendi...intendi il mio ca->>
<<Intendo il tuo kwami, Chat. Il kwami>>
Lui forma una piccola O con le labbra, ispirando una gran quantità d'aria quanto il rossore sulle sue guance.
<<Mi servirà del formaggio>> dice, alzandosi per precipitarsi al bagno.
Alya ci osserva in silenzio, ancora corrucciata.
Quando la porta si chiude fa per parlare, ma la blocco subito.

<<Io e ChatNoir ci frequentiamo da un po' ormai. C'è stato questo tira e molla continuo, quindi non posso dirti con certezza cosa siamo. Certo, abbiamo affrettato le cose ma a diciassette anni...>>
<<Oh-ho carina, non giustificare le vostre effervescenze con gli ormoni diciassettenni. Sapete benissimo controllare il vostro corpo>> ribatte.
<<Non so come spiegartelo...>> continuo io.
<<Marinette! È un supereroe!>> esclama lei, cercando comunque di mantenere un tono basso e pacato.
L'acqua della doccia scorre da un po', e mi rassicura.
<<Pensi che non lo sappia? Ma cosa lo rende diverso da un ipotetico Adrien? O Luka, come vuoi tu>> rispondo a tono.
Lei sbuffa, sistemandosi gli occhiali sul naso.
<<Ha delle responsabilità, regole da seguire. Che farai se succede qualcosa? A chi ti riferisci? Non sai chi c'è sotto quella maschera!>>
<<E cosa dovrebbe succedere Alya?! Non mi interessa chi c'è là sotto, so solo che mi fa stare bene!>>
<<Marinette è pericoloso! Non puoi fidarti così facilmente di qualcuno che non conosci!>> grida lei, alzandosi dal puff.

Cammina avanti e indietro per la stanza, con una mano premuta sulla fronte.
Poi si blocca e torna con lo sguardo su di me.
<<Perché non glielo chiedi? Hai il diritto di sapere chi è>>
<<Non posso, non è giusto>>
<<Adesso guardiamo cos'è giusto e cosa non lo è? Davvero?>>
<<Questo le supera tutte. Ha fatto un giuramento, lo sai benissimo!>>

<<Marinette>> mi chiama Chat con tono incerto, da dietro la porta bianca.
<<Arrivo subito!>>

Sospiro, cercando di ricompormi.
Mentre scendo in cucina, Alya mi segue continuando a implorarmi di conoscere l'identità dell'eroe.
<<Però almeno, pensaci>> dice, appoggiata allo stipite della porta della cucina.

Io preparo un piattino, con dei triangolini di formaggio.

<<Certo>> mento.
Ha ragione ad essere preoccupata perché lei giustamente non sa che sono Ladybug e che quindi conosco bene il ragazzo di cui mi sto fidando, per questo sono l'ultima a poter chiedere una cosa del genere al mio stesso partner, non importa chi c'è dietro quella maschera.

Prima di tornare da lui, accompagno Alya alla porta d'ingresso e prima di andar via si assicura di ricordarmi di messaggiarla per qualsiasi cosa, con la promessa di parlarle meglio di questa situazione.

Salgo le scale appena chiuso con la mia amica, tanto velocemente che quasi inciampo.
So quanto possono essere nervosi i Kwami dopo una notte senza cibo, giustamente. Ma sopratutto Plagg.

-Formidable- [Marichat] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora